Punizioni

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Quando mi svegliai erano già le 17:30 e capì che Reiji mi aveva fatto addormentare perchè voleva che mi abituassi ai loro ritmi. Mi ero svegliata di mattina come una normalissima ragazza mentre loro di mattina dormivano, in ogni caso avevo di nuovo saltato il pranzo anche se a questo punto dubito che loro lo consumino ogni giorno, ma essendo ancora in tempo per la cena posso almeno riempirmi lo stomaco, presi la mia divisa, l'intimo e andai in bagno. L'acqua fredda della doccia scivolò sulla mia pelle distendendo i muscoli e i pensieri, la casa si era fatta più rumorosa rispetto a quella mattina e potevo sentire rumori in corridoio tra cui la fastidiosissima voce di Laito che sbraitava contro qualcuno anche se il rumore dell'acqua non mi permetteva di distinguere le parole e a chi si stava riferendo potevo benissimo ascoltare quella voce soave e sognante aumentata di tono. Finì in fretta la doccia, mi vestì e sistemai i capelli e il leggero strato di trucco che di solito usavo, composto semplicemente dal mascara, e poi prendendo zaino e cellulare compreso ovviamente di cuffie, uscì dalla mia camera. Guardando il corridoio potevo vedere l'esile figura di Laito che si allontanava, anche se era di spalle riconoscevo il suo modo strambo di vestire, non aveva messo la divisa anche se sarebbe venuto a scuola con noi bensì indossava una camicia bianca che vedevo sbucare da sotto un gilet grigio e due sciarpe una nera e una bianca senza dimenticare l'immancabile cappello. Aspettai che sparisse dietro il muro e mi avviai verso le scale ma dato che il fato mi voleva male incontrai Reiji, quando i suoi preziosi occhi magenta-rosso si posarono su di me le mie guance avvamparono, mi inchinai leggermente e sorrisi timorosa, lui di tutta risposta si aggiustò gli occhiali con la mano guantata e mi fece un cenno del capo, serio.

-''Buongiorno Reiji''

-''Buongiorno Kagy, spero ti siano risultate chiare le mie intenzioni di oggi e spero anche che il tuo comportamento nei miei confronti non cambi.''

Restai sbigottita da quelle parole, avevo sempre visto in lui una protezione ma dopo il suo comportamento avevo anche io i miei dubbi, eppure non riuscivo ad immaginare la mia vita in quella casa senza la gentilezza e la classe del ragazzo dai capelli neri. Non avevo mai giudicato nessuno alle prime apparenze ed anche dopo l'episodio del laboratorio il mio rispetto per Reiji non era calato, anzi, era aumentato,lui sa controllarsi in ogni circostanza ed era riuscito a non farmi svenire, anche se non so come sia riuscito a farmi addormentare dopo che avevo fatto delle belle ore di sonno, ripensandoci in questi tre giorni di permanenza a casa Sakamaki non ho fatto altro che dormire. Senti Reiji tossire e mi distrassi dai miei pensieri, scesi due scalini per essere al suo stesso livello, lui si trovava tre scalini più in basso di me e dal basso del mio metro e cinquanta potevo guardarlo negli occhi solo trovandomi trenta centimetri più in alto di lui, gli sorrisi calorosamente e piantai i miei occhi nei suoi anche se quello sguardo mi fece provare una strana sensazione allo stomaco. 

-''Sapevo benissimo che sei un vampiro, me lo aspettavo, ma il mio rispetto nei tuoi confronti non cambierà, so di poter contare su di te''

I suoi occhi si aprirono leggermente e mi sembrò di scorgere un sorriso, ma fu veloce come un fulmine.

-''Prima le donne''

Lo guardai un'ultima volta e poi mi diressi in sala da pranzo, dove Shu era comodamente seduto, con gli occhi chiusi e le cuffie nelle orecchie, dopo l'episodio di sta mattina decisi che avrei preso di nuovo il posto accanto a Shu e quando spostai la sedia notai i suoi occhi aprirsi leggermente, quegli oceani luccicanti mi squadrarono un secondo e io per educazione gli sorrisi, per tutta risposta lui mi ignorò e tornò a sonnecchiare. Nonostante sembrasse molto maleducato c'era un qualcosa che lo univa a Reiji, non avevo quasi notato nessuna somiglianza tra i sei fratelli, tranne che per Ayato e Laito che erano molto simili tra loro, mentre Shu aveva quasi la stessa classe del ragazzo con gli occhiali, la sua uniforme era diversa da quella di tutti gli altri, oltre alla solita divisa composta da giacca e pantaloni il ragazzo dai capelli biondi indossava un maglioncino beige con sotto una camicia bianca sbottonata che lasciava intravedere la candida pelle del petto, nel complesso Shu sembrava un principe, l'unica cosa che non riuscivo ad accettare era quel suo comportamento diffidente e lascivo, ogni tanto sembrava quasi apatico ma potevo giustificarlo in quella sfaccettatura del suo carattere, in convento essere apatica era l'aspetto di me più caratterizzante.

Di nuovo insieme || Diabolik LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora