Sentii dei passi veloci per terra, ma non riuscivo bene ad ascoltare perché i miei singhiozzi coprivano il rumore
"Che cazzo vuoi tu adesso?"
Le urla di Janine erano ferme nell'aria, la persona con cui parlava aveva appena corso
"Ora basta, non voglio più nessuno vicino"
Mi alzai e iniziai a camminare per la strada senza voltarmi indietro, arrivai a casa e mi buttai sul letto, cominciò a piovere e dopo un po' smisi di piagnucolare, decisi di prendere una boccata d'aria ma quando aprii la porta sulle scale sotto la pioggia c'era seduto Michael, richiusi subito la porta ma poi capii che avevo così tanta rabbia in corpo che uscii e mi misi davanti a lui.. sotto la pioggia..
"Perché sei qui?"
Alzò lo sguardo
"Non lo so..."
La sua espressione era persa, i suoi occhi erano piatti, come se non ci fosse contatto se non con la sua oscurità più profonda (che parolone)
"Avrei voluto ringraziarti per avermi aiutato ieri, ma mi è stranamente passata la voglia"
Parlai senza indugiare
"Olly.."
"Cosa credevi di fare?! Farmi odiare da tutta la classe ti ha fatto stare meglio?! E non chiamarmi Olly! Non sei mio amico, non sono amica di chi mi ha resa schiava per poi straziarmi cosí"
"Olivia.. Scusa.."
"Scusa un cazzo Michael! Le tue scuse non cambieranno niente!"
Iniziai a piangere
"Cosa ci fai ancora qui! Vattene!"
"Non voglio vederti pian.."
"Vattene ho detto!"
Si alzò e si incamminò mentre io rimasi seduta lì.
Cosa avrei potuto fare? Ero di nuovo sola e senza la mia amica (wow, complimenti Olly)
Il giorno dopo entrai in classe.. tutti mi guardavano, era una cosa deprimente sapere che pensavano cose orribili su di me, mi faceva sentire una persona così... non mi sedetti al mio banco ma ad uno singolo infondo alla classe
"Olivia, come mai tutta sola oggi?"
"Preferisco così"
Era appena arrivata la bellissima prof di inglese ma ne Michael ne Janine erano in classe fino a che...
"Scusi prof! Non volevo fare tardi!"
Una biondina con il fiatone e aveva appena spalancato la porta facendola battere addosso al muro (la sua solita delicatezza)"Janine, forza che la lezione è appena iniziata"
Lei guardò un'attimo l'aula poi si avvicinò al nostro banco, lo alzò e lo portò vicino al mio (era una classe fatta da banchi singoli uniti eh)
Prese una matita e scrisse sul banco:
'Ho promesso di starti sempre accanto'
la guardai e lei sorrise"Ragazze! Fuori dall'aula!"
(Oh ma porca zozza! Uno non può fiatare che gli dicono che fa casino! Mah bho)
"Lo so che stai pensando a lui"
Disse lei guardandomi appoggiata al muro mentre fissavo il vuoto, non mi scomposi
"Janine... vaffanculo"
Ridacchiò
"Sono arrivata in ritardo perché l'ho beccato qui fuori, dove speravo di trovare te... così abbiamo parlato, cioè io gli urlavo parolacce e lui mi chiedeva scusa"
"È un pò quello che è successo ieri con me"
"ti ha dato fastidio a casa?!"
"No, se ne stava semplicemente seduto sul portico sotto la pioggia..."
"Che situazione di merda..."
Ammise lei con le braccia conserte, aveva ragione, era tutto una merda. Passò una settimana e Michael non si presentò a scuola così appena tornata a casa decisi di mandargli un messaggio"Ehy.."
Visualizzò ma non rispose.
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Smile. ~Mika~
FanfictionQuesta è una storia comica che avevo in mente da un po. Come sarebbe la vita di una ragazza goffa se un giorno arrivasse qualcuno nella sua vita? Qualcuno ancora più pazzo di lei? Questa è la storia di Olivia, ma voi la potete conoscere come Olly.