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                                                       10/01/15
Hei Elis,

Sono così ansiosa...
Il cuore mi va a mille.
Ora vado da lei,
ciao Elis.

[Realtà:]

Sofia mi sta parlando ma io non la ascolto minimamente.
Probabilmente mi starà ripetendo di togliere le cuffie dalle orecchie ma Dance with the Devil mi sta troppo tirado su e non sarà per lei che smetterò di ascoltare.

Infatti, in meno tempo di quanto mi aspettassi sono costretta a togliere le cuffie perchè una tizia coi capelli rosa mi è saltata addosso, e un tizio dal ciuffo castano mi ha scombinato i capelli.
Ecco Greta e Alberico.

"Ciao raga." Saluto.
"Oh mi sei mancata un casino Emma!" Mi dice Greta. Eravamo inseparabili da bambine, ma lei si è trasferita e anche Albe.
"Anche tu Greta. Albe che si dice?"
Mi giro per voltarmi verso di lui ma Sofia ha già posato le labbra sulle sue.
Troppo amore, troppo.
Sembra uno di quei film dove si parla di amore a distanza.
"Allora vogliamo andare? Ci sarà già tanta folla." Mi ricorda Greta.
"Uhm... Non importa, voglio solo vederla, da lontano."
"Ma cosa spari dalla bocca Emma. Ti ci porto io!" Rimprovera.
Io semplicemente mi sto zitta.
Lei mi prende il braccio e tutti e quattro andiamo dalla rossa...

--

Quando arriviamo Eleonora non c'è ancora ma ci sono gruppi di ragazze e ragazzi ad aspettarla.
Vado a rifugiarmi in un bar vicino al posto interessato dove lei sarà.
Starò chiusa qui, calma, in santa pace.
Finalmente potrò vederla...
Cavolo sono scombussolata mentalmente quando la penso.
È una ragazza, Dio.

--

Il tempo passa, la musica nelle mie orecchie continua.
Greta ascolta il mio stesso genere ogni tanto quindi un paio di cuffiette ci hanno salvato dalla noia, mentre quei due si sono appartati da qualche parte e non voglio immaginare per cosa.

Pensa positivo, Emma, stanno sognando entrambi di volare su arcobaleni con lecca lecca in mano e code di panda.

Ordino un caffè macchiato per me e Greta ordina un cornetto al cioccolato.
Non so come possa avere fame.
Mi si è chiuso lo stomaco.

Immerse nei nostri pensieri ci accorgiamo che il bar si è riempieto di persone, la maggior parte trentenni.
Quindi io non ho intenzione di restare qui un minuto di più.

Eleonora ha vent'anni...

Mi ricorda il mio subconscio ma lo lascio perdere, mi fa male pensare a me e lei... A quello che provo.

E mentre usciamo, qualcuno mi si butta addosso.
Le cuffie mi si tolgono.
Alzo lo sguardo.
Cazzo...
La ragazza si alza subito; quelli che nella realtà sono stati secondi per me sono stati lunghi minuti.
Quegli occhi.
Quei capelli.
Eleonora è... qui, poco distante da me.

I'm not okay, but It's okay. (#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora