la quasi infermiera

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Il messaggio di Jimin la sera precedente era chiaro: stanne fuori. Potevi farlo?Assolutamente si. Volevi farlo?Assolutamente no.

Sai che non é il caso spiare la cartella clinica del fratello di Jimin ma...ma ormai sei dentro la stanza e tanto vale finire di compiere la tua missione.
Vuoi prima assicurarti stia dormendo: sarai anche una quasi infermiera ma questo non vuol dire che puoi girare per i reparti e fare quel che ti pare.
Ti avvicini al letto e noti come sia particolarmente preso dal sonno e come somigli a Jimin. Tolto il colore dei capelli il naso e i lineamenti del viso sono molto simili.
Sei troppo presa ad osservarlo in volto per accorgerti della sua mano che si muove e afferra il tuo polso. Lanci un grido, un grido che probabilmente hanno sentito anche a Sydney.
<<SEI IMPAZZITO?>>
<<Sapevo dalla camminata che non era qualcuno di familiare!Allora signorina Y/N cosa stava facendo nella mia stanza?>>
Pensi subito che la pazzia sia di famiglia nei Park ma lasci stare
<<S-sono venuta a controllarle la flebo>> per avvalorare le tue parole alzi lo sguardo alla flebo
<<Non sei una delle mie infermiere>>
"Ma cos- pensa di avere delle infermiere private?!"
<<Sto sol..io ho finito>>
<<Non hai firmato la cartella. Tutti quelli che entrano ed escono la firmano>>
Un giorno che era in ospedale e già aveva imparato le regole, maledetto ragazzino.
<<A sentire come parl->> vieni interrotta dall'aprirsi della porta. Entrambi vi voltate per vedere Jimin con una borsa e dei fiori in mano
<<Cosa ci fai tu qui?>> ti chiede Jimin e per qualche istante pensi di essere finita in un distretto di polizia nella sala interrogatori.
<<Conosci la guardona qui presente?>>
<<Stavo solo controllando la flebo!>>
<<Ma non sei una delle sue infermiere>>
"Questa frase é stata innestata nel loro DNA durante il concepimento?!Com'è che a fare del bene mi trovo in questa stupida situazione?"
Smettono di considerarti e iniziano a parlare tra di loro
<<Bei fiori!Non dovevi>> il fratello di Jimin indica il mazzo di tulipani gialli posato sul letto e di rimando Jimin ti fissa e dopo alcuni istanti ti porge i fiori
<<Mettili in un vaso>>
"Sono un'infermiera!Mica metto i fiori nei vasi!!Che se li mettano da soli!E io che pensavo fossero per me...per ieri sera"
<<Dalli a me. La tirocinante amica tua non è pratica>>
<<Come fai a sapere che sono una tirocinante?>> sei passata a dargli del tu vista la situazione creata dai fratelli Park
<<Beh si vede chiaramente che non sai fare un tubo. Non sei stata in grado neanche di inventare una scusa>> resti in silenzio a bocca semi aperta. Dai le spalle a Jimin ma sei sicura che un sorrisetto sta increspando le sue labbra: il ragazzino ti sta annientando
<<Vedo che stai bene...vado a lavorare. Qui ci sono dei vestiti>> ti lancia praticamente la borsa con gli abiti, come se tu fossi la badante di suo fratello, e se ne va.
<<Allora infermierina si può sapere perché conosci Jimin?>>
<<Siamo vicini di casa>> metti la borsa su una sedia e dopo qualche istante vedi il fratello (ancora senza nome) di Jimin tentare di alzarsi dal letto
<<Ehi Ehi Ehi dove credi di andare?!>> sei in panico. Non può alzarsi e andarsene dove gli pare con una gamba ingessata, il collare e un polso bendato
<<A casa di Jimin>>
<<Non puoi uscire di qui!Sai in che Casini mi metteresti?>>
<<Nessuno sa che sei stata qui. Comunque i fiori non sono per me>> ti passa il mazzo di tulipani e ti lancia uno sguardo divertito
<<Jimin non regala fiori a nessuno, tanto meno a me. Uno dei suoi amici deve avergli suggerito l'idea di portarteli>>

Salvee capitolo un po' diverso ma spero vi piaccia comunque.
Cosa ne pensate di questo piccolo Park?
Vedremo cosa combinerà nei prossimi capitoli
Buona mattinata
~Vero~

Appartamento 25Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora