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È già passato un mese,la data del parto non fa altro che avvicinarsi.

Sono a scuola.
Quest' ora sembra non passare mai.
Finalmente però la campanella che segna la fine delle lezioni suonò.
Io con fatica mi alzai dalla sedia e mi recai verso la porta.Ma una mano mi fermò.
"Allora puttana tra quanto partorirai?"conoscevo bene quella voce.
Andrea.
"Cosa vuoi da me eh?Lasciami in pace,voglio andare a casa."
Con forza mi prese e mi fece scontrare contro il muro,iniziò a baciarmi con foga.
"Lasciami."urlai.
"È inutile che urli sono andati via tutti nessuno."

Mi bloccai quando la sua mano si infilò nei miei pantaloni.
Sentivo le sue dita vicine alla mia intimità.
Iniziai a piangere,a dimenarmi.
"Fa silenzio dai,ci divertiamo un po poi torni a casa."

ZAYN
Vidi per l'ennesima volta l'orologio della cucina che segnava le 15:47.
Era tardi.Laura tornava sempre verso le 14:25.

Decisi così di vestirmi e andare a vedere dove fosse.

Arrivai a scuola,e dalla fine del corridoio sentii delle urla.
Era lei.La mia Laura.
Entrai in quella stanza e la scena che vidi mi fece spaventare troppo.

Laura era a terra in intimo con un ragazzo sopra di lei.

"Che cazzo stai facendo eh?"
Dissi avvicinandomi al ragazzo.
"Mi stavo solo divertendo."
Gli sferrai un pugno in piena faccia,lo presi a calci.
"Non farti rivedere più."

Mi avvicinai a Laura.
Era terrorizzata stesa per terra,con il pancione scoperto.
"Amore mio." Andai lì e la baciai.
"Dimmi come stai?che ti ha fatto?"

Vedevo Laura piangere e basta,non rispondeva a nessuna delle mie domande.
La presi in braccio,la vestii e la riportai a casa.
///

Ormai fuori era buio.
Appena arrivati poggiai Laura sul divano.
La guardai negli occhi;Erano rossi per il pianto.

Lentamente mi avvicinai.
"Stai bene?"dissi accarezzandole la pancia.
Non ricevetti alcuna risposta solo singhiozzi.
"Perché capitano tutte a me?
Sono così sbagliata?Cosa ho che non va?."
"No amore mio non sei affatto sbagliata,sono gli altri che sono sbagliati,sbagliati per stare in questo mondo."risposi cercando dì tranquillizzarla.

///
Presi in braccio Laura e la portai nel bagno.
La spogliai lentamente e l' aiutai ad entrare nella vasca.
"Tranquilla amore io non ti farei mai del male,rilassati ti prego,stare così tanto agitati potrebbe fare male al bambino."

Con calma la lavai e la misi a letto.
Subito cadde tra le braccia di Morfeo.

IL GIORNO DOPO.
"Buongiorno Laura."
"Eii."sorrisi.Ma non era il suo sorriso vero,non era il sorriso della mia Laura,era un sorriso falso,pieno di preoccupazione.
"Andiamo a fare colazione forza"le dissi  nell'orecchio.

Laura
Appena mi alzai un forte dolore al basso ventre mi travolse.
"Ahh."urlai.

Zayn si girò verso di me e mi aiutò a sdraiarmi di nuovo.
"Che hai Laura?"
"Una fitta qui sotto."indicò il punto che le doleva.

Misi la mano in mezzo alle gambe e sentii un liquido.
"Zayn mi si sono rotte le acque." Urlai piangendo dalla paura.
"Sta calma adesso andiamo all'ospedale." Mi accarezzò i capelli.

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ALL'OSPEDALE.
"Bene signorina Laura è arrivato il momento del parto."

Mi portarono in sala parto.Ma appena entrai lì dentro mi misi a piangere.
"Signorina stia calma la prego." Disse il dottore in preda al panico.
"Voglio Zayn,voglio Zayn."urlai,cercando di trattenere le lacrime.

ZAYN.
Vidi il dottore uscire dalla dal parto.
"Lei è il signor Zayn?"mi domandò incertoZ
"Si sono io." Risposi
" bene la sua ragazza è disperata la vorrebbe in sala parto con lei."
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Entrato li vidi Laura sdraiata su quel lettino con le gambe aperte,pronta per spingere.
"Amore mio,sta calma."
"Zayn ho paura."
"Calma."risposi cercando di nascondere l'agitazione.

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"Bene signorina Laura è arrivato il momento di spingere.Ad ogni contrazione dia una spianta forte."

Vidi Laura annuire semplicemente.
Spingeva,piangeva,continuava a sudare,e mi guardava.
Le asciugai il sudore che aveva sul fronte.
Mi avvicinai al suo orecchio.
"Forza amore,dai che ce la stai facendo."

"Ahhhh."urlò lei.

Finché un nuovo pianto si fece spazio nella sala.
Il pianto di nostra figlia.
Laura mi guardò.
"Brava amore mio,sei stata bravissima."
Le baciai la fronte ancora sudata.

CREDEVO FOSSE AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora