《 Capitolo 8 》

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Ormai sono passate due settimane ed è quasi un mese che sono qui.
Il compito con Michael è andato benissimo abbiamo preso il massimo dei voti e tra di noi non c'è stato nient'altro che abbracci. Non ci siamo più baciati da quella sera.
Per festeggiare siamo andati in giro per locali a tirarcela. È stata una delle serate più belle della mia vita.
Con le ragazze, siamo sempre al solito, cioè che ci evitiamo.
Io e Luke invece siamo diventati come fratelli e lo adoro. Mich non sa ancora dove abito anche se è stato difficile trovare sempre scuse e stare ore rinchiusa in camera perchè veniva a trovare il suo migliore amico.

Ovviamente non riesco ancora a dormire normalmente ma qualche ora di sonno riesco a farla a sera e il mio caro segreto è ancora tale.
Mi manca così dannatamente tanto quella donna..

Oggi io, Luke e Mike saltiamo scuola.
È l'anniversario della morte di Jackson, il fratello minore di Michael e siccome non vuole andare da solo al cimitero lo accompagnamo per poi stare tutti insieme, non vogliamo lasciarlo da solo per non fargli pesare la giornata.

Mi sveglio e prendendo coraggio mi alzo. Ho un pensiero fisso, l'anniversario, che mi rende ancora più vuota del solito.
Mi lavo, mi vesto mettendomi i miei amati leggins neri e un magliocino blu chiaro, visto che fino a stanotte ha piovuto e diluviato.
Prendo la giacca e mi direggo in cucina. Trovo Luke intento a preparare la colazione.
Lo adoro anche per questo. Ogni mattina si alza e prepara due tazzione di caffè. Una per lui e una per me.

Suona il campanello, corro ad aprire convinta che fosse il postino e invece mi ritrovo un Michael.
-Ehii come mai già qui?- mi chiede lui mentre lo abbraccio.
Sbuca Luke e trova subito una scusa pronta.
-Volevamo farti una sorpresa Michey!- dice mentre si abbracciano anche loro.
-Che onore!- dice mentre entriamo e chiude la porta dietro di noi.
Per fortuna che avevamo già finito di prendere il caffè se no ci avrebbe fatto ulteriori domande.
Ci buttiamo tutti nel divano a fissare una televisione spenta. Come oggi noi. Spenti.

-Come stai?- chiediamo contemporaneamente io e Luke.
-Una merda ma mi passerà.- improvvisa un sorriso e accende la tv per anientare il selenzio che lo avrebbe fatto pensare.
Mi metto ancora più vicina a lui e avvolgo il suo busto con le mie braccia e allunga il suo braccio dietro al mio collo avvicinandomi ancora di più, mentre Luke va in cucina e ritorna con una tazzina sempre di caffè per il suo amico ancora assonato.
Non ci stacciamo finchè arriva il momento di alzarci e andare in quel luogo dove uno spera di non andarci mai per i propri cari.
Saliamo nella macchina di Luke e prima di partire Michael gli raccomanda di andare piano.
Arriviamo, ci prendiamo coraggio ed entriamo tenendoci tutti e tre per mano.
Attraversiamo le diverse aree del cimitero, ci infiliamo in una stradina e arriviamo davanti un una piccola tompa con dei fiori appassiti.

Jackson Clifford.
Guardo la foto ed è identico a Michael solo che ha delle lentiggini sul viso. Era un bambino bellissimo, dolce e fortunato ad aver un fratello come lui. Ma il tipo che ho a fianco non la pensa come me.
Luke prende i fiori secchi e li butta nel cestino a qualche metro di distanza mentre io passo il mazzo di fiori che ho in mano a Mich che si inginocchia e lo infila nell'apposito vaso.
Rimane li con le ginocchie al suolo a fissare la foto, che prima osservavo.

Mi abbasso anchio e mi avvicino all'orecchio del ragazzo con il cespuglio verde come capelli.
-Tutto bene?-
Acconsente.
Mi ritiro su e mi avvicino al biondo.
-Fa qualcosa.. non sopporto vederlo cosi!- dico sempre sussurrando ma neanche il tempo di pensare che Michael si alza con gli occhi lucidi.
-Ragazzi andiamocene da questo posto.-
Ci avviciniamo a lui e ritorniamo in auto. Luke da subito gas e ce ne andiamo.
Michael è sempre assolto nei suoi pensieri guardando fuori.

Everyday is a cactus day × mgc [IN SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora