Spiegazioni e mezze verità

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-SPAZIO AUTRICE-

Il capitolo sarà piuttosto lungo ma è quello che vi farà capire più o meno come procederà la storia perchè sono delle spiegazioni abbastanza importanti. Ne approfitto per chiedere scusa della non corrispondenza dei giorni, miravo a pubblicare il capitolo di Natale il 25 Dicembre ma a causa di tutti i festeggiamenti non è accaduto e verrà pubblicato dopo come di conseguenza quello di capodanno. Comunque grazie a tutte le lettrici e a tutti i lettori, sono contentache il libro piaccia. Un augurio e un bacio a tutti. 


-''Ero sul tetto e per sbaglio l'ho sentito parlare da solo, o recitare una poesia non so cosa stesse facendo di preciso, lui mi ha vista ed ha voluto punirmi, mi ha portato nei sotterranei della casa a quanto ho capito e li mi ha morsa niente di che.''

Lo sguardo di Ayato mi scrutava, l'espressione indecifrabile e seria, sentivo la freddezza del suo corpo anche se non ci stavamo toccando e quegli smeraldi verdi mi stavano facendo accapponare la pelle, di proposito avevo sorvolato certi aspetti del tempo passato con Laito, qualcosa mi diceva che se lui avesse saputo tutto avrebbe fatto una confusione assurda e non lo dico per vantarmi ma la possessione di Ayato nei miei confronti era stata chiara fin da subito anche se il motivo mi era ignoto.

-''Dove?''

La sua voce era quasi graffiante nonostantè la piattezza di quell'unica e minacciosa parola, si stava alterando e lo vedevo chiaramente, i muscoli delle braccia così come quelli del collo e del viso erano in tensione e la sua mano destra stringeva il lenzuolo rosa cipria che ci copriva. 

-''Tra la vita e il fianco, ma si è già rimarginato tranquillo.''

Dovevo in assoluto fuggire da quella situazione, il morso del fratello del ragazzo accanto a me non si era rimarginato completamente ma non fu quello a preoccuparmi, bensì i due evidenti succhiotti che erano più che visibili in contrasto con la mia carnagione lattea e se il rosso si fosse accorto di quei segni sicuramente se la sarebbe presa con me.

-''Fammi vedere''

Allungò la mano congelata verso di me e io la scansai, la reazione fu esagerata però, non avevo mai reagito così e lui a quel punto capì che gli stavo nascondendo qualcosa. La sua espressione cambiò e i suoi occhi si ridussero a due fessure, mi prese il polso e con la forza mi avvicinò a se poi tolse le coperte esponendo il mio corpo al freddo. Cominciai a tremare in balia dell'aria congelata e dell'agitazione, le mani di Ayato scorrevano lungo il mio fianco sinistro alla ricerca dei segni che il fratello avrebbe dovuto lasciare, fortunatamente il fianco destro era coperto dalla magliettina che era scesa coprendo le prove di quella serata movimentata con Laito.

-''Visto? Fammi coprire adesso, sto congelando.''

-''Stai zitta! Non ho ancora finito''

Si alzò dalla sua posizione e si mise a cavalcioni su di me, con le dita fredde scostò la maglietta e io chiusi gli occhi, sentì le sue dita scorrere sui segni e il suo fiato farsi più pesante, dopo circa due minuti di tortura sentendo le sue dita premere sui fori e sui succhiotti sentì il materasso ai lati del mio viso abbassarsi. Spalancai gli occhi e mi ritrovai le pietre preziose di Ayato davanti a me ad una vicinanza pericolosa, dentro quel prato infinito potevo vedere saette rosse passare di tanto in tanto.

-''Ti ho chiesto delle spiegazioni e mi hai mentito, come devo farti capire che non devi disubbidirmi?''

Avrei voluto tanto dirgliene quattro ma le sue zanne argentee fecero capolino dalle sue labbra e il suo sgaurdo minaccioso mi fece bloccare le parole in gola, potevo vedere nei suoi occhi la mia espressione patetica, gli occhi sbarrati e la bocca schiusa come a fargli capire che anche se avevo qualcosa da dire starei stata zitta, ero una vera e propria sottomessa in quell'istante e non era da me.

Di nuovo insieme || Diabolik LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora