"Ora abbiamo compagnia" disse il ragazzo guardando fisso dietro di lei, con un leggero sorriso sulle labbra. Min si girò e vide Yoongi fermo in piedi che li fissava. "Ci hai pure seguiti? Ti fidi così poco di me, hyung?" "Esatto, avevo paura che l'avresti lasciata morire come hai fatto con quel poveraccio di Cheolyong" Il più piccolo sorrise. "Min Yoongi che ha paura..." Le sue labbra si incurvarono ancora di più verso l'alto, sembrava parecchio divertito. "Min Yoongi che si preoccupa per qualcuno che non sia sé stesso" Scosse la testa ridendo leggermente. "Sembra una barzelletta, aah, è così divertente hyung~" Il biondo gli lanciò uno sguardo palesemente infastidito. Aveva ragione in parte, non era solito preoccuparsi per le altre persone, ma non era neanche il bastardo per cui lo stava facendo passare quel bambino irritante. A lui importava di Min, era diversa dalle altre ragazze, dalle solite stupide che si scopava. Con Min non voleva solo scopare. Era interessato a lei, voleva proprio conoscerla meglio e perderla per colpa di quell'idiota non stava certo nei suoi piani. E non era nei suoi piani neanche lasciare che lui gliela portasse via. Si avvicinò a lei, che se ne stava in silenzio seduta dove era quando era arrivato e le prese un braccio con la sua solita poca delicatezza, facendola alzare bruscamente e ottenendo così un piccolo verso di dolore da parte di lei. "Yah, mi fai male" "Scusami" disse lui lasciandola subito. Jungkook sorrise nuovamente. "Un'altra novità, Min Yoongi che si scusa" "Sta zitto, stupido ragazzino!" sbottò il più grande guardandolo male. "Andiamo" disse poi a Min prendendola per mano, questa volta delicatamente. "E Kook? È ferito" "Non me ne frega un cazzo se quello è ferito, doveva stare più attento" Min gli lasciò la mano con uno strattone per poi voltarsi e tornare dal ragazzo ferito, aiutandolo ad alzarsi. "Parli tanto male di lui, Yoongi, ma anche tu da quanto stai dimostrando ora lasceresti morire un tuo compagno" Kook si tirò su e sorrise a Min, dicendole che stava bene e che poteva camminare da solo, poi rivolse un sorriso compiaciuto al suo hyung, con uno sguardo che a quest'ultimo diede davvero molto fastidio. Guardava i due nervoso. Si erano messi d'accordo per farlo incazzare? Ma soprattutto perché lei si comportava così con quel ragazzino, come se le importasse qualcosa? Probabilmente non era così, ma tutto in quel momento glielo stava facendo pensare. Min iniziò a camminare, con l'altro ragazzo al suo fianco e presto lo superarono lasciandolo indietro. "Andiamo, ha bisogno di un dottore" "Come ho già detto poteva stare più attento" ribadì lui, raggiungendoli. Stava per superarli quando qualcosa lo fece inciampare. "Merda!" Kook sorrise divertito. A quanto pare il biondo era troppo distratto dal suo cattivo umore per notare le varie cose buttate lì a terra, abbandonate in quel capannone da chissà quanto tempo. Min si girò a guardare cos'era successo. Yoongi si guardò il ginocchio. Stava sanguinando dopo aver sbattuto sopra a un qualcosa di indefinito lì vicino e sicuramente gli sarebbe venuto anche un livido. "Dovresti farlo anche tu, hyung, sai... stare più attento" disse Jungkook ridendo leggermente per poi ricominciare a camminare affiancando la ragazza. Lei sbuffò. "Alzati e muoviamoci" disse uscendo poi fuori controllando che non ci fosse nessuno di quegli individui in giro. Yoongi si alzò e li raggiunse. "Non c'è nessuno. Li ho fatti fuori." disse serio, conducendoli fino alla macchina nera su cui poi salirono. Questa li condusse alla sede dove raccontarono al presidente di cos'era successo e Jungkook ricevette le adeguate cure da parte di Jin, che aveva studiato medicina e quindi faceva sempre da medico quando qualcuno tornava ferito. Min tornò a casa con Yoongi, che era piuttosto silenzioso. Aprì la porta di casa e buttò la giacca di pelle nera sul divano poi andò in camera a cambiarsi. Tornò qualche minuto dopo con solo dei pantaloni di una tuta addosso e guardò Min serio. "Non vai a cambiarti?" le disse, con tono di voce calmo. La ragazza annuì e andò in camera a prendere qualcosa di più comodo da mettersi. Yoongi aveva mandato una sua amica a comprare dei vestiti per Min, che ora erano perfettamente piegati nei cassetti di un piccolo mobile tutto per lei. Ne aprì uno e subito vi trovò una camicia da notte bianca corta. Si spogliò e andò in bagno a lavarsi, poi dopo la doccia la indossò mettendo sopra un cardigan rosa pastello, lungo quanto il vestitino. Quando finì uscì dal bagno e tornò in salotto, trovando il biondo fissare un punto indefinito davanti a lui con uno sguardo cupo, una sigaretta tra le labbra e una bottiglia di soju in mano. Sguardo che cambiò quando la vide, addolcendosi. Le sorrise leggermente e si leccò piano le labbra rosee. "Vieni qui" Min lo raggiunse e questo la fece sedere sulle sue gambe. "Sembri una bambina vestita così, un angioletto, eppure con quelle piccole manine hai tolto la vita a una persona questa sera" "A più di una" disse lei, riferendosi alla sparatoria quando erano stati circondati. Yoongi annuì, sorridendo. "Allora... com'è stato?" Min alzò le spalle. Non aveva provato nulla se non paura quando erano stati costretti a scappare, ma questo non glielo avrebbe detto. "Jungkook ti piace?" Cosa centrava? Min lo guardò leggermente confusa poi annuì. "È interessante... non è così male come mi hai fatto credere" "Tu sei mia, lo sai questo, vero?" "Tua?" Yoongi annuì guardandola negli occhi e spostandole una ciocca di capelli dietro all'orecchio poi si avvicinò al suo viso, intenzionato a baciarla. Ma le cose non andarono come pensava sarebbero andate lui. Infatti Min lo sorprese, si spostò e gli lasciò un piccolo bacio sulla guancia per poi avvicinare le labbra al suo orecchio. "Io non sono tua, Yoongi" gli disse piano. Lui rimase immobile, quasi come se quel semplice bacio fosse un colpo che l'avesse intontito. Rimase immobile anche quando lei si alzò dalle sue gambe. "Sono stanca, vado a dormire" e sparì dietro la porta della propria camera.
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THORNS
FanfictionDopo aver denunciato la madre, colpevole dell'omicidio del marito, alla polizia, Min abbandona la sua casa e la sua vecchia vita, lasciando nessuna traccia della sua presenza. Un anno dopo, la troviamo a vivere in un appartamento di Seoul, insieme a...