Capitolo 6

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“Prof credo che non sia un ottima...”
Cerco di parlare ma il fischietto di quell'arpia mi interrompe, rompendomi un timpano.
“Non voglio scuse! A lavorare” mi da una piccola spintarella verso Genn e io come una scema, inciampo su i miei piedi finendo addosso al biondino. Mi avvolge un braccio dietro alla schiena per reggermi, ma senza pensarci due volte stacco il suo lurido braccio dal mio corpo e faccio qualche passo indietro.
“Muoviamoci, prima che mi debba prendere un altro cazziatone per colpa tua.” sbotto e cammino il più lontano da quell'essere, cominciando a fare qualche esercizio di allenamento.
Dopo aver finito, mi accorgo che tutto il momento è stato seduto a terra o a guardarmi o a giocare con degli stupidi filetti attaccati ai suoi pantaloni.
“Manco i barboni hanno la tuta così rovinata” sussurro cercando di non farmi sentire, mentre mi allungo per fare ancora qualcosa di stretching.
“Scusa?” domanda alzando gli occhi verso i miei, di nuovo quel senso di vuoto invade il mio stomaco e distolgo subito lo sguardo trovando, in quel momento, più interessante le mie scarpe.
“Non mi pare di averti nominato.” mi stringo la coda sui capelli e senza degnarlo di uno sguardo, dopo che la prof ci richiama, cammino verso di lei sentendolo camminare alle mie calcagne.
“Ascolta sono venuto in questo corso, non per romperti i coglioni ma per poterti parlare in modo tranquillo e...”
Mi giro di scatto verso di lui, fulminandolo con lo sguardo.
“Perchè per te "parlare in modo tranquillo" significa parlare in una palestra? Ah allora scusami, mr. Cupido!”
“No..solo che, non faresti quelle scenate che fai quando siamo io e te.” dice cercando di scusarsi per la cretinata appena detta.
Mi guardo attorno e noto con molto interesse che ormai metà classe ci sta fissando, addirittura la prof. Come se fossimo dei burattini
O dei protagonisti di un film. Volete i popcorn?
“Davvero pensi questo? Che cazzo di cretinata hai appena detto Genn! Pensi che venendo nel mio stesso corso di ginnastica, riesci a convincermi a tornare con te?! Devi smetterla Genn, cazzo basta.”
Vedo con la coda dell'occhio Ylenia avvicinarsi alla prof, giro il viso verso di loro e sgrano di poco gli occhi quando la vedo avvicinarsi a noi.
“bene. Butch, Connar non ho assoluta voglia di stare a sentire i vostri litigi da ragazzini...” s'interrompe squadrando dalla testa ai piedi me e Genn. “Quindi, per punizione rimarrete qua fino alle 16:00 del pomeriggio per aiutare i bidelli a si..sapete, pulire il tutto.”

Stavo per cadere a terra, la gambe mi tremavano più del dovuto e la voglia di vivere si era sepolta da sola.
Avrei dovuto passare un pomeriggio intero assieme a Butch?.

Eeeeh si babe. Dopo tanto tempo eccomi qua a riscrivere, mi dispiace tantissimo di non esserci più stata e farò tutto il possibile di continuare!

Empty Bed. [U.S] 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora