Non sei riuscita a dormire molto durante le poche ore di sonno che hai potuto fare. I rumori provenienti dall'appartamento di Jimin erano così fastidiosi che era impossibile semplicemente girarsi e far finta di niente.
Preparata la borsa con il cambio sei pronta per uscire. Stai morendo di sonno e tra uno sbadiglio e l'altro ti accorgi che anche la porta del tuo vicino é aperta. "Ha ospiti a quest'ora?" ma formulato il pensiero ti rendi conto che l'ospite non é appena arrivato ma se ne sta andando
<<C-ciao>> né Jimin né la ragazza sulla sua porta ti rispondono
<<Esci alle cinque del mattino?>> non pensi di dover dare spiegazioni dei tuoi spostamenti tuttavia il tono freddo e quasi minaccioso della sua voce ti spaventa
<<Studio alla facoltà di infermieristica...devo iniziare il mio turno da tirocinante..>>non ti risponde, non sei neanche sicura ti abbia ascoltata, e chiude la porta.
Non si é mai comportato così con te, ti é sembrato strano ma non ti poni troppe domande e raggiungi l'ascensore seguita dalla ragazza. Con la luce vedi che ha dei lunghi capelli tinti di biondo, un cappottino e le gambe scoperte ma a stupirti sono i suoi occhi lucidi. "Cosa può averle fatto?L'avrà cacciata di casa a quest'ora?" Pensi continuando a fissare la ragazza che dopo poco distoglie lo sguardo
<<É tutto okay?>> annuisce e si volta dandoti le spalle. Non sai cosa pensare su di lei, su Jimin e sul loro rapporto anche perché non dovrebbe importartene ma il solo fatto che ci stai pensando significa che ciò sta avvenendo.
Finalmente il "viaggio" in ascensore si conclude, hai la mano pronta ad aprire il portone <<Scusa>> la voce bassa e spezzata della ragazza ti fa fermare e voltare <<I-io non ce la faccio, potresti consegnare questa lettera a Jimin?>> mi consegna una busta ben sigillata e se ne va. Non le ho neanche dato una risposta affermativa ma ormai é andata. Infilo la busta in borsa: attenderò di staccare il turno alle 11.00 per consegnargliela."Probabilmente non é vero che ha tante donne...probabilmente é sempre la stessa e adesso si sono lasciati!La ragazza era molto turbata...Ehi Y/N ma a che pensi?Cosa te ne frega? Torna al lavoro!"
<<Y/N>> sussulti presa dai pensieri nel sentire la voce della tua collega giapponese Sakura
<<Dimmi>>
<<Passa a controllare il terzo e il quarto piano e per le 6.00 fatti trovare in sala prelievi>>
<<Va bene>> nel giro di controllo devi appunto controllare le flebo, misurare la temperatura ai pazienti che hanno avuto la febbre durante la notte ed eventualmente somministrare dei farmaci prescritti. Può sembrare noioso tuttavia a te risultava piacevole interagire un po' con i pazienti mentre ti prendevi cura di loro.
<<Buongiorno signora Kim>> pensavi di trovarla dormiente come tutti gli altri pazienti invece é sveglia e osserva una fotografia. A quanto pare ai tuoi saluti non risponde più nessuno
<<Le cambio la flebo che sta per terminare>> con lei era quasi sempre un monologo: parlavi da sola. Dal suo ricovero più di un mese fa con lei avevi scambiato solo alcune parole.
<<Che bel bambino>> dici osservando la foto sbiadita che regge tra le mani tremanti
<<É mio figlio. Non lo vedo da tanti anni ormai...>> effettivamente non mo ricordavo di nessun figlio venuto a farle visita,o più in generale di nessuna persona.
Per una volta quella non in grado di continuare il discorso con la signora Kim sono io. Cambio la flebo e controllo la cartella clinica
<<Tu quanti anni hai....Y/N?>>dice leggendo il mio nome sul cartellino che porto al petto
<<19>>
<<Mio figlio é più grande di te di qualche annetto...lo so, sembro più vecchia di quel che sono ma anni di solitudine rovinano>>
<<Mi dispiace tanto sign->>
<<Oh no no, me li merito tutti!!Ma ormai il passato é passato e Non si può rimediare>> resto ancora un po' nella camera con lei
<<Se ha bisogno di me per un po' di compagnia mi chiami. Le lascio il mio numero scritto su questo bigliettino e non si preoccupi dell'orario>> per la prima volta la vidi sorridere e gli occhi a mandorla diventarono delle amorevoli fessure
<<Grazie mille Y/N>>Lasciato il lavoro e concluso tutti i doveri che dovevi portare a termine puoi tornare finalmente a casa tuttavia nel momento in cui cerchi le chiavi per aprire la porta ti ricordi della busta.
É arrivato il momento di consegnarla al destinatario
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Appartamento 25
FanfictionTi consideri ormai più coreana che italiana. La tua famiglia ha lasciato il bel paese quando avevi appena 4 anni e con l'inevitabile scorrere del tempo ti sei ritrovata a 19 anni a vivere nell'appartamento 24. Questo non sarebbe per te un problema s...