Di nuovo insieme || Diabolik Lovers

Regali

Pow's Kagy

-''Allora cosa ne pensi?''

Ayato era indecifrabile così come gli altri cinque Sakamaki, non mi aspettavo di certo una loro eccessiva esaltazione, li avevo conosciuti abbastanza bene per capire quanto cose del genere gli interessassero poco ma almeno un ringraziamento da parte loro sarebbe stato gradito. I Mukami invece ci stavano osservando di sottecchi da un po, o meglio, osservavano me. Il possente Yuma aveva gli occhi fissi da circa cinque minuti mentre gli altri cercavano di non farsi vedere, appena Kou si accorse che anche io li stavo guardando mi sorrise malizioso così distolsi lo sguardo per concentrarmi di nuovo su Ayato che sembrava voler fare un autopsia alla felpa. 

-''Come hai fatto a comprarla senza che me ne accorgessi?''

Sospirai quasi sconfitta, quando gli avevo consegnato il regalo i suoi occhi avevano luccicato per meno di un secondo facendomi credere che fosse felice mentre adesso il suo tono freddo sembrava urlarmi ''Svegliati! Era solo un impressione, stupida!''

-''Eri distratto, così ne ho approfittato''

Sorrisi calorosamente sperando una sua reazione dolce o scherzosa e invece mi beccai i suoi occhi indifferenti e interrogativi addosso, stavo facendo la figura dell'ebete.

-''Capisco, devo stare più attento allora, se sei riuscita a fregarmi tu che sei una stupida umana chiunque riuscirebbe a fottermi. Grazie comunque.''

-''Grazie a te per il complimento''

Quando si voltò per andare chissà dove mi diressi vicino all'albero per vedere la reazione degli altri, speravo almeno in una reazione da parte di Laito e Shu dato che almeno quest'ultimo era stato parecchio gentile e nei miei confronti e che l'altro, bhe l'altro era Laito. 

-''Bitch-chaaaan, grazie, anche se avrei preferito altro come regalo, non so se capisci. Presto riceverai qualcosina da parte mia, a patto che dovrai usarlo solo con me, fufu'' 

Quando riuscì ad aprire gli occhi mi ritrovai gli smeraldi sorridenti di Laito a fissarmi, quello stupido mi era saltato addosso facendomi cadere a terra e non si era nemmeno preso la briga di aiutarmi, anzi si era lasciato cadere finendomi addosso. Ringraziai mentalmente me stessa per aver messo un vestito lungo. Guardai meglio Laito e oltre il suo solito malizioso sorriso notai che già indossava il cappello che gli avevo regalato e nonostante gli stili fossero completamente diversi si adattava perfettamente con il suo smoking. 

-''Di nulla Laito, però alzati adesso..Per favore, non è educato.''

-''Kagy ha ragione Laito, dovresti darti un contegno dato che abbiamo ospiti.''

Quando Laito si spostò sbuffando accettai la mano guantata di Reiji, notai con piacere che nella mano libera stringeva il libro che avevo preso per lui. Il ragazzo seguì il mio sguardo e dopo aver osservato l'oggetto guardò di nuovo me che avevo cominciato a sorridere come una stupida.

-''Nonostante penso che i tuoi gesti siano stati inutili e infantili ti sono grato del dono che mi hai fatto, credo che i tuoi gusti siano impeccabili e la tua capacità di osservare ciò che ti circonda ti ha permesso di comprare cose che possono essere utili. Sono contento di ciò che mi hai regalato, grazie ancora.''

-''Di nulla, l'ho fatto con piacere''

Prima di dirigersi verso Mukami il ragazzo con gli occhiali si esibì in un baciamano degno dei più galanti gentiluomini e io sentì le mie guance diventare porpora. Guardandomi intorno notai come la stanza si era quasi svuotata, era solo l'una ma sia Shu che Subaru non erano presenti, Ayato l'avevo visto andarsene poco prima e nel salone riecheggiavano solo le chiaccherare confuse dei Mukami con Reiji, solo dopo mi accorsi della presenza di Kanato ai piedi dell'albero così andai da lui cercando di non dare troppo fastidio. Quando fui lì vicino lo guardai ammirare la torta finemente decorata che stava ancora nella sua scatola, quando notò la mia presenza il ragazzino dai capelli viola alzò lo sguardo e mi sorrise sadicamente, mi sorprendevo sempre di più di quando sembrasse un bambino soprattutto dato che si portava dietro quel peluche e non riuscivo a credere che in realtà fosse più grande di Laito.