Killer||Lorenzo Ostuni

||capitolo 4

Angeline si svegliò di colpo ansimando.

La sua fronte era imperlata di sudore, e il suo battito cardiaco irregolare.

Lorenzo aprí gli occhi.

La prese per le gambe portando il suo peso sul proprio.

Angeline avrebbe posto resistenza, se solo non fosse stata troppo impegnata a piangere sul suo petto.

"Shh"
Lorenzo la teneva saldamente per i fianchi.

Angeline alzò lo sguardo, incastrando i suoi occhi con quelli di Lorenzo.

Erano due pozzi senza fondo, ci si poteva perdersi.

Angeline era sicura di vedere il mare in quegli occhi.

E dire che quando vedi il mare in un paio di occhi marroni, è la fine.

Guardó l'ora, erano le 4. 08 del mattino

"Posso, posso restare qui con te?" Chiese con un singhiozzo

"Tu puoi stare, ma i tuoi vestiti devono andarsene. " disse Lorenzo con un sorrisetto malizioso.

Angeline rimase un attimo di sasso.

Poi le venne un'idea.

Prese un respiro profondo e si abbassò la zip della felpa, rimanendo con solo il reggiseno nero a copirile l'addome.

Arrossí leggermente mentre la pelle d'oca spariva dalle sue braccia e compariva su quelle di Lorenzo.

"Guarda che io non dicevo sul.. "

Angeline abbassó lo sguardo, mordendosi il labbro inferiore

A Lorenzo sembrò di esplodere.

Quella visione angelica era troppo bella per essere vera.

Si mise davanti ad Angeline e le accarezzó la guancia, alzandole il mento.

Si ritrovó a guardarle le labbra.
Doveva chiederle se poteva baciarla o doveva baciarla e basta?

Angeline si sporse leggermente, per invitarlo ad andare avanti.

Lorenzo pose fine alla distanza che li separava.

Per Angeline fu come se le labbra scottasero.

Gli circondó la vita con le gambe, per sentirlo ancora più vicino.

Lorenzo spostò le mani dalla sua vita a i fianchi, provocando lunghi brividi sulla schiena di Angeline.

La appoggió sul letto continuando a baciarla.

Ormai si sentiva solo il rumore dei loro ansimi mescolati.

Lorenzo la baciava e Angeline sentiva il suo peso sul proprio corpo.

Lo sentiva spostarsi sopra di lei, sentiva il suo fiato caldo sul collo.
Lorenzo le abbassó le spalline nere e iniziò a baciarle le clavicole e Angeline desiderava solo che non smettesse, mai.

Lorenzo si levó la maglietta, continuando a baciarla.

Si staccarono dopo un po con le labbra rosse e gonfie.

Angeline ne approfittó per osservarlo.

Era molto magro, pallido e senza tatuaggi.

Non aveva la tartaruga, ma era abbastanza forte da sollevarla.

In tutti i sensi.

"Vuoi un poster per caso? " le chiese ridendo
Angeline arrossí nuovamente

《Ma lo vorró io dopo quello che sto per fare》 pensò Lorenzo

Si distese nuovamente su di lei, ricominciando a baciarla.
Sicuramente sarebbe stata troppo presa dai baci per poterlo fermare.

Lorenzo fece scivolare una mano lungo i suoi fianchi, per arrivare alla cerniera dei jeans.

Angeline emise un gemito strozzato quando Lorenzo le sbottonó i pantaloni.

"Lorenzo... "

Lorenzo si spostò ancora, baciandole il collo

"Lorenzo. "
Angeline doveva fermarlo, prima che fosse tardi, prima che diventasse troppo bello, prima che le spezzasse il cuore.

"LORENZO ASCOLTA" Angeline gli posò una mano sul petto per fermarlo.

Lorenzo aveva ancora le labbra sul suo collo, dove lasció un grugnito seccato.

"Cosa? "
"Non.. "

"Per favore non dirmi che non lo vuoi. "
"Perché non dovrei. "
"Perché so che è una bugia"

"Non è vero"
"Il tuo corpo dice altro " disse avvicinandosi.

"No"

"Fa come vuoi... " Lorenzo si stese sul letto
"Cosa? "
Angeline aveva iniziato ad agitarsi
"Tanto tra una settimana sarai ancora nel mio letto"

"Cosa? " Angeline aveva iniziato ad urlare.
"Non urlare è tardi"
"Esatto è tardi. "
Disse Angeline afferrando la felpa con le orecchie da gattino e aprendo la porta, per poi sbatterla dietro di se.

Lorenzo avrebbe voluto prendersi a schiaffi

quando gli parve di sentirla tornare indietro.

Riaprì la porta e se la ritrovó davanti, con i pantaloni in mano e la felpa abbastanza grande da coprirle fino a metà coscia.

"Sai che ti dico? "
Gli lanciò i pantaloni

"Tieniteli. E masturbatici sopra"