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GIULIA
Visto che avevano la giornata libera decidiamo di andare in un piccolo luna park appena fuori città. Ci fermiamo in una giostra:autoscontro. Non si è mai troppo grandi. Prendiamo i gettoni e ci accomodiamo in due auto separate. Drinnn. È il suono che indica la partenza. E via. Ci veniamo uno addosso all'altro e per poco non salto fuori. Continuiamo così fino al secondo drinn.
Dopo varie giostre era arrivata l'ora di pranzo e i nostri stomachi iniziavano a brontolare.

LUCA
Ci accomodiamo in un bar lì vicino e prendiamo dei semplici panini. Ora Giulia stava molto meglio era già più serena. Mangiando tranquillamente noto che d'un tratto il viso di Giulia cambia. Un misto di rabbia e tristezza. Guardo nella stessa direzione in cui stava guardando e capisco tutto. Leo, la persona con cui convivo stava lì con la sua faccia strafottente insieme ad una ragazza. Non perde tempo, penso. Torno alla vita reale. Giulia era sul punto di piangere e dovevo impedirglielo.
<Ti va di andare a casa di mia madre così ci riposiamo un po'?> chiedo con delicatezza.
<va bene> accentua un sorriso e ci alziamo diretti verso casa.

Nel tragitto la stringevo a me per farle capire che no soffrirà più, sarà al sicuro con me. Come le ho promesso mi prenderò cura di lei.

Entriamo in casa e ci buttiamo sul divano stanchi dalla camminata. Accendiamo la TV e vediamo il primo film che piace ad entrambi.
Uno squillo ci fece sobbalzare. Era il telefono di Giulia.
<ciao mamma, siete già tornati?>
<ok va bene ciaoo> sento solo questo.
<che voleva la mammina?> dico scherzando.
<niente ha detto che tornano domani, si sono dovuti trattenere>
< ah ok, e cosa vuoi fare?>
<se non ti dispiace vorrei restare qui>
<non mi dispiace affatto, anzi>

Si era fatto tardi e iniziavamo ad avere fame così decidiamo di preparare qualcosa. Optiamo per una cosa semplice. La pizza. Lei fa l'impasto e io preparo la guarnizione. Pronto tutto mettiamo in forno e aspettiamo.

Dopo 20 minuti circa eccola qui la nostra pizza. Apparecchiamo e ci accomodiamo per mangiare. È buonissima cavolo!!! Ok cucinerà sempre per me. Vedo che mi guarda e ride ma non capisco il perché.
<perché ridi?> chiedo confuso
<aspetta, sei sporco di pomodoro> si avvicina al mio viso e pulisce il pomodoro sulla mia guancia.

Dopo cena ci tuffiamo di nuovo nel divano a guardare la TV. Poggiava la testa sulla mia spalla e poco dopo si è addormentata.

Siccome il divano era scomodo decido di prenderla in braccio e di portarla in camera da letto. Mi metto accanto a lei e prima di dormire decido di guardare questo angelo alla mia destra.

GIULIA
Cerco di muovermi ma qualcosa me lo impedisce. Anzi qualcuno. Apro gli occhi e tutto si spiega. Luca mi teneva stretta a lui. A promesso che mi proteggerà e lo sta facendo. È così tenero, anche se ha ventuno anni sembra un bambino.

Dopo varii sforzi riesco a liberarmi dalla sua presa e scendo in cucina. Ho un'idea. Decido di preparare delle creep che guarnirò con la Nutella.

LUCA
Mi sveglio e Giulia non era più li. Mi alzo e scendo in cucina sperando ci sia. E infatti eccola lì, alle prese con i fornelli. Vado dietro di lei e la abbraccio.
<buongiorno> dico
<buongiorno ti vanno le creep?>
<se le hai fatte te saranno sicuramente buone>
Ci sediamo e mangiamo. Era ancora meglio della pizza. Ma come fa a cubiate così bene???

<se non ti dispiace andrei a fare una doccia>
<si tranquilla vai, il bagno è nella camera in cui abbiamo dormito>
Si alza diretta in bagno.

GIULIA
Entro in bagno e dopo una doccia rilassante mi avvolgo un asciugamano bianco e vado in camera. Decido di controllare il telefono.
C'era un messaggio.

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