capitolo 7

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Siria, Palmyra.

Sorvolando il sito archeologico.

L'elicottero fece due giri di perlustrazione sopra al sito archeologico, una leggera variazione della temperatura esterna creò un vuoto che fece sobbalzare i passeggeri, Kevin a fatica, trattenne un conato di vomito, odiava volare, soprattutto su qui maledetti ammassi di ferraglia con le pale. Era riuscito a trattenere la nausea per tutto il viaggio, ma sentiva che se fosse rimasto ancora un minuto là sopra, probabilmente a qualcuno sarebbe toccato pulire il pavimento. Il frastuono delle eliche che fendevano l'aria era assordante, la squadra di militari riusciva a malapena a udire ciò che il colonnello Donald stesse dicendo.

<<tra breve atterreremo sul sito...l'obbiettivo è proteggere il punto "sensibile", appena metterete piede a terra, il vostro compito sarà di costruire un avamposto, renderlo "sicuro" e salvaguardare l'incolumità del sito...>> gli occhi del colonnello Donald ardevano con il fuoco di chi ha combattuto per tutta la vita, il suo volto, leggermente scavato, era solcato dai segni della morte. Guardava i suoi uomini con gli occhi serrati, si, li scrutava, uno ad uno, infondeva in loro timore e questo lo faceva sentire più forte. << Grauw, Den e Kevin, voi ispezionerete la zona, qualsiasi cosa dovesse oltrepassare la zona X, avvertite immediatamente, Brown, Maicol, Jin e Laster voi monterete le tende mentre Dred e Mcgoil voi installerete il sistema radio...sono stato chiaro!>> Donald chiuse le mani dietro la schiena, e gonfiò il petto, spiccando il suo metro e novantadue di statura.

<<Si SIGNORE!>> risposero in coro.

<<ora preparatevi, stiamo atterrando.>> guardò fuori dal finestrino, provò a emulare un sorriso, ma il massimo che riuscì a fare fu una smorfia disumana.

Un ragazzo all'ultimo posto si stava preparando all'atterraggio, strinse le stringhe degli stivali, chiuse la cintura e sistemò le ultime cose dello zaino.

Kevin aveva solo 19 anni, era la sua prima missione, aveva vissuto fino all'anno precedente in Irlanda, terra dove era nato. i suoi alti voti a scuola e le sue pluripremiate doti sportive, attirarono l'attenzione della Lumex, una multinazionale che operava in diversi campi, uno di questi la sicurezza, praticamente garantivano assistenza militare a privati, fornendo il supporto di uomini altamente preparati e addestrati ad ogni genere di situazione. Per questo mandava osservatori in giro per il mondo alla ricerca dei migliori atleti. Un anno di esercitazioni estenuanti, dove venivano spinti al limite. Kevin non sapeva se fosse pronto o no, sinceramente più volte aveva ripensato di tornare in Irlanda, trovare un lavoro meno faticoso, magari un bar, e se era fortunato trovarsi una ragazza. Ma ormai era tardi per pensarci, era già lì...nella terra dimenticata da Dio.

Sentì l'elicottero che bruscamente affondò il carrello nella terra, il rombo dei motori diminuì, e finalmente quella sensazione di vomito svanì.

Kevin prese il suo zaino, sembrava che si fosse caricato un uomo sulla schiena da quanto pesasse. Aspettò che fossero scesi tutti, poi arrivò il suo turno, "forza Kevin" pensò, poi saltò giù.







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