Di nuovo insieme || Diabolik Lovers

Situazioni imbarazzanti

Il letto sotto di me è dannatamente comodo e la luce del sole entra dalla grande finestra sulla mia destra, fu il suo calore a farmi aprire gli occhi e a farmi notare, purtroppo, che non avevo più il top nero e i jeans con i quali ero arrivata ma bensì indossavo una camicia da notte rosa, ciò voleva dire che qualcuno si era preso la briga di spogliarmi. Scacciai quei pensieri e mi distrassi osservando la stanza, le pareti sono candide e a sinistra del letto si trova un'enorme specchiera con tanto di trucchi e profumi. Le coperte del letto a baldacchino su cui sono distesa sono rosa e intorno a me ci sono circa cique cuscini che profumano di rosa, notai che la mia valigia si trovava vicino alla porta. Mi alzai e mi diressi lì, provai ad abbassare la maniglia e notai che la porta è chiusa a chiave quindi per il momento posso stare tranquilla. Osservando bene la stanza notai un'altra porta che scoprì essere un meraviglioso bagno con tanto di vasca, un bel bagno non può farmi altro che bene. Presi la valigia e comiciai a svuotarla, sistemai la biancheria nel comodino e posai i vari abiti dentro gli armadi e dentro i cassetti, poi scelsi un cambio e mi diressi in bagno. Aprì l'acqua calda e mentre attendevo che la vasca si riempisse presi il cellulare, era spento, quando lo accesi vidi che qualcuno aveva levato la scheda SIM, ma almeno potevo ascoltare tranquillamente la musica. Feci partire la prima canzone della mia playlist e quando notai che la vasca era pronta ci sprofondai dentro, la calda acqua mi avvolse e per un attimo mi sembrò tutto normale.

Pow's Ayato

-'' Mi sembra impossibile che sia una coincidenza''

Reiji come al solito era indaffarato a fare chissà che cosa con i suoi veleni e io stavo letteralmente morendo dal sonno, solo che l'interesse per qualla ragazza non mi permetteva di pensare ad altro. La mancanza di Yui aveva fatto cadere in depressione la maggior parte di noi e vederla rientrare a casa era stato uno shock, non poteva essere solo un brutto scherzo del caso, sentivo che c'era qualcosa di più e non poteva essere solo somiglianza.

-''Mettiti il cuore in pace Ayato, sei stato ossessionato da Yui e ora speri che sia resuscitata dal nulla, so per certo che la resurrezione è un traguardo ancora irragiungibile e per quanto poteva essere importante per te quella ragazza non avrebbe mai avuto la forza di tornare in vita dal mondo dei morti, lei non è Yui, tutto qui. Adesso vai a dormire''

-''Magari tu la pensi così, ma io sono certo che c'è qualcosa dietro.''

-''Dimmi Ayato...''

Il suo sguardo si era fatto incredibilmente serio e finalmente aveva deciso di posare quegli aggeggi che utilizzava per dosare le erbe, adesso il suo sguardo era fisso su di me e la sua bocca era incurvata in un leggero ghigno, conosco questa espressione, quando la sua maschera si sgretola per un secondo lasciando trapassare le emozioni la situazione si fa sempre seria, e quando lui fa così è perchè è convinto di aver ragione.

-''...Che sapore ha il suo sangue? E' lo stesso sapore del sangue di Yui?''

Quella domanda mi spiazzò. Ma infondo le sue insinuazioni fra le righe non avevano senso, il sangue in questi casi non c'entra nulla, questa è una questione di definire se si tratta o non si tratta di Yui, e io che ho conosciuto fino a fondo lei e il suo profumo non potrei mai sbagliarmi.

-''No, è molto meglio, ma potrebbe essere una conseguenza del risveglio non pensi? Lei è morta perchè non è riuscita a trasformarsi, il lurido cuore di mia madre non ha retto facendola morire, eppure poteva anche essersi semplicemente assopito..Forse doveva riprendere le forze, e adesso è qui.''

Sentì la risata di Reiji trafiggermi come mille coltelli, era lui il genio della famiglia è vero però il mio ragionamento non faceva una piega, il cuore di mia madre era stato innestato nel suo corpo e con il giusto tempo quella donna era riuscita a prendere il possesso di Yui semplicemente perchè aveva recuperato le forze, chi diceva che non poteva accadere la stessa cosa adesso? Vent'anni erano perfetti per recuperare le forze.