Capitolo 10

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Le valigie sono pronte. Il letto è fatto. Tutto è in ordine. Io e papà siamo pronti. Tutti tranne noi due dormono.
Oggi è il 10. Il giorno della partenza e sono le 2 del mattino. Mentre l'aereo parte alle 5:40, se non ricordo male. Ci siamo svegliati così presto poiché l'aeroporto è distante da casa nostra 6 km, ci vorranno circa 4 ore.
Papà prende un pezzo di carta e sopra ci scrive un addio per tutte: "Cara famiglia, noi stiamo partendo, speriamo che qui tutto, senza di noi, vada comunque bene, vi auguriamo tutto l'oro del mondo. Non sappiamo se ci rivedremo. In caso voi pregate per noi e consultate la chiesa.
Vi vogliamo bene.
Con affetto Papà e Denise"

"Che poeta..." Penso scherzosamente.
Usciamo dalla porta. Io tengo la mia valigia, papà la sua. Nelle nostre valigie non c'era granché, pesavano più quest'ultime vuote, che la roba che vi era all'interno. Nella mia vi erano solo tre maglie e due paia di jeans, una mutanda, una scorta di assorbenti, è un paio di calze.
In quella di papà, due maglie, un jeans e delle calze.
Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso l'aeroporto.

Il viaggio è durato 3 ore e mezzo. Siamo sull'aereo. Io mi sono seduta dalla parte del finestrino. Sin da piccola mi piaceva il panorama dall'alto, mi ricordo,quando una volta sono andata in un parco, assieme a una mia zia di città, eravamo salite in una giostra panoramica, e ero rimasta stupita. Era bellissimo.Il panorama da qui è stupendo. Le nuvole bianche che si mimetizzano nel cielo color blu argenteo, le case alte ed eleganti, le macchie verdi degli alberi... Magnifico! Il sonno inizia a farsi sentire. Mi si chiudono gli occhi e...

Un'amore impossibile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora