chi sei? a chi pensi?

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Buonasera, sconosciuta.
Ti ho scritto perchè, leggendo le tue parole, tu fai per me e io faccio per te. Perchè? Perchè sei pazza come me.

Mi presento. Sono tutti, sono nessuno, sono un barbone da strada. Certe volte sono anche un conte francese sofisticato, altre un poveraccio a cui son rimasti solo dolore e pensieri.
Sono un relativista, ecco. Razionalmente non mi pronuncio, non prendo partito, giustifico Cristo come il diavolo, il Papa come i militanti dell'Isis. Prendo De Sade e S.Agostino e ne traggo una mistura esplosiva, canto con Omero e cago con Miller. Mi diverto un mondo e mi butto giù, capita sempre questo e quello; come nella lampadina di Volta, che per prima aveva una differenza di potenziale continua assieme a una corrente alternata.

A che penso? Mh..Vuoi una filosofia sull'incoerenza? Siamo incoerenti se costanti, costanti se incoerenti. Le robe sul nostro io sono solo delle belle trovate, prova solo a immaginare che l'identità di un uomo (come la immaginiamo, quindi con dei confini precisi) non esista neppure. Che il subconscio sia solo una magnifica idea per esprimere alcuni concetti altrimenti inspiegabili, ma che non abbia una sua esistenza effettiva (un po' come viene idealizzata l'anima). Che gli dèi sono il più grande vezzo delle masse, perché sono cibo per la mente, e tentazioni per le grandi personalità, perché sono cibo per il cuore. Solo Dio può donare speranza. Doppia fatalità per tutti noi, amare la speranza: il lugubre fondo del vaso di Pandora.

Vuoi infine una filosofia sulla filosofia? La maledizione della sfumatura, di cui parla Cioran. Tutto è sfumato. Espressione dello scettico che rinnega sé stesso: non esiste verità e non sappiamo nemmeno se questo sia vero. In pratica vivere del dubbio più puro.

E tu? Chi sei, a cosa pensi? E soprattutto, da cosa stai scappando?


A presto.

Lettere per un'Alba sconosciuta a se stessa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora