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                                                       15/01/15
[Realtà:]

"Ti va se ti passo a prendere tra mezz'ora? Voglio farti vedere i miei nuovi scatti." Mi dice Eleonora dal cellulare.

Sono le 6 e devo ammettere che in tutto questo tempo mi è mancata.

"Certo, per me va bene. Ti aspetto. Sai già dove sono." Le ho detto l'indirizzo, ieri.

Io, Sofia e Alberico ci siamo trasferiti a casa di Greta ultimamente.
I giorni prenotati in hotel sono scaduti oramai.
Non posso allontanarmi da lei... Devo capire ancora ciò che provo.
O forse è solo difficile ammetterlo.

---

Sento bussare alla porta.
Greta mi sta chiamando.

È arrivata lei.

"Arrivo subito." Urlo dal piano di sopra, nella stanza in cui dormo.
Scendo le scale e subito la vedo: è seduta sul divano e parla con Greta.

L'avrà fatta accomodare a quanto pare.

"Hei..." Dico mentre parlano.
"Oh ciao Emma!" Mi risponde lei baciandomi la guancia. Si può dire che questa è una delle poche volte in cui ci siamo sfiorate, una delle poche volte in cui mi sento bene e a mio agio; ma anche una delle volte in cui mi sento sbagliata.

Greta sembra accorgersene: fa una strana espressione, quindi mi allontano da Eleonora.

"Allora, andiamo?"
"Perché non restate qui, fuori c'è un bruttissimo tempo. Tra poco si metterà a piovere penso." Interviene Greta.
"Oh uhm... Io non lo so, a te farebbe piacere?" Domando a Eleonora.
"Se per voi non è un disturbo per me va anche bene, ho con me i miei scatti."
Greta e io annuiamo.
"Magari quando finite li fai vedere anche a me!"
"Certo Greta, non preoccuparti." Gli rispondo.
Poi prendo la mano di Eleonora e la trascino al piano di sopra.

Spero che Greta non abbia notato nulla di strano.

"Ecco la mia stanza, in un certo senso." Dico, mentre lei entra.
"Perfetto." Annuisce.
"Allora, fammi vedere un po cosa hai combinato."
Prende dallo zaino nero della Vans che ha portato con se e tira fuori delle buste bianche.
Sono tutte foto.
Le ha portate tutte?!

"Ho portato un po di tutto, come puoi notare." Dice mentre le sparge sul mio letto. Sono davvero molto belle.
"Mi piace il tuo stile. Come mai tutte o quasi, tutte?"
"Voglio convincerti a posare per me. Magari vedendo un po altre mie foto ti potrebbe piacere."
"Eleonora, già mi piacciono, ma io non poserò ne per te e ne per nessun altro."
"Sei davvero bella. Peccato."
"Grazie..." Ed ecco che arrosisco come al solito.

Dopo minuti di silenzio:

"Posso farti una domanda?" Mi alza il viso che fino ad ora era abbassato.
"Certo uhm, dimmi."
"Non hai mai provato attrazione per qualcuno diverso da te?"
Rimango ad occhi spalancati dalla domanda. So cosa vuole sentirsi dire.
"Io... Non credo."

È evidente che provi sentimenti per lei.

Il mio subconscio gentile.

"Non credi, eh?"
"No, non credo."
"Quindi se ora io ti baciassi non proveresti niente?"
"Io... No." Cazzate. Baciami cretina.

Quanto desidero le sue labbra.

Si avvicina e posa le sue labbra sulle mie.

È ciò che voglio, ciò che ho sempre desiderato.
Siamo io, lei, sole in una stanza circondate dall'amore.
Le sue labbra sulle mie, le mie sulle sue.
I nostri corpi che si desiderano a vicenda.
Tutto è perfetto.
Tutti i pezzi del puzzle combaciano adesso.

Io... Credo di non essermi mai sentita così completa.

I'm not okay, but It's okay. (#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora