Capitolo 3

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Così appena avviate dentro alla stradina isolata incominciai a cantare, convinta del fatto che nella strada ci fossimo solo io e Janine, quando sentii ridere dietro di noi, ci fermammo subito e ci voltammo, quello stupido tizio ci camminava alle spalle

"Cosa ti ridi?!"

Si fermò

"Mi fate ridere voi due!"

"Perché ci hai seguito?"

disse Janine

"Non so ancora bene la strada, così quando vi ho viste vi ho seguite... Fate molto coppietta felice condividendo lo stesso paio di cuffiette"

"E sti cazzi!"

Si spazzienti

"Eh eh eh, signorina ricordati che devi eseguire i miei ordini"

"In che senso?"

Chiese Janine

"Come... Non te lo ha detto? Mi meraviglio della coppietta felice, ieri ha chiamato le ragazze della sua classe troie, ed io adesso la ricatterò chiedendogli favori"

Janine si voltò verso di me

"Certo che ti piace metterti nei guai, dovevi dirmelo!"

"Lo so, ma non mi pare il caso adesso di metterci a discutere su questo"

"Vieni qui"

Disse il ragazzo fermando la nostra discussione, mi avvicinai a lui...

"Da oggi in poi mi saluterai come si deve e mi chiamerai Michael e non tizio"
(Nooo, tizio mi piaceva)

"Okay, altro?"

"Mh, si, mi aspetterai qui e mi accompagnerai, dovrai stare tutto il giorno ai miei servizi"

"Si certo come no..."

"Mi spiace ma lo hai voluto tu"

"Non lascio Janine al banco da sola"

Entrammo in aula e lui prese un banco per metterlo vicino a me, certo era insolito tutto questo

"I prof se ne accorgeranno.."

Entrò la prof è subito notò il banco

"Michael, come mai lì?"

Attimi di vuoto totale dove potevamo sentire il rumore delle cicale... Poi risposi

"Perché mi ha chiesto se volevo fargli da tutor e ho accettato"

"Ah, brava Olivia, però perché non ad un banco da soli?"

"Perché non volevo che si scomodasse prof."

Rispose calmo e pacato Michael

"Vedi, impari in fretta"

Mi disse a bassa voce.

Le lezioni passavano così:

"Hai fatto i compiti?"

"Si perché?"

"Fammeli copiare"

"Noo!"

"È un ordine"

E gli passavo il quaderno, poi gli cadevano le cose e io dovevo raccoglierle

"certo che sei maldestro!"

Fece cadere la sua matita davanti al banco così dovetti scendere sotto senza farmi vedere dai prof per raccogliere quella dannata matita da sotto la sedia del compagno davanti, non appena la recuperai e cercai di alzarmi fece cadere apposta la penna facendo un sorriso malizioso

"Potrei seriamente picchiarti se non la smetti"

"Potrei prendere seri provvedimenti se non la smetti"

Così recuperai tutto e andai avanti con la giornata così, a spiegargli le materie e tutto.

Smile. ~Mika~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora