Bussano alla porta inesistentemente nonostante tu avessi già gridato più volte di attendere un attimo.
Il viso che trovi dietro la porta era l'ultimo che pensavi di vedere: Park Jimin
<<Oh Jimin ciao!>> inizialmente non pensi tanto alle tue condizioni trucco e parrucco ma solamente al gesto inaspettato del tuo vicino. Da giorni, per non dire mesi, si era sempre più allontanato dandoti l'impressione quasi di infastidirlo. Invece adesso é qui davanti a te, con il sorriso che ammetti esserti mancato
<<Disturbo?>>
<<No, stavo solo pulendo...hai bisogno di qualcosa?>>
<<Andiamo a mangiare qualcosa insieme>> non capisci il senso di quella frase dunque resti in silenzio. "Ma é una domanda, un'affermazione, un ordine o cosa?Poi insieme?E quando?Adesso??Questo é pazzo!" Pensi continuando a fissarlo e sperando che le!tue espressioni facciali non ti stiano tradendo
<<Ti aspetto qui...mentre ti cambi>> non gli hai ancora risposto però sembra essere stato tutto organizzato...mormori un "okay" e alla velocità della luce cerchi di renderti presentabile al mondo esterno. "Ho davvero aperto la porta in queste condizioni?!" Pensi osservando la vecchia maglietta grigia del liceo macchiata di chissà cosa e i tuoi leggins neri che ti vanno chiaramente corti.
Decidi di sistemare un po' i capelli, mettere un filo di trucco ed indossare un jeans e una maglietta tanto...tanto non é un appuntamento,giusto?
<<Hai svuotato il frigorifero e non hai più niente da mangiare?>> gli chiedi durante il tragitto cercando di capire la motivazione di questa uscita
<<A quello ci pensa Jungkook. No non é per quello che ti ho chiesto di uscire...>>
<<Allora perché?>> aspetti che ti risponda ma non lo fa, anzi ti sembra agitato quando...
<<In questo ristorante fanno uno sconto a tutti quelli che vengono in due>> effettivamente il cartello fuori dal ristorante dice quello. Ametti a te stessa di esserci rimasta male ma di non poter sperare tante cose da Park Jimin
<<Mi stai sfruttando!Ordinerò tutto il menù, sconto o no, e te lo farò pagare>> dici prendendo posto e vedendolo sorridere. Dopo aver preso le ordinazioni cala il silenzio. Hai sempre odiato i silenzi imbarazzanti in cui le persone non sanno cosa dire poiché ti fanno sentire terribilmente a disagio
<<Come sta andando il tirocinio?>> "si ricorda davvero di questo particolare detto alle 5 del mattino più di un mese fa?"
<<B-bene>> non vuoi assolutamente tornare nel silenzio di prima così pur di parlare decidi di raccontargli della signora Kim <<Anche se una paziente mi sta dando alcune preoccupazioni...é sempre sola e nonostante le abbia dato il mio numero di cellulare non mi ha mai chiamata per un po' di compagnia...mi dispiace per lei>>
<<Non ha famiglia neanche lei?>> ripensi al neanche appena pronunciato da Jimin. Tu una famiglia ce l'hai...e lui?
<<In realtà passa la giornata a fissare una fotografia di suo figlio. Non conosco nemmeno il nome o il viso, non é mai venuto a trovarla>>
<<A volte i figli dimenticano i genitori>> annuisci e continuate a parlare del più e del meno. Anche durante le uscite con i Bangtan non sei mai riuscita a scoprire qualcosa di nuovo su Jimin che con difficoltà parlava di se stesso. E oggi l'unica informazione che sei riuscita ad ottenere é che mangia senza poggiare le bacchette sulle labbra e ha un fratello minore a Busan, però i due non si vedono da anni.
Paga la cena e ti porta in una zona a te conosciuta: al ponte Mojeon, sotto al quale scorre il fiume Han. Appena vedi il fiume ti viene da ridere perché ricordi di quando da bambina guardando i pesci con Lia la spingesti nell'acqua perché si lamentava di non poterli vedere bene.
<<É la notte delle lanterne!!>> miriadi di lucine si alzano una dopo l'altra dalle sponde del fiume. Non sai se Jimin sapesse di questo evento o se il passaggio in questa zona é avvenuto casualmente ma sei comunque felice di poter assistere a questa "magia"
<<Hai mai acceso una lanterna?>> scuoti la testa
<<Non ho neanche ben capito come funzioni la storia delle lanterne...>> sorride
<<Seguimi>> per un secondo la sua mano stringe il tuo polso, giusto un attimo prima che lo lasci consapevole del gesto appena compiuto
<<Devi scegliere il colore della lanterna>>ti indica dei "foglietti" di carta piegati
<<Mmm bianca!>>
<<É un buon auspicio per un nuovo inizio>> ti dice Jimin prendendo quello che credevi essere un foglietto e creando la struttura esterna della lampada. Per se sceglie il colore azzurro e acquista sa venditore anche due candele
<<Adesso dobbiamo semplicemente avvicinarci al fiume, accendere la lanterna ed esprimere un desiderio. Gli spiriti la porteranno in cielo e lo faranno avverare>>
Raggiunto il fiume ognuno di voi accende la propria lanterna e chiudendo gli occhi formulate mentalmente il vostro desiderio
<<É stupendo>> restate a guardare le vostre lanterne volare verso l'alto per qualche minuto
<<A-anche io non l'ho mai fatto prima....non ho mai acceso una lanterna>> ti sembra di vedere le sue guanciotte colorsi leggermente ma ritenendolo impossibile decidi che é solo il riflesso delle fiammelle sul suo volto. Restate in silenzio pur sapendo entrambi di aver condiviso un'emozione nuova insieme.La lanterna avvererá il tuo desiderio di trovare una persona nuova?
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Appartamento 25
FanfictionTi consideri ormai più coreana che italiana. La tua famiglia ha lasciato il bel paese quando avevi appena 4 anni e con l'inevitabile scorrere del tempo ti sei ritrovata a 19 anni a vivere nell'appartamento 24. Questo non sarebbe per te un problema s...