Capitolo 9

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Apro gli occhi allo suonare della sveglia che segna le 9:30. Bene hai 2 ore per prepararti...credi che ti possano bastare? Credo di si se mi alzo e non mi riaddormento tra le calde coperte del mio adorato letto. Mi alzo e spengo la sveglia che ha continuato a suonare ininterrottamente. Mi alzo e mi avvicino alla scrivania dove si trova il cellulare che ,ovviamente, non ho messo in carica ieri sera. Prendo il cavetto del cellulare e lo metto in carica sulla scrivania. Dopo aver inserito un CD con varie canzoni mi infilo sotto la doccia calda che mi scioglie i nervi tesi formati dall'agitazione. Dopo un abbondante quarto d'ora esco dal bagno con un asciugamano tra i capelli e il mio solito accappatoio legato con una piccola cintura colorata. E ancora una volta mi ritrovo a guardare il paesaggio innevato di Los Angeles perdendomi tra i fiocchi di neve che cadono leggeri dal cielo coperto dalle nuvole. Mentre la musica continua a riempie la stanza prendo un vestito dall'armadio. È rosso con degli animali bianchi sulla parte bassa della gonna(foto). Infilo dei collant leggermente scuri e un paio di decoltè neri. Arriccio i capelli alle punte e mi trucco con la matita nera,ombretto e lucidalabbra. Prendo il telefono e scendo al piano di sotto. Infilo le chiavi e il cellulare nel cappotto e ,dopo aver preso i regali e la torta, esco da casa e mi incammino verso casa di Harry. Sono davanti al cancelleto da 5 minuti con il dito appoggiato al campanello quando decido di suonare. Dopo qualche secondo il canceletto si apre con un suono metallico e lentamente mi avvicino alla porta d'ingresso. Una folata d'aria fredda mi fa stringere ancora di più nel mio cappotto. "Arrivo" e l'unica parola che sento dire prima che venga aperta la porta. Una donna sulla cinquantina d'anni mi apre la porta: indossa una gonna blu e una blusa bianca con una giacchetta dello stesso colore della gonna. "Bungiorno" saluto con un bel sorriso "Entra cara tu devi essere Charlotte: io sono Anne la mamma di Harry; mio figlio mi ha parlato molto di te" mi sorride "Si sono io...scusi se sono arrivata prima ma volevo dare una mano" cerco di scusarmi "Tranquilla siamo già tutti pronti" Sento qualcuno alle mie spalle che scende le scale. Mi giro e vengo accecata dal sorriso di Harry che mi viene in contro. Ha un paio di shinny neri e una camicia bianca con i primi bottoni aperti che fanno intravedere qualche tatuaggio"Hey" lo saluto "Ciao" mi sorride "aspetta ti faccio conoscere mia sorella" mi dice mentre risale le scale. "Charlotte dammi pure il cappotto così lo appendo" mi dice. "Questa dove la posso mettere?" chiedo riferendomi alla torta "Ha un'aria deliziosa" dice prendendola nelle mani "la metto in cucina". Mi tolgo il cappotto e lo appendo all'attaccapanni. "Charlotte" mi sento chiamare così mi giro. Vedo Harry con una bambina con gli occhi verdi smeraldo come il fratello e i capelli biondi lunghi raccolte in una treccia.
Flashback
...lei, al contrario di me, ha gli occhi marroni tendenti al verde come quelli di mio papà e i capelli biondi di mia mamma...
Fine flashback
"Hey Charlotte ci sei?" mi chiede Harry appoggiando la sua mano sulla mia spalla. Una lunga striscia di brividi si propaga da quel punto in tutto il corpo. Mi sveglio dal mia strato di trans e rispondo ad Harry "Si scusa mi ero incantata" sorrido timidamente. "Lei é Gemma" mi dice indicando sua sorella. Mi chino sulle ginocchia e la guardo meglio. É dietro le gambe di suo fratello e la testolina bionda sporge da dietro le ginocchia. "ma che bella principessa abbiamo qui" le dico e le si illuminano gli occhi. Si avvicina e mi porge la sua piccola manina "Io sono Gemma" mi dice timida "e io sono Charlotte ma mi puoi chiamare Lottie" le dico stringendole la mano. "Babbo Natale mi ha dato questo. Era indirizzato a una certa Gemma però non sapevo chi fosse così oggi lo portato con me per sicurezza perché ho pensato 'magari Harry ha una sorella'" le dico le si illuminano gli occhi un'altra volta quando le porgo il pacchettino. Mi rialzo e la guardo mentre si dirige verso il divano e inizia a scaricarlo. "Charlotte non dovevi prenderle un regalo...ne ha ricevuti tantissimi stamattina, non dovevi disturbarti" mi dice Harry "Tranquillo é stato un piacere...