Capitolo 6

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-Questo é il nostro momento....- mi disse con una voce strana.
-Non c'é nessun momento, vattene! Pervertito di merda!!-

POV'S ALEX
La maniglia è aperta, al momento giusto la apro.

Me ne stravo lì a sentire i suoi strani movimenti.

-Cazzo vattene!!!- mi disse Jenny con aria preoccupante.
-No bella mia, come già detto è il nostro momento!- gli dissi, e aprì la porta.

-CAZZO VAI VIAAA!!!- urlò.

ma io faccio finta di ascoltare, chiusi subito la porta e mi avvicinai pian piano a lei.

-Pervertito vattene!- è iniziò a piangere.

POV'S JENNY
Mi sbattè violentemente contro il muro e iniziò a stringermi forte pizzicando i fianchi.

-Mi fai male, coglione- gli dissi provando a levarlo da me.

La sua presa aumentò, cominciò a mordere il collo lasciando succhiotti dappertutto.
Una delle sue mani pizziccò il mio culo.

-Mi fai male!!-
-Mmh... che bel culetto...- mi disse stringendo la presa.

-AIUTOOO!! AIUTOOO!!!- dissi più forte che potevo.

-Stai zitta puttana- è mi tappò la bocca.

Iniziò ad estrarre la maglierta dal mio corpo.

-LASCIAMO STRONZO!!! AIUTOOO!!!- dissi singhizzando.

Con un movimento violento prese il mio seno e lo strinse sulle sue mani.

-Basta coglione, lasciami stare!!!!- gli dissi strillando.

Non c'é la faccio più, fa troppo male.

-AIUTO, AIUTOOOOO!!!!- urlai.
-Stai zitta puttana- è mi diede uno schiaffò in faccia lasciandomi un segno.

Tolse anche i leggins, mezza nuda davanti ad Alex Il Pervertito.

-Lasciami stare!!- gli dissi urlando.
-Zitta è subbici- e sganciò il regiseno.

-STRONZO BASTA!!!- è me le compri urlando "AIUTO, AIUTOO".

Mí butto perterra dandomi calci ai fianchi.

POV'S JUSTIN
Sentí urlare una voce famigliare.
-AIUTOOO, AIUTOOO!!!-

Entrai subito in bagno, il fracasto provviene in questa porta è decisi di aprirla subito.

-STRONZO LEVATI!!!- dissi urlando, dandogli un pugno dritto in faccia ad Alex, è alzando Jenny da terra.

La abbracciai, le sue lacrime precipitano tutte sulla mia maglia.

POV'S JENNY
-Amore vestiti- disse Justin con un tono di voce gentile.

Iniziò a dare dei calci, pugni al pervertito, facendolo svenire.

Mi prese per mano e mi portò dentro la sua stanza.

-Amore stai bene?- mi disse accarezzandomi la guancia.

-S-si- dissi.

Il mio corpo contatto della sua pelle contro la mia mi provocò un formicolio che si estese in tutto il corpo accendendo il mio desiderio.

La sua mano si muove sicura tra i miei capelli attirandomi a lui, a pochi centimetri dalle sue labbra, che si fecero sfuggire un gemito.

I suoi occhi nocciola puntati nei miei e mi imprigionano facendomi perdere il senso dell'orientamento e del tempo, entrando in una realtà dove esistevamo solo noi due .
Spinta dal desiderio appoggiai le miei mani sul suo petto, per poi farle salire sulle spalle e accarezzargli il collo con i pollici.

A quel punto mi baciò con tenerezza e trasporto e non potei fare a meno di sciogliermi a quel contatto, tanto da far cedere il mio corpo contro il suo, che mi accolse stringendomi contro il suo petto, dove sentivo battere il suo cuore, alla stessa velocità del mio battito.

Si tolse la maglietta, vederlo tatuato mi eccita ancora di più.

Mi tolse la maglietta e i leggins, e io di conseguenza gli tolsi i suoi jeans.

A quel punto mi spinse nel letto la sua lingua chiese l'accesso dentro la mia bocca, che io naturalmente diedi, e le nostre lingue incominciarono a danzare.

Sfilò il regiseno e, inizio a baciare il collo e io ricambiando coccolandogli il suo petto magnifico, con la sua crocie stampata lì.

I suoi boxer sfiorarono il mio intimo che mi sfuggì un gemito, e con un sorrisetto stampato mi guardò con tenerezza negli occhi, accarezzò la mia nuca e riniziò a baciarmi selvaggiemente.

-J-justin devo andare in camera mia- gli dissi accarezzandogli la chioma d'orata.
E senza dire una parola si alzo dal letto per lasciarmi libera.

Mi vestì e salutando Justin mi trovavo a passeggiare tra i corridoi.

-Ciao puttana, sei andata da quello a farti strupare?- mi disse Alex, non rispondendo per la paura e aumentai la velocitá dei miei passi andando avanti.

-Troia- disse a bassa voce.

Feci finta di niente, non voglio a che fare con uno cosí, con quel puttaniere di merda.

-Ciao puttana- mi disse Giada.
-Ma che cazzo vuoi?-
-Ho sentito che ti fai Alex- disse arrabbiata.
-Senti prima cosa: non ci proverei mai con quello stronzo da quattro soldi, seconda cosa: chi ti ha detto sta mezza cazzata?-
-Quello stronzo che chiami tu- mi disse avvicinandosi più a me, e senza dire una parola andai incazzata nella mia stanza.

-Sono tutti coglioni in questo college! Solo Justin mi capisce davvero....- dissi iniziando a indossare il pigiama.

Non penzando l'accaduto di oggi mi misi sotto le coperte cedendo in un sonno profondo.

Spazio autrice:
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Scusate ma ieri non ho potuto più aggiornare, ciaoo❤✋✋








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