Capitolo 14

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Dopo cinque giornate intere passate sul divano e ascoltando musica in camera mia, finalmente arriva il fatidico giorno, il trentun dicembre. Mi alzo svegliata dal rumore di una pentola che cade sul pavimento. Mi strofino gli occhi e sbuffo mentre li apro. I pochi raggi del sole, che attraversano la finestra, colpiscono il mio viso e io di conseguenza metto la testa sotto il cuscino. Sto quasi per riaddormentarmi quando delle voci mi fanno spalancare gli occhi.
"Buongiorno Kate" esclamano in coro Niall e Louis
"Buongiorno Louis" " Ciao Niall"
"Stiamo cercando Charlotte"
"Quella dormigliona dorme ancora" grazie mamma per il bel complimento.
"Allora andiamo a svegliarla"
Con la loro estrema delicatezza salgono le scale e spalancano la porta. Mi lamento con strani versi e metto il piumone sopra la mia testa in modo che la mia visuale si oscuri ancora si più.
"Louis apri un po' sta finestra che c'è aria viziata qua dentro" comanda Niall. Essendo il piumone corto e le mie gambe lunghe, i miei piedi vanno a contatto con l'aria fredda che proviene dall'esterno. Il silenzio avvolge la stanza per qualche minuto. I respiri dei ragazzi si fanno sempre più vicini; allora strigo forte le coperte. Quattro mani avvolgono le coperte e le tirano via dal letto a causa della scarsa presa delle mani appena sveglia. "Nooooooo!! Ridatemi le coperte" gli urlo contro.
"No no signorina, alzati immediatamente! Dobbiamo andare a fare la spesa per capodanno ricordi?!" Questa volta è Louis a parlare. Io prendo il cuscino e lo posizione sule gambe per coprirle dal freddo. Mi tolgono via anche quello. "Siete delle persone perfide" dico alzandomi dal letto sconfitta. "Andate fuori che mi devo cambiare" gli ordino con voce autoritaria. "Okey" dicono in coro.
Escono dalla stanza chiudendo la porta. Prendo i cuscini e li posiziono di nuovo sul letto; prendo le coperte e dopo essermi sdraiata di nuovo nel letto, le stendo sopra il mio corpo infreddolito. Quando vedono che ci metto troppo a vestirmi entrano in camera. "Sei una causa persa" mi dice Louis e io sorriso compiaciuta nella loro direzione. "Bene allora ti ci portiamo in bagno con la forza" dicono mentre si avvicinano al letto e tolgono le coperte di nuovo dal mio corpo. "Nooo!!" Mi lamento di nuovo sbuffando.
Due braccia forti mi tirano su dal letto e la mia pancia si appoggia sulla spalla di Niall. "Hey mica sono un sacco di patate!" Esclamo mentre agito gambe e braccia a caso. "Come peso direi che ci siamo" mi prende in giro Niall.
"Vai a cagare Horan"
I miei capelli coprono la mia visuale capovolta e non migliorano la situazione. Quando, finalmente, i miei piedi toccano di nuovo terra, sbadiglio e mi stiracchio le ossa. "Siete delle persone perfide" ripeto sbadigliando.
"L'hai già detto" dice Louis che intanto ha raggiunto Niall e ha posato un braccio sulla spalla del biondo.
"L'hai già detto" dico imitando la sua voce mentre mi giro ed entro in bagno. Li sento ridere al di là della porta del bagno.
Mi lavo la faccia e i denti e pettino i miei capelli castani. Ritorno in camera e trovo i miei vestiti sul letto con un bigliettino di fianco.
Ti aspettiamo in macchina.
Riporto lo sguardo sui vestiti e sospiro.
Beh, almeno hanno buon gusto.
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"Allora prendi cinque pacchi di patatine classiche e tre di quelle al formaggio"
Io ed Harry ci giriamo verso Lou.
"Sei serio?" Gli chiedo con un sopracciglio alzato.
"Serissimo" controbatte lui con aria di sfida.
"Guarda che non dobbiamo dare da mangiare ad un esercito" gli fa notare gentilmente Harry che sorride alla faccia di Louis. Io sarei stata più cattiva penso tra me e me. Harry è così buono e gentile con tutti: è il suo carattere. Ormai ho imparato a conoscerlo e mi piace così. Gli rivolgo un sorriso e lo accompagno a prendere le patatine.
"Ormai ci sono abituata. Fa così tutti gli anni. Quintali di patatine e porcherie di vario genere :birre, coca cole e chi più ne ha, più ne metta "
Sì mette a ridere e io mi unisco a lui attirata dalla sua risata sincera e solare. "Sarà una lunga giornata" mi fa notare mentre mi avvolge le spalle con il suo braccio.
"Giá" concordo con lui.
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Dopo 3 estenuanti ore al supermercato del centro commerciale ci dirigiamo, verso l'uscita. Dopo esserci liberati delle borse, rientriamo nel caotico edificio e ci avviamo verso un piccolo ristorante che avevamo avvistato prima. Niall mi avvolge le spalle con un suo braccio e mi attira a se. Mi è sempre piaciuto il suo lato affettuoso: ogni tanto mi abbraccia o mi bacia sulla guancia anche se non c'è ne motivo. Gli sorrido e gli stampo un bacio sulla guancia. Entriamo tutti e tre e ci sediamo in un tavolo un po' isolato.
Il pranzo passa tra io che mi lamento di quanto siano noiosi i ragazzi e i loro commenti sullo sport.
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"Amber il rossetto! " urlo dal bagno di camera mia. "eh arrivo!" Urla lei di rimando. Finalmente vedo i suoi capelli biondi spuntare dalla porta del bagno e con le sue mani sottili mi passa il rossetto rosso fuoco.
"Non metterci troppo. Ti aspettiamo sotto" dice facendomi l'occhiolino. Esce dalla porta mentre io applico, sulle mie labbra rosee, un sottile strato di rossetto. Soddisfatta del mio risultato esco dal bagno dopo un paio di secondi e prendo la borsa. Scendo dalle scale e raggiungo le mie amiche sul comodo divano di casa mia. Cinque minuti dopo il campanello suona e ci dirigiamo insieme verso la porta di casa. Ad aspettarci ci sono un Niall sorridente con le gote rosse e uno smagliante sorriso con, purtroppo, un apparecchio fisso trasparente. Di fianco a lui c'è un Louis con un sorriso timido sulle labbra carnose. "Ragazze" dicono facendo un inchino ai lati della porta perpermetterci di passare. Mentre le mie due compari li guardano con occhi a cuoricini, io alzo gli occhi al cielo. "Che galanteria" commento con una punta di ironia. Ovviamente non mi hanno sentito perché troppo presi a mangiare con gli occhi Amber e Norah.
Finalmente riusciamo a salire in macchina e a partire verso il locale affittato dalla mia classe per la festa di capodanno. Arrivati a destinazione, parcheggiamo l'auto abbastanza vicino all'entrata e scendiamo dalla vettura. Il mix di alcool e fumo mi solletica il naso quando apro la porta di vetro del pub e di conseguenza lo arriccio disgustata. Norah mi tocca la spalla e mi fa una faccia disgustata mentre indica il bancone del locale. La scena che ho davanti mi fa alzare gli occhi al cielo inorridita.
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Scusate per l'immenso ritardo ma ho avuto degli impegni e non ho potuto scrivere.
Gli aggiornamenti li riprenderò poi a settembre ma nei mesi estivi scriverò per poi pubblicare tutto con l'inizio della scuola.
Lasciate una stellina★
Buona lettura!
Baci fra.

Life in a photo ~Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora