VIII

35 1 0
                                    

Entro di corsa e mi schianto su Thommy che invece stava uscendo, da scuola, la mia fortuna.

-Che fai? Abbiamo chimica dall'altra parte...-

-Il prof non c'è e naturalmente hanno deciso di avvertirci solo ora, abbiamo le prime due ore libere-

-E che ci fate qui?- Guardo Orlando che si è inserito nel discorso dal nulla ed evidentemente ha sentito solo l'ultima parte.

-L'abbiamo scoperto due minuti fa-

-Sfigati- Ci fa la linguaccia e sembra un bambino di terza elementare, ma rido comunque dandogli una spinta scherzosa.

-Tu non hai lezione?-

-Fanculo. Stavo aspettando James, ma non arriva quindi io vado, se lo vedete ditegli che siamo nell'aula 104!- Finisce la frase già in corsa visto che dovrebbe suonare tra trenta secondi.

Io e il mio migliore amico ci sediamo sulle panche all'ingresso senza sapere che fare: -Potremmo chiedere di fare lezione con Riccardo e Jack- propongo io, ma mi rendo conto di quanto sia improponibile mentre lo dico.

-Avrei potuto dormire due ore in più!-

-Quello è James?- Interrompe i miei lamenti Thommy indicando un ragazzo biondo che si guarda intorno sperduto, mi alzo e vado da lui con il mio compagno che mi segue.

-Hey!-

-Ragazzi! Sapete dove abbiamo lezione? Sono in ritardo e...-

-Aula 104, vieni, ti accompagniamo- Guardo il mio amico con una faccia insofferente, non ho voglia di girare per la scuola, d'altro canto James mi guarda speranzoso, non ha ancora imparato che tanto tra di noi si fa quello che dice Thommy.

Ci incamminiamo in silenzio e un po' in imbarazzo: -Come ti trovi qui?- provo a rompere il ghiaccio.

-Bene dai, i ragazzi sono simpatici, le ragazze non ho ancora avuto l'occasione di conoscerle- Thommy sbuffa.

-Tutte snob- Lo guardo malissimo facendo scoppiare a ridere James.

-Non tu! Siamo arrivati-

Ci fermiamo davanti all'aula e il ragazzo bussa timido prima di entrare, dalla porta aperta vedo quasi tutta la classe: Giorgia mi saluta con la mano, Orlando e il suo compagno di banco non si sono nemmeno accorti dell'interruzione e continuano a parlare tranquillamente, Mattia invece è dall'altra arte della classe seduto tra tutte ragazze e dallo sguardo annoiato che ci lancia direi che non si sta affatto divertendo. Richiudono la porta e ci ritroviamo di nuovo soli, con la professoressa che dentro l'aula fa un cazziatone a James per il suo ritardo, mi sta già antipatica.

Decidiamo di tornare all'entrata, passiamo il resto delle due ore al telefono.

Per mia fortuna le ore passano velocemente e finalmente alle due e mezza siamo liberi, io e gli altri del gruppo decidiamo di andare a casa di Jacopo per guardarci un film. Stranamente siamo tutti d'accordo sul film: "Star Wars" il primo della trilogia con Luke, non so il nome, in fatto di Star Wars sono ignorante, ma comunque sembra divertente, e poi era l'unico che aveva in italiano.

Entriamo correndo per i posti sul divano, o almeno, loro corrono, io sto benissimo anche a terra e poi c'è il puff del fratello, al massimo.

Entro in soggiorno con calma e tropo il divano completamente occupato, ma non da i miei amici: Mattia, Orlando, Fedrico e James hanno avuto la stessa idea. I quattro occupano tutto il divano e stanno guardando un film che sembra abbastanza figo.

-Raus! Fouri! No, oggi la casa era mia! Tu ce l'hai domani- Guardo Jack, davvero hanno casa a giorni alterni?

-lo so, ma tu puoi prenderla domani, loro erano liberi solo oggi- Sembra proprio di sì.

-No, col cazzo che torno a casa, ci sono delle amiche di mia sorella!- Mi guardano tutti e io alzo le spalle, è vero.

-Anche a casa mia ci sono degli amici di mio fratello che non dovrebbero esserci-

-Io posso andare...- Prova James ma Orlando lo fa tornare seduto.

-No. Ma se restassimo tutti?- Ecco, bravo Mattia.

-Ehm, io e Riccardo abbiamo le prove di street dance, ciao a tutti!-

Vado ad abbracciare Thommy e Riccardo, mi soffermo tra le braccia del primo qualche secondo in più, sembra che recentemente i miei amici siano diventati quelli sul divano, e la cosa mi manda in confusione.

-Beh...Agnese ha già detto di voler restare quindi...- Io e Jacopo ci guardiamo e poi lui scatta e si butta tra Mattia e Orlando mentre io lo guardo ridendo, non ho intenzione di mettermi compressa tra di loro.

-Posso prendere il puff? Per favore?- Guardo il proprietario sorridendo, e lui alza gli occhi al cielo per poi annuire. Corro in camera e torno con la "sedia", la poggio a terra e ci si siede Federico.

-Togliti- Scuote la testa e io sbuffo, oggi è iniziato male e finirà di male.

-Vaffanculo, togliti- Per tutta risposta mi prende per un braccio e mi tira a lui in modo che finisca sulle sue ginocchia, e funziona, mi blocca in una specie di abbraccio impedendomi di alzarmi e a questo punto ci rinuncio, se ci tiene proprio... -Che film è?-

-Fast and Furious 3- Come ho fatto a non riconoscerlo? Amo quei film.

Dopo i primi cinque minuti mi alzo e vado sul divano vicino a James perché non è poi così comodo stare seduti sulle ginocchia di un ragazzo come potrebbe sembrare dai film.

Finito il film si mettono a discutere su cosa guardare dopo e io ne approfitto per andare in bagno, quando esco mi trovo di fronte Mattia che mi guarda con un sorriso quasi beffardo, lo guardo a mia volta curiosa, deve andare in bagno? Si accomodi. Mi faccio da parte ma lui non accenna a entrare, anzi, si avvicina ancora di più finché non ci separano mino di dieci centimetri, ora sono davvero a disagio. Le nostre labbra si incontrano, e io impazzisco. Non esiste più nulla, non siamo nel bagno di uno dei miei migliori amici, non ci sono quattro ragazzi ce discuto su uno stupido film nella stanza accanto, ci siamo solo io e Mattia che mi sta baciando e lentamente guidando in qualcosa di completamente nuovo per me, sento le sue mani sui miei fianchi e muovo le mie tra i suoi capelli, cosa che ho sempre voluto fare. Mi allontano velocemente mettendo una distanza di sicurezza tra di noi.

-Che hai?-

-Volevo farlo prima che lo facesse Federico-

-Volevi...- Non riesco nemmeno a finire la frase, più che altro perché non ho nulla da dire, lo sposto e me ne torno in soggiorno dove sembrano aver deciso il film, ma io devo andare.

-Devo andare, ciao a tutti-

Ignoro Mattia che mi sta guardando, prendo lo zaino e esco quasi di corsa.

Una volta fuori mi arriva un messaggio:

Reazione di merda.

È sicuramente Federico, che si fotta, lui, Mattia e tutti i ragazzi.

Adolescenti allo sbaraglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora