Chapter 8.

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 Chapter 8.




"I just wanna look good for ya, 

Lemme show you how proud I am to be yours."


-Good for you, Selena Gomez.










Caffè.


Era il primo pensiero la mattina seguente ad una serata di pura e sola tequila. Mi ricordavo solo i vari drink offerti da Harry, accettati molto più che volentieri, e poco della nostra conversazione; inoltre ricordavo anche Zayn e Ariane che ballavano e io ed il riccio che esultavamo come delle cheerleader. Ricordavo anche il fatto che lui avesse tentato di baciarmi, ma per qualche assurda ragione io lo avevo rifiutato. Non potevo non ammettere che Harry era attraente come l'inferno più dolce. Era così sicuro di sé e mi faceva ridere con quelle stupide battute che aveva fatto per metà della serata, o per il fatto che prendeva in giro le ragazze poco vestite.


-Sei di una bellezza particolare, Carrie. - aveva detto mentre mi passava un bicchierino di tequila.


-E tu sei un adulatore nato.- dissi e buttai giù quello che mi aveva offerto.


Striscia verso il bancone della cucina, coprendomi gli occhi alla luce del sole. Stranamente c'era un bel tempo a New York. I miei capelli erano una massa informe ed avevo veramente paura di specchiarmi su una qualsiasi superficie. Preparai il caffè e ne bevvi una tazza abbondante; era il miglior antidolorifico naturale che conoscessi, dato che detestavo con tutta me stessa le medicine.

Notai un piccolo post-it giallo e riconobbi la calligrafia di Ariane.



So che stai ancora dormendo e che prima delle due non alzerai il culo dal letto, ma sono uscita con Zayn. Ti racconterò tutto appena torno.

A.x



Quei due si erano dati una mossa! Sorrisi, fiera del fatto che li avessi fatti conoscere, ed andai a farmi una doccia. Mi recai incamera mia e, dopo aver preso l'intimo, corsi in bagno e mi buttai sotto il getto d'acqua calda che mi fece rinascere. Finito dilavarmi, mi asciugai i capelli e per una volta in tutta la mia vita,i miei fantastici ricci erano morbidi e ben definiti. Ariane aveva ragione: bastava solo della spuma per capelli ed il gioco era bello che fatto. Mi vestì, indossando un paio di jeans neri attillati, una dolcevita dello stesso colore e delle scarpe nere. Afferrai la mia borsa, le chiavi di casa, la giacca di pelle ed uscì, volendomi gustare la bellissima giornata a Central Park in compagnia di un libro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 25, 2016 ⏰

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