La reazione di tutti...
(Capitolo 8)
Quando si ha difficoltà, è normale chiedere aiuto. Ma quando vieni rifiutata perché rispetto agli altri hai una persona affianco, chi d'invidia, chi di gelosia e chi di principio, ti stanno alla larga. Non è giusto.
La ragazza mi aiutava sempre con il sorriso. Non ricordo il suo nome. Ma era bella e gentile. Stavamo insieme, tutte le ore in classe. Non voleva farmi sentire inferiore agli altri, così seguiva la lezione con la sua matita nera scrivendo degli appunti in stampato sui bordi del quaderno. Quando ero riuscita a fare tutto, con soddisfazione li cancellava. Anche quando dovevo colorare, non guardavo bene le righe e uscivo fuori coi colori. Mi piaceva molto di più disegnare. I miei compagni ridevano delle mie difficoltà. Non accettavano che io avessi la maestra che mi aiutava. Io facevo ciò che facevano gli altri, ma in modo più semplice da capire. Loro mi lasciavano sempre da parte. Sul pullman, all'intervallo e ad ogni cambio dell'ora. Non capivo bene il significato di "sola" ma ammetto che da bambina è stato brutto non avere nessuno che giocava con me. Essere ignorata. Non sopportavo che ridevano di me.
