1. chapter

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3 mesi prima.

Il tempo sembrava stesse decidendo di farci restare a casa per la quarta volta in questa settimana, aveva piovuto così tanto ultimamente che quasi mi ci stavo abituando a non vedere più il sole. La pioggia mi portava in uno stato di completo relax, per quanto potessi odiarla la amavo allo stesso tempo. Mi alzai dal divano, molto lentamente e presi una sigaretta dal mio pacchetto che guardai per poi ricordarmi che sarei dovuta scendere, per forza, per andare a comprarne uno nuovo. Aspiravo e rigettavo il fumo, gesto automatico visto e considerato che fumavo da quasi otto anni; mi persi nei miei pensieri, tra meno di un mese avrei dovuto dare l'esame di propedeutica biochimica e con lo studio ero ad un punto morto. Sospirai pesantemente e spensi la sigaretta prima di rietrare dentro e sedermi come una balena sul divano, la grazia non faceva parte del mio essere; iniziai a girare i canali e decisi di fermami su uno di quelli che trasmettono spesso delle serie di stampo giallo, erano carine tutto sommato, nell'attesa dell'inizio della serie iniziai a giocherellare con il mio cellulare e scorrendo alcune immagini su un blog, intravidi e lessi distrattamente un articolo di giornale, parlava di alcune modelle statunitensi, una di loro era ricoverata poiché era pelle e ossa. Erano ridicole, ridursi in quello stato per cosa? Niente. Girai di scatto il capo quando sentì un urlo provenire dalla stanza di Carrie, la mia amica più stretta nonchè coinquilina. Corsi, inciampando più volte in quei tappeti che odiavo da morire, un giorno gli avrei dato fuoco, e arrivai nella sua stanza.

-Che è successo Carrie?- mi appoggiai con una mano allo stipite della porta e con l'altra mi toccavo il petto. Dio mio, per fare tre metri di corsa avevo questo fiatone? Ero rovinata.

-E' arrivato un mio vecchio amico del liceo, qui a NY- urlò quasi sbattendo le mani, proprio come le bambine quando ricevono la loro barbie preferita.

-Scherzi?- risposi incredula.

-No, davvero sta arrivando.- disse annuendo.

-Vaffanculo Carrie.- feci un gesto con la mano e me ne tornai nel soggiorno dove aspettavo la mia serie. Quella ragazza era unica.

Scossi la testa e sorrisi.

-Ariane, stasera scendiamo?- mi chiese Carrie mentre si preparava un té.

Ci pensai un pò su e mi sporsi per guardare di nuovo il cielo che non era cambiato di una virgola.

-Non saprei, il cielo è più grigio del solito, suppogo che verrà a piovere tra un pò.-

-Ti va di andare in qualche bar? Non ho voglia di restare qui un'altra sera.-

-Carrie, l'idea di diventare un tenero pesciolino stasera, non mi emoziona.- le sorrisi e tornai a concentrarmi sulla tv.

-Ti sono finite le sigarette, dovrai pur scendere no?- mi girai verso di lei e la vidi sorridermi mentre sorseggiava ogni tanto il suo té.

-Non puoi..-

-No! non posso mi dispiace.- disse senza lasciarmi finire di parlare.

-Sai che sei davvero una stronza?- sorrisi falsamente prima di alzarmi e prepararmi un caffè, visto che ormai con la rossa tra i piedi non potevo più guardare la tv.

-Va bene, scendiamo!- mi rivolse un bellissimo sorriso e corse nella sua stanza.

-Carrie ti avviso, non torneremo tardi. Domani dobbiamo seguire i corsi e non possiamo permetterci di assentarci.- urlai per farmi sentire. Ero segretamente consapevole che saremmo tornate a casa non prima delle 2 e che ci saremmo prese una di quelle sbronze

colossali.




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