Il ragazzo annuì. Si alzò andando verso il frigo e prese due birre, poi tornò a sedersi porgendone una a Min. Lei la accettò e lo ringraziò con un piccolo inchino del capo. "Innanzitutto non sono nato qui a Seoul, ma a Daegu, ho vissuto lì fino all'età di 19 anni poi me ne sono andato anch'io di casa, proprio come hai fatto tu. Ai miei genitori non è mai importato nulla di me visto che sono stato un'incidente come spesso mi ripetevano, quindi non credo si siano mai neanche sforzati di cercarmi, magari non si sono neanche accorti della mia assenza ancora oggi e pensano solo sia morto da qualche parte, sarà stata una liberazione per loro" Ridacchiò leggermente, sembrava quasi divertito da quello che aveva detto. "Ero venuto a Seoul con l'idea di ricominciare: trovare un buon lavoro, un'appartamento, iniziare l'università con i soldi che avrei guadagnato magari, trovare una ragazza... e invece sono finito qui" La guardò prendendo un sorso di birra. "Perché hai deciso di fare questo lavoro?" "In un certo senso non l'ho deciso io, è capitato che vedessi troppo e per salvarmi la pelle mi sono unito a questa associazione. Appena ho saputo che anche Namjoon, mio caro amico, ne faceva parte da tempo mi sono ancora più convinto che fosse la scelta giusta per me. Non che ne avessi molte altre." Sorrise. "Comunque la mia situazione stava già peggiorando dopo pochi mesi che ero qui in città: ero stato licenziato e sbattuto fuori dall'appartamento perché non avevo i soldi per pagare l'affitto, non avevo quindi nemmeno mai iniziato l'università e non parliamo della mia vita sentimentale..." Sorrise e scosse piano la testa. "Non ho idea di cosa sia l'amore e non penso che lo saprò mai, non riesco ad innamorarmi, solo ad usare, sono fatto così, nessuna ragazza è mai riuscita a prendermi abbastanza da avere paura di perderla, da far sì che mi definissi innamorato o da farmi pensare che non la stessi soltanto usando, non sono mai stato un bravo ragazzo" Min annuì. "Cosa volevi studiare?" "Medicina, mi ha sempre ispirato" Sorrise. "Ma, guardami, mi ci vedi come dottore?" Scoppiò a ridere prima ancora di sentire la risposta. "Sinceramente no" Min sorrise leggermente scuotendo piano la testa. "Oddio! È un sorriso quello? Hai sorriso!" Iniziò a ridere di più, sembrava un bambino felice. Min trovò la sua reazione strana, ma anche tenera. Non sembrava proprio una cattiva persona. Era spaventoso pensare che quel ragazzo all'apparenza così buono, potesse essere possibilmente letale per chiunque, con in mano una qualsiasi arma e che potesse mettere su uno sguardo così serio e minaccioso come quello che aveva riservato a quei tipi la sera che l'aveva salvata. Ma a lei comunque non faceva paura, anzi, quella consapevolezza la faceva sentire al sicuro. Lui era davvero buono con lei, lo era stato fin dall'inizio ed era sicura che non le avrebbe mai fatto del male. "Niente donne e niente bambini" pensò tra sé e sé. Con lui poteva stare tranquilla. Yoongi finì la sua birra poi si alzò per andare a buttare le lattine vuote. "Ora ceniamo e poi a letto che domani ci assegneranno il nostro primo lavoro insieme, mia piccola allieva" Sorrise contento e andò in cucina iniziando a preparare qualcosa. Min lo affiancò e, in silenzio, prepararono la cena insieme.
•spazio autrice•
annyeong~ anche oggi riesco ad aggiornare, ecco la seconda parte del quinto capitolo! scusate se è un po' corto, spero non lo abbiate trovato noioso insieme al precedente visto che non succede molto. fatemi sapere cosa ne pensate come al solito in un commento e lasciate una stellina e se avete domande o dubbi chiedete pure~ ❤ oh, dimenticavo... vi interesserebbe se facessi delle schede dei personaggi, per farvi sapere di più su di loro? fatemi sapere e lasciatemi magari una lista delle info che potrei inserire~
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THORNS
FanfictionDopo aver denunciato la madre, colpevole dell'omicidio del marito, alla polizia, Min abbandona la sua casa e la sua vecchia vita, lasciando nessuna traccia della sua presenza. Un anno dopo, la troviamo a vivere in un appartamento di Seoul, insieme a...