Capitolo 1

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Genn's pov.

“i stop thinking,start drinking Martini as beer. Is empty the bed tonight.” poso la chitarra accanto a me,metto i gomiti sulle ginocchia passandomi più volte le mani sul viso sospirando.
Non ne combinavo nemmeno una giusta,ogni nota di una canzone la sbagliavo pensando a lei. Alcune parole le sbagliavo,non riuscivo a concentrarmi.
“Cazzo.” impreco. Non riesco a togliermela dalla testa,2 fottuti mesi sono passati!
Ci credete se vi dico che per 2 mesi non ho più toccato ragazza per non farla sentire male? Perché avevo paura di rivedere quell'espressione orribile stampata sul suo viso,due fottuti mesi fa?.
La stessa espressione orribile,che avevano i miei genitori prima di morire. Quell'espressione è il mio incubo. È la mia paura più grande.
Tutti dicono "ho paura del buio. Dei fantasmi. Dei ragni..."
Io ho paura del buio che c'è dentro gli occhi di quell'espressione. Il fantasma che vive dentro quell'espressione.
Sono talmente perso nei miei pensieri,che non mi accorgo di non essere da solo in sala musica.
Alex è seduto poco più avanti di me,mi guarda attentamente.
“Guarda che sono le 16:00. Hai ancora intenzione di rimanere?”
Scuoto la testa e afferro la chitarra,la rimetto nell'apposito astuccio caricandomela poi in spalla.
Esco dall'aula ma mi fermo,appena vedo una chioma nera più avanti di noi, camminare velocemente.

Ebony's pov.
Cerco di infilare un libro nella borsa,ma niente. Non ne vuole sapere di rimanere là dentro,sbuffo e continuo a camminare mentre le mie vans scalciano i sassolini.
In questi due mesi,oltre ad essermi dimenticata di lui,sono riuscita a trovarmi un piccolo lavoro come babysitter. Niente di che,giusto per aiutare Lea con le bollette.

“No!” sento la voce di Alex dietro di me e mi giro,per capire se stesse parlando con me o con qualcun'altro.
Non vedo nessuno,strano eppure...
Vabbeh si hai le visioni Ebony.
Mi igiro e continuo a camminare.
Non sono cambiata molto dopo quello che mi è successo con lui...
Forse ho imparato ad essere più prudente con le altre persone. E non a lasciarmi andare facilmente.

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“Sono a casa!” urlo chiudendomi la porta alle spalle,nessuno mi risponde probabilmente Lea sarà uscita.
Beh tra Lea e Alex non è cambiato molto,stanno ancora insieme e sono molto contenta per Lea.
Tutti vorrebbero avere Alex come fidanzato,ma a me basta averlo come migliore amico.
Decido di dedicarmi un minimo allo studio,visto che oggi è la mia giornata libera.
Prendo il libro di storia dalla cartella,ma non faccio in tempo a sedermi sul divano che nel corridoio mi scontro con Lea.
“Pensavo...”
“Sh! Non pensare! Mia madre con quell'ignorante del compagno,hanno deciso di mangiare qui stasera e io non ho un cazzo pronto! Capisci?” urla in preda ad una crisi isterica. Indossa solamente un asciugamano che le fascia il corpo e una specie di turbante in testa.
Mi viene da ridere,ma porto una mano davanti alla bocca smorzando una risata.

“Vatti a lavare! Non lo so,ma non mi guardare così! Devo ancora prepare tutto,ci stanno pure Alex e Genn..” si accorge solo dopo di quello che ha appena detto e io quasi svengo,ma mi tengo forte al muro per non cadere.

“Oddio! Si,ci sono pure loro. Lo so scusami,davvero tanto. Ma non è colpa mia se Genn non ha amici oltre ad Alex...beh si ce li ha,ma sono dei drogati di merda. Quindi se non ti dispiace,ti conviene preparati e muoverti! Perché tra poche ore saranno qua.” sbuffa e parla talmente veloce che faccio fatica ad assimilare le parole.
Genn sarà qua,mi ripete la mente,Genn...si ho capito! Mi sgrido mentalmente.
Dio...e ora che cazzo combino?

Hellooo it's meeeee!
Va beeene basta HAHAHA.
Eeeeh si,ecco a voi il sequel. Traumatico che sono passati due mesi,da quando si sono lasciati? Eheheh.

Empty Bed. [U.S] 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora