All we are imperfect

Capitolo uno

Mi svegliai con il sottofondo della sveglia, la mia canzone preferita: "Wake up". Iniziai a tastare il comodino alla ricerca del telefono che continuava a suonare. Spenta la sveglia cercai di alzarmi, ma non riuscendoci mi spinsi giù, sul pavimento della mia camera. Ancora non riuscivo a crederci: l'indomani avrei definitivamente iniziato il liceo. Liceo linguistico ovviamente. Adoro le lingue, in particolare l'inglese: quest'estate ho finalmente realizzato il mio sogno, quello di visitare la capitale del Regno Unito, Londra. Ho adorato a morte quella città, e non smetterò mai di farlo. Ritornando a noi...ah, sì. Scesi le scale per recarmi in cucina, dove mia madre mi aspettava con affianco mio padre: avevano stampato in faccia il solito sorrisetto innocente, dal quale tu non ti aspetti nulla, ma io sapevo perfettamente cosa sarebbe accaduto. Ed ecco che mio padre mi invitò a sedermi per iniziare il solito monologo. "Ormai sei grande, e come sai, noi siamo fieri di te, compresa Alice" aggiunse indicando mia sorella che improvvisamente sbuca dalla porta. "Sì papà" risposi con tono rassegnato "so già dove vuoi arrivare". "Già, lo sappiamo tutti" aggiunse mia madre, che subito dopo scoppiò in una risata assieme a mia sorella. Nonostante sia sette anni più piccola di me, Alice sapeva, e sa, pensare ed agire come un'adulta. "Senti papà, che ne dici se oggi usciamo tutti a fare una passeggiata? Visto che domani inizia la scuola sarà meglio rinfrescarci la mente". "Beh..mi sembra perfetto!" rispose lui, aggiungendo "dove si va?". "Io propongo di fare un giro al lago, che ne dite? "chiese mamma. "Per me è Isabelle va bene..vero?"mi chiese Alice. "Eccome! Ora mangio e poi vado a prepararmi". E così dicendo iniziai ad addentare i miei pancake, senza sapere che presto sarebbe successo qualcosa che avrebbe definitivamente stravolto la mia vita.