Avevo programmato un intero pomeriggio dedicato allo studio, alla lettura di libri e invece no. Come al solito mai na gioia.
Mi ritrovo a scuola, insieme a Genn Butch. Questa la cosa più grave sono assieme a lui!
Dopo quasi due ore di pulizia il bidello ci aveva graziato, almeno, 2 minuti di pausa.
“Esci?” mi domanda il biondo, tirando fuori dal suo solito pacchetto di sigarette Camel Blue una sigaretta
“No” dico soltanto sedendomi a terra.
“Ti offro una sigaretta” allunga il braccio verso di me. Vorrei tanto toccare le sue mani, anche solo per un secondo, per un instante. Vorrei dimenticare tutto quello che mi ha fatto soltanto per stare con lui e basta. Ma tutto questo non può succedere, ha fatto ciò che ha fatto e deve pentirsene. Così dopo quelli che sembravano interminabili minuti, prendo il suo pacchetto e lo butto a terra.
L'unica cosa che sento uscire dalle sue labbra è un piccolo sospiro, dopo di ciò si siede accanto a me abbandonando il pacchetto.
“Ebony. So che mi odi, so che non mi puoi vedere e so che mi sputeresti volentieri in un occhio se potessi” ridacchia interrompendosi, per poi continuare “ma so anche che una parte di te, vorrebbe soltanto chiarire. Vorrebbe soltanto che facessi questo” dice afferrandomi una mano, intrecciando le dita, si alza e di conseguenza fa alzare anche a me. Ci troviamo a pochi millimetri di distanza, non ho le forze di staccare gli occhi dai suoi. Perché tutto quello che amiamo deve ferire?
Vorrei reagire, vorrei urlare e liberarmi da questa trappola che Genn Butch ha creato attorno a me. Ma non riesco, rimango impassibile sotto il suo tocco.
Passa una mano fra i miei capelli, mentre appoggia una mano sul mio fianco tirandomi così più vicina possibile a lui.
“Ti sto per baciare.” sussurra a pochi centimetri di distanza dalla mia fronte.
“Ti prego, fallo.” rispondo.
Dopo ciò, appoggia le labbra sulle mie e subito le mie gambe cedono. Porto entrambi le mani dietro il suo collo, in modo da reggermi.
Nonostante tutto sentivo di amarlo ancora, sentivo che una parte di me non ce l'avrebbe fatta per molto a stargli lontana.-------------
“Sono a casa” dico posando le chiavi sul mobile vicino alla porta.
Ma non faccio in tempo a girararmi che Lea mi assale con una serie di domande, peggio di mia madre.
“Cosa sono queste foto? Perché non mi hai mai detto nulla? Stai scherzando vero? Ti prego, Ebony. Raccontami ogni minimo dettaglio.”
Esclama Lea con il telefoni in mano e tanto di foto di me e Genn che ci baciamo, accesa sopra il display.
Ma che diavolo?!
“Dove hai trovato questa foto?” strappo di mano il telefono a Lea e fisso l'immagine, cercando di capire come diavolo fosse possibile! Ero sicura che fossimo solo noi due dentro quella maledetta palestra.
“Me l'ha inviata Alex. Ma dice che, Ylenia abbia fatto la foto” dice lei come se fosse rova da niente.
Ylenia. Giuro che ti ammazzerò.Vi ricordo che se volete seguirmi potete trovarmi su:
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Empty Bed. [U.S] 2.
FanficCi hanno provato. Ma non ci sono riusciti. È possibile che una persona Così strana Piena di problemi Ma allo stesso tempo Bellissima Riesca a cambiarti la vita? "Questo non cambierà le cose tra di noi" Le aveva detto.