"Aspetta, aspetta" sento dire dietro di me mentre sto aprendo la porta.
Mi giro, leggermente impaurita e vedo lei.. I miei occhi senza cercarli incontrano i suoi, sembra agitata, stava correndo. Dio mio che bella."Ehi sei tu! Cosa ci fai qui? A quest'ora e per giunta in giro da sola." non so perché quelle domande e quel velo di gelosia protettiva. Comunque sia ormai il danno era fatto.
Ma lei non curante delle mie domande ...inizia "Lei...quella nella macchina" dice alzando un braccio e indicando la strada "lei è la tua ragazza?" io sono un po' confusa così passo qualche secondo nella mia confusione e lei riprende "oh mio dio certo che è la tua fidanzata" dice passandosi una mano tra i capelli, un gesto che in quel momento ho reputato tremendamente sexy, io sono ancora più confusa.
Non capisco lei non capisco il gesto del biglietto.. Lei che corre e le sue parole. Respira affannosamente, alza lo sguardo e fissa i miei occhi che sono persi nei suoi blu come il mare, amo il mare, e credo di amare anche i suoi occhi. E poi continua "porca misera che casino, ti ho vista in aula ho fatto quel gesto stupido adesso sono qui ancora più stupida e volevo cercarti per tutto il campus domani così da mandare a fanculo il destino perché non posso aspettare che si metta in funzione qualcosa perché sento che più passa il tempo più mi perdo qualcosa di te e poi torno a casa e tu sei in macchina con la tua ragazza e mi sento una stupida" dice tutto d' un fiato.
La sento respirare affannosamente anche se è a qualche metro da me e poi sta per aprire di nuovo bocca ma si volta e sta per andarsene.
#Callie porca miseria porca misera porca miseria ti muovi a fare qualcosa o vuoi stare ancora qui incantata a guardarla# mi riferisce la mia coscienza. Ma cosa posso fare?
Parliamoci chiaro non ho molta autostima e credo che non posso piacerle così tanto. Lei è meravigliosa. È di una bellezza che non si può descrivere.
#Calliope Iphigenia Torres muovi questo cazzo di culo e fermala preferisci parlare con me? No, sai perché lei è già arrivata in fondo al viale# mi sveglio dal momento di riflessione e corro lungo il viale.
Ho messo le scarpe alte e merda non riesco a correre ma la raggiungo. "Aspetta" dico sorridendo e fermandola per un braccio aveva le maniche della maglia tirate su fino ai gomiti e il tocco della mia mano sul suo braccio mi procura una scossa. Pelle su pelle. Ho di nuovo uno zoo nel mio stomaco che da spettacolo. Lei si volta e ancora i suoi occhi. Dio mio. Mi tolgono il respiro. I suoi occhi adesso mi trasmettono speranza e hanno una bella luce anche se siamo nel buio della notte e la luce del lampione non funziona devo ricordarmi di dirlo a Mark. Lei mi fissa e dopo vari secondi di silenzio assume un espressione confusa.
Ah giusto tocca a me parlare stavolta #Sarebbe pure ora sembravi uno stoccafisso# lascio stare la mia coscienza e inizio
"Per prima cosa i gesti che hai fatto..la mezza scenata di poco fa e il biglietto di stamattina sono stati carini e molto dolci. Sono un tipo romantico e apprezzo il gesto. Lei,Meredith, non è la mia ragazza anzi penso sia leggermente impegnata con un ragazzo molto carino" dico sorridendo ma lei ricomincia super nervosa
"allora non sei lesbica, allora ho fatto una figura di merda, che stupida davvero..." la fermo la prendo per un polso e lei è doppiamente confusa.
La guardo le sorrido e le dico "vieni in casa ti preparo una tisana calda sei nervosissima, almeno adesso che ti ho trovata parliamo un po' " lei mi segue senza troppe storie ed entriamo anche perché iniziava a fare freddo.
Quando entriamo lei mi dice "preferisco una birra o del vino" mentre si appoggia al bancone della cucina. Apro il frigo e prendo due birre. Gliene porgo una e mi appoggio al lavandino.
Ci guardiamo per un po' poi parlo. " rispondendo alle tue domande di prima.. Si sono lesbica o meglio bisessuale. E mi chiamo Callie Torres" lei beve un po' e sembra tranquillizzarsi. Poi mi guarda da capo a piedi.
Ho un vestito nero che arriva un po' più su del ginocchio senza spalline con alcuni ricami in pizzo. "Sei...meravigliosa" mi disse un po' titubante e io sto arrossendo. "io sono Arizona Robbins, scusa per prima ma vedendoti con quella ragazza ho pensato che forse eri impegnata quindi sono venuta con lo scopo di chiederti scusa per il biglietto ma poi mi sono persa di nuovo nei tuoi occhi ed è sembrata una scenata, scusa" dice abbassando la testa pronunciando l' ultima parola.
"Non preoccuparti Arizona, se c' è gelosia c' è interesse" dico sorridendo. Sorride anche lei. E il mio cuore manca un battito. È una meraviglia.
"Callie è il diminutivo di qualcosa?" mi chiede interessata dopo aver finito la birra. "Beh si ma non devi prendermi in giro, promettilo!" dico ridendo
"Prometto" dice lei con una faccia buffa.
"Calliope" dico
"Canti?" chiede, e la mia espressione è indecifrabile tra confusa sorpresa e scioccata.
"Si, mi piace cantare ma non ho mai cantato in pubblico non mi ha mai sentito nessuno, ma perché questa domanda?" dico
"Beh allora non dovevi farmi promettere di non ridere, non c'è ragione di ridere primo perché Calliope è bellissimo come nome, secondo perché i tuoi genitori hanno messo in evidenza la tua dote. Calliope è una delle nove muse della poesia epica figlia di Zeus è la musa dalla bella voce" mi dice.Spalanco gli occhi. Wow. Sa il significato del mio nome. Mi spunta un mezzo sorriso "Wow" riesco solo a dire.
"Scusa..mi piace la mitologia greca" risponde
"No non scusarti" dico sorridendo poi continuo "Arizona invece? È per lo stato? " chiedo un po' titubante
"No, mio padre con me volle onorare la U.S.S. Arizona una nave su qui lavorava mio nonno e fu attaccata durante la seconda guerra mondiale e mio nonno riuscì a salvare 19 uomini quel giorno prima di annegare, mio padre volle onorare le vite salvate da mio nonno" rispose non togliendo un sorriso orgoglioso dalle sue labbra..Oh cristo le sue labbra non le avevo notate prima. Distolgo a fatica lo sguardo e la guardo nel complesso. È veramente bellissima. Ha un pantalone chiaro e una maglia nera scollata con una giacca è diversa da questa mattina. Ma è comunque bellissima. La guarderei per ore ma lei poco dopo si alza
"Si è fatto un po' tardi sono le 3 e tra meno di 5 ore ci sono le lezioni ti lascio riposare" dice mentre si incammina verso l'uscita mentre io sono ancora in cucina.
"Aspetta vuoi che ti accompagno a casa" Dico ma non so neanche dove abita. Dico camminando.
"No tranquilla, abito nella casa affianco prenderai solo freddo" dice guardandomi e mordendosi il labbro. Dio riecco lo zoo che marcia sul mio stomaco.Mi avvicino a lei per salutarla e lei apre bocca "So che non puoi fidarti così delle persone, so che ti ho dato dimostrazione di essere una persona che fa scenate o cose così ma da quando i nostri occhi si sono incrociati io ho avuto il desiderio e la voglia di conoscerti e di scoprire cosa si nasconde in quel nero dei tuoi occhi, da quello che ho capito sei una persona solare e simpatica, sexy e meravigliosa. Mi piaci, si mi piaci e vorrei iniziare a passare più tempo con te cioè si sempre se tu vuoi. Nessun impegno. Se il destino vorrà amicizia sarà amicizia altrimenti qualcosa di più. Gli devo questo favore al destino." dice sorridendo.
Impazzirò se sorride di nuovo.
"Certo Arizona, anche tu mi piaci, davvero molto ed io sono qui a Seattle per ricominciare a vivere davvero... allora ci vediamo domani vicina" dico un po' imbarazzata perché non so cosa fare ne dire sono senza parole.Si avvicina mi sorride e mi lascia un bacio sulla guancia. "A domani vicina buon riposo" dice uscendo. Oh Gesù.
Mi cambio e mi metto a letto con la speranza di dormire qualche ora. Inizio a sognare sorrisi meravigliosi. Beh direi sorrisi super magici. Mi piace Seattle.
Ciao a tutti, Ho aggiornato oggi perché non avevo nulla da fare e avevo idee. Spero vi piaccia,so che è poco ma ho dovuto studiare un po' di filosofia e avevo la testa da un altra parte.. lasciate commenti o voti se vi va, baci a tutti #F
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NOI, semplicemente NOI
FanfictionQuesta è una fan fiction sulle Calzona una delle coppie più belle di Grey's anatomy. Riprenderò le protagoniste con alcuni cambiamenti solo che inizio dal loro primo anno di università. E se si fossero incontrate prima? E se ci fossero stati meno av...