PMD Scintilla Pura: Il Risveglio Della Leggenda [Ciclo 1: Destino][Libro 1]

Capitolo 13-3: Vittoria

Sparx non aveva smesso di fissare con il suo sguardo carico d'odio puro Groudon. Ardin era morto, si era sacrificato per salvarlo dalla furia del leggendario. Il giovane leader non poteva perdonarlo.

<<Tu...lurido bastardo...>> gli disse senza che egli potesse sentirlo.

All'improvviso l'elettricità nel suo corpo iniziò a fuoriuscire di colpo dalla stella sulla sua coda, cominciando a generare un campo elettrico intorno allo Shinx che vorticava su se stesso.

<<TU HAI UCCISO IL MIO MIGLIORE AMICO!>> urlò attirando anche l'attenzione di Kabutops e gli Omastar.

Il campo elettrico intorno a lui aumentò di intensità costringendo anche Yeaf ad allontanarsi. L'aria circostante era deformata dalle scariche, le scosse elettriche aumentarono ulteriormente continuando a fuoriuscire non solo dalla sua coda, ma anche dal suo corpo, dalla sua bocca, ed accellererarono le loro rotazioni. La sfera elettrica aveva avvolto totalmente il corpo dello Shinx, trasformandolo praticamente in un fulmine vivente.

Iniziò a correre lanciando un urlo carico di rabbia. Correva veloce quanto un Fulmine, le sue zampe non percepivano neppure il contatto con il terreno, saltò l'Abisso come se fosse stato un buchetto, il tutto mentre era sempre avvolto nella sua elettricità. Era vicinissimo a Groudon, il creatore delle terre lo guardò perplesso non capendo cosa lo Shinx stesse riuscendo a fare.

<<QUESTO È PER BORGO TESORO!>> urlò Sparx colpendolo con una forza soprannaturale.

Groudon venne spinto indietro dalla violenza del colpo. Non era l'elettricità a fargli male, ma la potenza dell'impatto di Sparx e dalla piccola esplosione elettrica causata da esso.

<<QUESTO È PER I SUOI ABITANTI!>> urlò colpendolo una seconda volta, ma più violentemente.

Il creatore delle terre ruggì di dolore venendo respinto di parecchi metri.

<<E QUESTO...È PER ARDIIIIIIIIN!>> urlò lanciandosi a velocità inaudita verso Groudon.

L'impatto fu ancora più violento, e non appena avvenne il contatto entrambi esplosero in una miriade di scintille, dopodiché una forte luce avvolse tutta la Cava del Mondo. Sparx sentì il suo avversario ruggire debolmente, poi vide il buio.

Quei giochi di colori gli erano familiari. Si trovava ancora una volta in quel sogno, lo stesso in cui gli venne rivelata la verità su di lui. Sparx si guardò intorno spaesato, finché le figure di Amber e Grovyle gli si stagliarono di fronte.

<<E così alla fine ce l'hai fatta>> gli disse la ragazza con tono soddisfatto.

<<Ugh...Amber, sono morto?>> le chiese diretto lo Shinx.

La ragazza ridacchiò.

<<Eh eh! No, Sparx. Sei solo finito KO dopo ciò che hai fatto, non chiedermi cosa fosse perchè proprio non lo sappiamo, ma hai sconfitto Groudon>> gli rispose.

<<Cosa? Ho davvero sconfitto Groudon?>>

<<Già. Egli è vivo, ma non penso proprio che avrà ancora voglia di farsi un giro in superficie>>

<<Perché era impazzito? Cosa gli era successo da farlo reagire in questa maniera così sconsiderata>>

Amber scosse la testa diniegando.

<<Non ne abbiamo idea, ma deve essere successo qualcosa. Qualcosa di grave, tuttavia non sappiamo dirti cosa>>

<<Capisco...>>

Grovyle intervenne nella discussione.

<<Sparx, ti ricordi quando ieri notte ti stavo parlando della visione di Amber, ma la scossa mi ha interrotto? >>

Sparx annuì.

<<Beh...si trattava della morte di Ardin>> continuò Grovyle.

<<Oh...>> riuscì solo a dire lo Shinx.

<<Mi dispiace di cuore per ciò che è successo, Sparx. Avrei dovuto avvertirti subito senza stare a perdere troppo tempo!>> si maledisse Grovyle.

<<Non fartene un cruccio...non è stata colpa tua...>> sospirò sconsolato Sparx.

Amber si commosse e si avvicinò allo Shinx. Gli si inginocchiò davanti e lo accarezzò sulla testa con una mano. Quella carezza era una delle cose più belle che Sparx avesse mai provato sulla sua pelle.

<<Ardin non ti abbandonerà mai. Il suo spirito è qui con te, lo sento, lo avverto, ma non lo vedo sebbene io stessa sia uno spirito. Da questo momento non sentirti mai solo, perché solo non lo sarai mai>>

Sparx alzò la testa in lacrime guardando negli occhi castani della ragazza.

<<Lo so, Amber. Grazie per tutto quello che avete fatto per noi e per il nostro mondo>>

<<SPARX! SPARX!>>

Una voce lontana richiamò l'attenzione dello Shinx. Amber si alzò e fece un passo indietro.

<<Sembra che qualcuno ti stia cercando>> gli disse.

Sparx annuì. Era la voce di Yeaf.

<<Allora vai, giovane eroe. Che la pace e la felicità possano sempre essere con te e i tuoi cari>>

Infine la ragazza si riconciliò con il suo Pokèmon partner e gli diede la mano, dopodiché iniziarono lentamente a sparire insieme al colorato paesaggio.

...

<<SPARX! SVEGLIATI!>>

La voce di Yeaf lo chiamò nuovamente svegliandolo dal suo torpore. Aprì a fatica gli occhi e si alzò sentendo il suo corpo pesante e indolenzito. Davanti a lui la sua ragazza lo guardava preoccupata.

<<Sparx! Ti sei svegliato finalmente!>> esclamò abbraciandolo.

Lo Shinx ricambiò la stretta.

<<Ce l'hai fatta, Sparx! Hai battuto Groudon! Hai riportato la pace!>> gli disse commossa.

<<No Yeaf, non ho battuto Groudon. Noi abbiamo battuto Groudon>> le rispose amorevolmente.

I due stettero stretti ancora un po', poi Sparx si staccò malinconico.

<<Dov'è...dov'è Ardin?>> le domandò tristemente.

L'espressione della bella ragazza mutò di colpo.

<<Kabutops lo sta--->> iniziò a rispondergli.

Si interrupe sentendo i passi del Pokèmon Crostaceo alle sue spalle. Appoggiato sul piatto delle lame, teneva il corpo esanime del Mudkip. Lo appoggiò delicatamente a terra e guardò con dispiacere Sparx e Yeaf. Sospirò e si sedette con uno sguardo contenente un misto indefinito di emozioni.

<<Voi due...mi dispiace...sul serio...>> gli confessò.

I due Omastar gli si avvicinarono e una volta tanto lui li accolse sotto le lame.
Sparx continuava a guardare il corpo del suo migliore amico sapendo che non lo avrebbero mai più riavuto indietro.

<<Ardin...>> sussurrò.

<<Già...Ardin...>> disse Yeaf.

Non si dissero altro, semplicemente si appoggiarono la fronte di lui sulla fronte di lei, piangendo insieme il dolore per il loro amico.