La triste verità
(Capitolo 4)Mia mamma era angosciata della risposta precedente, ha chiesto subito con le lacrime agli occhi le spiegazioni di cosa potesse essere ciò che intendeva dire con "un piccolo male". Il dottore in poche parole gli aveva detto che non sapeva cosa poteva essere precisamente, era la prima volta in quell'ospedale, che ad una bambina così piccola, venissero tutte quelle crisi in una sola misera notte. Dopo ciò, mi hanno fatto fare tutti gli esami e le visite interminabili. Dai sintomi nell'essere assente in queste crisi, erano arrivati a pensare al punto di diagnosticare le crisi d'assenza, una forma di epilessia. Al momento, in quell'ospedale non avevano la medicina confermata, quella che più era affidabile. Non era certo che poteva farmi guarire, ecco. Così mia mamma è andata dalla psicologa. Parlando con lei, la psicologa, ha preso il caso a cuore. Cercava una cura dopo l'altra. Dai 4 anni, nelle prime crisi, fino ai 7 anni, stavo sempre più peggiorando, mi hanno fatto provare tante diverse medicine per trovare quella giusta. Durante tutto quel tempo, non erano riusciti a trovare una cura. Ma niente è scontato.