Notte del 22-10-43
Piove e tuona. E' l'una del mattino, i lampi illuminano la strada e dalla mia finestra vedo qualcuno che bussa alle porte. Non ci posso credere. Mi viene il senso di colpa a pensare che io ora sono al caldo in camera mia e mio fratello è lassù, in quella stupida montagna nera, a rischiare la vita per colpa di quei porci tedeschi. Non è giusto, non è affatto giusto.Tornai a letto ma non presi sonno, non ci riuscivo, mi balenavano troppi pensieri per la testa. Scesi in soggiorno e vi trovai mia madre attenta ad ascoltare la radio quando tutto d'un tratto qualcuno bussò forte alla porta.
"APRITE! VI PREGO, APRITE ALMENO VOI!"
Mia mamma mi guardò terrorizzata e mi afferrò per seguirla in cucina sotto al tavolo. Mi divincolai da quella presa ed aprii la porta. Un giovane ragazzo con un fucile in spalla cadde ai miei piedi. Chiusi subito la porta e lo aiutai ad alzarsi.
"Mamma portagli dei vestiti di Emilio."
Mia mamma non fece domande e gli diede i vestiti di mio fratello.
"In che banda stai?"
"C- come?" Mi disse lui terrorizzato.
"Non temere. Sono una staffetta... Mio fratello è su con voi"
"Chi è? Con chi sta?" Disse aprendo gli occhi stupito
"Tempesta, sta con..."
"Con Lupo... " Sussurrò. Lo disse quasi in una maniera surreale."Esatto! Aspetta, sai qualcosa?"
"Mh? No... Ci hanno avvertito loro del rastrellamento, credo sia venuto proprio tuo fratello da noi. Alto, magro, capelli scuri"
"E disordinati" dissi io ridacchiando
"Già" Disse sorridendo
"Ma ormai da noi è un'utopia. Guarda me, mica posso scendere ed andare dal barbiere ogni mese, non credi?" In effetti aveva ragione.
"Vieni, ti preparo il letto, dormirai nella camera che era di mio fratello" Mia madre non proferì parola, mi diede le lenzuola e tornò in camera sua. Stava male, lo sentivo, ma lei preferiva stare sola.
"Grazie mille. Domani non vi sarò più di alcun disturbo. Comunque piacere, sono Dante... tu sei?"
"Follia."
"Ma no, non il nome di battaglia! Io ti ho detto il mio vero nome!" Disse sorridendomi. Di lui potevo fidarmi, non mi avrebbe mai denunciata.
"Giulia.... Mi chiamo Giulia" Mi prese la mano e me la baciò.
"Grazie dell'ospitalità, Giulia. Buonanotte."
"Notte"Non riuscivo ancora a prendere sonno, quando Dante si affacciò dalla mia porta.
"Ps, Giulia! Sei ancora sveglia?"
"Mhh?" Dissi mettendomi seduta sul letto.
"Domani puoi accompagnarmi al comitato?"
"NO! NON SE NE PARLA!"
"Shh piano! Perché?"
"Ma te ne rendi conto? Se ti trovano senza documenti ti fucilano sul posto!"
"E' vero..."
"Senti ho un'idea. Anzi due."
"Dimmi"
"Domani andrò al comitato e ti procurerò dei documenti falsi. Altrimenti..."
"Altrimenti?"
"Andiamo adesso"
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Nella notte ci guidano le stelle
AzioneDue fratelli. Lui, Emilio, classe 1923. Lei, Giulia, classe 1926. Lui salirà su in montagna e lei lo aiuterà cercando di non perdere le sue tracce. Ma un giorno succede la tragedia. Suo fratello sparisce e nessuno sa nulla di lui. Cosa farà Giulia...