é una bambina bellissima" lo rassicuro. Veniamo interrotti da un uomo anche lui sulla cinquantina d'anni vestito elegantemente "papà lei é Charlotte, Charlotte lui è mio padre" ci presenta Harry "Buon giorno signore" saluto cordialmente l'uomo davanti a me. "Tranquilla cara chiamami Des" mi dice mentre mi bacia le guancie e io arrossisco a quel gesto. Benino interrotti da Gemma che corre incontro a suo padre "Papi, papi guarda cosa mi ha portato Babbo" urla Gemma mentre saltella felice "ma che bella questa bambola" dice il papà alla figlia soriddendole. Che bella famiglia. Anche io una volta ne avevo una penso tristemente guardando quella dolce scena. Gemma mi ricorda così tanto mia sorella. Piccola e chiacchierona proprio come lei. Sorrido tristemente mentre guardo Gemma che si allontana verso la cucina per fare vedere il regalo a sua madre, credo. "Tutto apposto?" mi chiede Harry "Certo.Siete una bellissima famiglia complimenti" dico a Des che ricambia con un sorriso. Mentre ci dirigiamo verso la cucina mi ricordo che devo dare anche il regalo ad Harry e ai suoi. Prendo i due pacchetti dal sacchetto e uno lo porgo ad Anne "Questo é un piccolo pensiero per te e tuo marito" lei lo guarda e poi sposta i suoi occhi su di me "cara non dovevi disturbarti...noi ti ospitiamo volentieri. Sei una brava ragazza e i tuoi genitori secondo me sono delle persone stupende" sorrido e ricambio l'abbraccio. I tuoi genitori. I miei genitori; chissà dove sono adesso? Che cosa fanno? Saranno ritornati a prendere mia sorella all'orfanotrofio? Mia sorella. Chissà dov'è?Mentre aprono il pacchetto io mi avvicino ad Harry e gli sussurro all'orecchio "il tuo te lo dopo" "non dovei" mi sussurra a sua volta. Non c'è un motivo preciso del perché glielo voglio dare dopo, ma voglio essere sola con lui.Vengo distratta da Gemma che mi tira il vestito. Mi abbasso e vengo avvolta da un suo abbraccio. "grazie Lottie"mi dice "prego...ti piace? "le chiedo guardandola negli occhi "tantissimo" mi sorride "Guarda c'è anche il tuo nome sui vestitini della bambola" le dico indicando la parte alta del vestito dove c'è il suo nome ricamato con filo. Sorride e mi abbraccia di nuovo. Mi alzo e vedo Des che mi viene incontro "Grazie Charlotte è un soprammobile davvero bello: noi ne facciamo la collezione." Mi sorride. Ci spostiamo in salotto e parliamo mentre aspettiamo i parenti di Harry. Dopo una mezz'ora veniamo interrotti dal cellulare che suona. "Scusate" dico mentre mi alzo. Anne mi indica il piano di sopra e io ringrazio con un sorriso mentre rispondo. "Pronto?" Chiedo mentre salgo le scale. "Buon Natale Charlotte" riconoscerei le voci dei miei genitori ovunque. "Auguri anche a voi" rispondo sorridendo leggermente anche se non mi possono vedere. Parliamo per 10 minuti mentre io continuo a girovagare per il corridoio. Quando finisco di parlare mi accorgo di essere entrata in una stanza. Ha le pareti azzurre chiaro con un letto a baldacchino di lato. Una grande finestra riempie la parete davanti a me. Il mobile è posizionato sulla mia destra difronte al letto. Ci sono delle mensole con tutte le bambole ordinatamente posizionate sopra e sotto di loro ci sono dei fogliettini appiccicate con lo schock. Su di essi ci sono scritti dei nomi. Mentre mi avvicino sento la porta cigolare così mi giro di scatto e vedo una testa riccioluta comparire da dietro la porta della cameretta di Gemma. "Scusa se ti interrompo mentre curiosi in casa mia ma sono arrivati i miei parenti" mi dice mentre si appoggia allo stipite della porta. "Scusa" arrosisco "ho il vizio di girovagare quando parlo al telefono io non avevo intenzione di..." Non mi fa finire che si mette a ridere. "Fa ridere?" Chiedo alzando un sopracciglio. "Chiamami quando hai finito di ridere" dico. Prendo il telefono e rispondo ai messaggi dei miei amici. "Sei bellissima con quel vestito" alzo di scatto la testa e punto i miei occhi nei suoi verde smeraldo.

Pov's Harry

"Sei bellissima con quel vestito" era da un po' che la osservavo ed é stupenda in quel vestito che le fascia perfettamente le sue curve. Alza la testa di scatto e punta i suoi occhi azzurri nei miei verdi. In una frazione di secondo arrossisce visibilmente.Mi avvicino a lei lentamente "sei ancora arrabbiata con me per prima?" le chiedo "Ma va non me la sono mica presa" mi dice dandomi un pugnetto sul torace. Io mi fingo dolorante cadendo sul letto di mia sorella. Lei inizia a ridere. "Dai andiamo sotto che se non ci danno per dispersi" le dico "okay capo" mima il saluto del soldato e io scoppio a ridere seguita da lei. Sarà una giornata fantastica.

Life in a photo ~Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora