Capitolo 1

21 3 0
                                    

"Ah!" esclamo mentre continuo a zappare la terra, sono veramente stanca, sono già tre ore che sto qui, nell'orto di casa, sotto il sole cocente, con i miei soliti pantaloncini strappati e la mia maglietta rossa, che ormai mi sta fin sopra l'ombelico... "È proprio ingiusta questa vita!" e continuo "Perché devo stare qui, a zappare questa maledetta terra di m...." Mi fermo perché sento dei passi dietro di me. Sento che la fronte mi sta sudando e anche le mani, tanto che da esse mi cade anche la zappa che sto sorreggendo. Ho paura che possa essere mia madre, o papà, che pretendevano un linguaggio educato da me e dalle mie sorelle. Col cuore in gola mi giro, e alle mie spalle trovo Sharon, la mia cavalla. "Per fortuna, Sharon, mi hai fatto prendere un colpo!" Mi dirigo verso di lei mentre le tendo una mano ricca d'erba secca. Lei alza la testa, mentre il vento le fa andare la criniera bionda in viso, e si avvicina a gustare l'erbetta che le ho offerto.
Mangia mentre le accarezzo la liscia chioma e appena la finisce, va a pascolare in giro per l'orto.
"Ah...." Riprendo la zappa in mano e mi dirigo verso l'orto "Come vorrei vivere in una città lussuosa come, che ne so New York o Londra o magari Parigi! E essere una ragazza 'normale' ricca famosa!" Mi fermo poiché mi accorgo di esprimere i miei pensieri ad alta voce, mentre dietro di me vi è mio padre che esclama:" Smettila di fantasticare su una vita che non vivrai mai! E continua a lavorare se ti vuoi trovare il pane in tavola! E se ti riscopro qui a immaginare queste cose giuro che io... Io... Ti disintegro!" E se ne va con queste parole.
Come si permette di parlarmi così, con questo tono e con quelle stupide e crudeli parole? "È solo uno stupido che infrange i miei sentimenti!" Penso, questa volta però nella mia testa.

Un'amore impossibile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora