I'm sorry.

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"La testa la si deve perdere in due, altrimenti è un'esecuzione."

- Charles Bukowski

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Ci pensai, a lui, in quei giorni, quello spiritato di Michael Clifford. Dio, quanto mi mancava. Eppure continuavo a vivere la mia 'normale' vita al campus: andavo alle lezioni al mattino, studiavo il pomeriggio, ogni tanto me ne andavo in giro con Calum ed Ashton, talvolta me ne andavo in camera da Jennifer per sfogarmi, altre volte ancora me ne stavo in caffetteria con Luke, ma mai, e dico mai, avevo spiaccicato parola con Michael in quelle due settimane. Mi era arrivata voce da Calum che secondo Michael, la mia reazione era stata esagerata. A quel punto, me ne convinsi anch'io, o forse cercai di farlo, perché non volevo rovinare anche quella piccola amicizia che si era creata. Ok, Michael poteva piacermi, stava piacendomi, ma lui non avrebbe dovuto saperlo.

《Jen lo sa che vi siete baciati, non posso avere un segreto con la mia fidanzata e tu non puoi averlo con la tua migliore amica, ci siamo?》
《Cal, infatti io le ho confessato tutto qualche giorno fa..》risposi, e subito dopo scoppiai a ridere per la sua espressione perplessa.
《Va bene cosa hai intenzione di fare, con Michael intendo.》
Ci pensai un pò su, mi presi del tempo fin quando non arrivammo in caffetteria.
《Non lo so, so solo che se continuo così, Michael intuisce che ho un interesse verso di lui in quel senso, cioè nel senso che mi piace, cioè hai capito no?》
Calum ridacchiò,《Sì, sei un'incasinata del cazzo ma ti ho capito, e credo tu abbia ragione.》
《Dimmi tu cosa devo fare, ho bisogno di aiuto.》sembrai così disperata. Fu una richiesta di aiuto davvero difficile da far uscire dalle mie labbra. Io non chiedevo aiuto, non amavo farlo. Ma quella volta davvero non sapevo come tentare di risolvere la questione.
《Ascolta,》si prese una pausa per trovare un posto più discreto《molto probabilmente Michael verrà da sè a parlarti, ma tu non farne parola, m'ammazza se sa che sto fottutamente riportando ogni suo pensiero sulla questione, intesi?》
Annuii, ma avrei voluto ridere, a crepapelle.
Era una situazione così di merda, non riuscivo a pensare altro. Continuava a rimbombare nella mia testa quel "non posso farci niente se, invece delle tue, ci ho visto le sue di labbra".

Non ce la faccio, continuavo a ripetermi.

《Si sistemerà tutto, vedrai.》
Annuii, cercai di credere in quelle parole. Perché senza Michael tra i piedi mi sentivo come un pezzo di cuore mancante, mi sentivo strana, meno contaminata. Ed era quello il punto, perché io mi sentivo ormai contaminata da Michael, e non me la sapevo spiegare questa cosa, mi chiedevo perché ed una risposta non me la sapevo dare. Era così sbagliato, il fatto di sentirmi attratta da lui. C'avevo un conflitto interiore abnorme, non sapevo neanch'io se volevo o meno, non sapevo se era una cotta del momento o se mi avesse marchiata per davvero.

Comunque lo vidi arrivare in caffetteria dopo un pò, e lo vedevo così malandato, con delle occhiaie da paura, lo scazzo negli occhi.《Che c'ha?》mi permisi di chiedere a Calum.
《L'ho incontrato prima, quando sono finite le lezioni, e mi ha detto che stanotte l'ha sognata, che se la sente addosso sempre e che è come un diavolo che non se ne va via.》mi rispose a bassa voce. E non appena ci vide, sorrise a Calum e subito dopo ci guardammo fisso negli occhi. Avevo uno sguardo feroce, mi dicevo Non gliela perdono, cazzo, anche se secondo il suo punto di vista non c'era nulla da perdonare. Perché lui non sapeva. Non sapeva quanto mi avesse avvelenato e poi mi avesse addolcito nel momento dopo. Non lo sapeva delle notti passate a pensarlo, delle chiacchierate a il western che ricordavo una per una, di quel bacio maledetto che non riuscivo a togliermi dalla testa.
E poi《Oh, ma ti svegli?》
Distolsi lo sguardo, lo stesso fece Michael, e da lontano lo vidi avvicinarsi al bancone, dove c'era Luke che aveva assistito a quella serie di bestemmie che ci tirammo in silenzio, perché in quello sguardo non c'era altro che quello.
Allora《Calum, scusa, si sono sveglia.》dissi, tentando di riprendermi dal mio stato di trance.
《Ma Luke non te le fa, delle domande, per sapere che succede tra te e quell'altro stronzo di Michael?》
Scossi la testa,《Non lo fa, e va anche meglio così.》

Tra i libri di psicologia. || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora