18-09-43
"Vediamo... Prendo questo, questo, questo si chiude così... Ah, il panino dolce che mi hanno dato al comitato, giusto giusto! Madonna che ansia... Ho tutto? Si, perfetto. Mamma sto uscendo!" Ho l'abitudine di parlare da sola quando sono tesa.
"Fa attenzione e torna per il coprifuoco, ti voglio bene!"
"Anche io!"
Presi la mia bici e mi avviai per la prima volta al monte Ortigara, mamma non sapeva che facevo la staffetta."Ma dove si va..." Dissi tra me e me. Era tutto un intreccio di strade sterrate, le classiche stradine "bianche" con cui passeggiavo con mio fratello. D'un tratto vidi delle persone.
"ALT!" Bene. Se ci sono i Tedeschi sono sulla strada giusta.
Smontai dalla bici e con uno dei miei sorrisi migliori li salutai.
"Salve!"
"Salve. Documenti, borsa" Disse serio un ragazzo alto e moro.
"Sono studente." Dissi mentre leggeva la mia carta ovviamente falsificata dal comitato.
Prese la mia borsa e ci guardò dentro. Il cuore mi batteva a mille e mi leccai le labbra. Dovevo dire qualcosa...
"Piacere, Maria!" Dissi porgendogli la mano. Ero abbastanza grande, ma quando volevo potevo sembrare una bambina innocente, di quelle che non potrebbero mai far del male ad una mosca.
Il tedesco mi guardò sollevando un sopracciglio. Non si sa come nè perché mi sorrise e mi chiese:
"Maria?"
"Si, signore. Lei?"
"Franz"
"Bel nome! Ha fame signore?"
"Io no capito" Disse guardandomi di sbieco.
"Emh... mangiare" mi portai la mano alla bocca mimando il gesto del mangiare"Ah! No, danke"
"Vabbè, in ogni caso ci tenevo a darle questo panino! E' un segno di gratitudine e di buona volontà da parte nostra!" Ero proprio una brava doppiogiochista. Presi dalla borsa il panino e glielo porsi, dubito che abbia capito cosa gli ho detto, ma va bene così.Lui sorrise e lo prese.
"Allora io vado! Ciao signore!"
"Ciao bela" Ciao bela, ma chi sei hahahahha
Andai via tranquilla e salii sulla montagna.
"Ragazzi? Ragazzi?"
Passi e foglie che scricchiolano. Ecco tutto quello che sento.
"Ragazzi mi state mettendo paura! Muovetevi su! RAGAZ..."
Non feci in tempo a finire la frase che un ragazzo dell'età di mio fratello mi si buttò addosso tappandomi la bocca."E TU COSA CI FAI QUI?! E' PERICOLOSO, VA VIA!"
"Oh fa piano! Sono la sorella di uno di voi... Sta nella banda di Lupo e Artiglio" Che fantasia...
"Non potete venire a far visita ai parenti!"
"Sono una staffetta. Ho dei documenti per voi""Documenti? Ti porto da Lupo allora"
Parlammo un po', la strada era in salita ed io ad un certo punto non ce la feci più.
"Mi bruciano le gambe!"
"Aspetta"Mi prese in braccio e avanzammo così.
Arrivai da Lupo.
"Piacere, sono la sorella di Tempesta. Ho dei documenti per voi."
"Non c'è bisogno che me lo dica, tu sei la piccola Giulia!" Disse scompigliandomi i capelli. Non mi ricordavo di lui..."Anche tu in montagna eh? Brava! Vediamo un po' questi documenti."
Glieli porsi, lesse, scrisse qualcosa e mi diede quel pezzo di carta."Puoi andare. Grazie tante!"
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Nella notte ci guidano le stelle
ActionDue fratelli. Lui, Emilio, classe 1923. Lei, Giulia, classe 1926. Lui salirà su in montagna e lei lo aiuterà cercando di non perdere le sue tracce. Ma un giorno succede la tragedia. Suo fratello sparisce e nessuno sa nulla di lui. Cosa farà Giulia...