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Passarono due settimane, tra uscite con gli amici e con il mio ragazzo. Ora le cose vanno meglio e soprattuto mi fido più di lui e mi lascio toccare.
Si è aggiustato un po tutto e tra pochi giorni comincia la scuola. Uffa. Non potrò più uscire ogni giorno con Leo e non potrò più andare a dormire tardi.

Ora seduta sulle gambe di Leo. Siamo a casa sua. Vive con Luca che però ora è uscito per fare delle compere. Stiamo vedendo un film. Mi accoccolo a lui e mpoggio la testa sull'incavo del suo collo. Mi tiene per i fianchi e lo lascio fare.

Quella sera sarei restata a dormire lì. Mamma sa che dormo da un amica e se mi scopre mi ammazza.

Andiamo in sala da pranzo dove oltre a Leo e Luca ci sono anche gli altri amici con altre ragazze. La cena passa velocemente. Incrociò lo sguardo con Luca e ogni volta mi sorride. La serata si conclude e gli altri se ne vanno.

<Leo io vado a mettermi il pigiama> lo informo
<aspetta vengo anch'io, che ho sonno>
<buonanotte Luca> lo saluto
Leo lo ignora e mi segue in camera sua. Ultimamente non si parlano molto. Avranno litigato. Bho.

Saliamo in camera e chiedo a Leo di girarsi per farmi togliere i vestiti e mettermi il pigiama che mi ero portata da casa. Si gira. Mi tolgo la maglia e lui si gira. D'istinto mi copro con le braccia. Lui non si gira, anzi ha una faccia che mi fa paura. Cosa ha in mente. Si avvicina a me. E io indietreggio ad ogni suo passo fino a trovarmi il muro alle spalle. Ora non avevo via di scampo. Inizia a baciarmi, ma non con amore. Infila le mani nei miei pantaloni. Sto urlando ma il suono è bloccato da lui che mi sta tappando la bocca. Cerco di difendermi in ogni modo ma sembra che lui nemmeno sente i miei calci. Poi gli ho un forte pizzico sul braccio scatenando tutta la mia rabbia. Lui si stacca da me e si porta una mano nel punto del pizzico.
<sei solo una puttana> dice
Gli do un calcio la sotto e comincio ad urlare il nome di Luca. L'unico in casa.
Pochi secondi dopo entra in camera senza bussare.

LUCA
Sento delle urla e subito capisco che provengono dalla camera di Leo. Erano le urla di una donna. GIULIA!!! Cazzo lo sapevo che voleva solo fargli del male. Corro in camera e senza bussare entro. Eccola lì con la schiena al muro e lo stronzo che la sta toccando ovunque. Mi avvicino e continuo a sferrare pugni in faccia al mio coninquilino.
<sei solo un bastardo pezzo di merda!>
<perché te la prendi con lei?>continuo
<è solo una puttana!!!>> urla. Giulia piange sempre di più. Senza rispondere gli sferrò un ultimo pugno che lo stese a terra. Vado verso Giulia, la prendo in braccio e la porto via da lì. La porto via da quel bastardo che vive in casa mia.

Avrò cura di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora