7^ Amnesia: Promesse contro i muri

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1 anno prima...

Thomas rideva, e Newt si perse a guardarlo mentre lo faceva.
Cacchio, era bellissimo.
Aveva gli occhi socchiusi, la pelle ai lati di questi che formavano alcune rughette, un sorriso largo e luminoso, le guance arrossate e... e cos'altro poteva dire? Il resto era dannatamente perfetto.

Rideva mentre Teresa accanto a lui batteva le mani, mentre dietro di lui Winston gli lasciava una pacca sulla spalla, e mentre Chuck cercava di rubare una ditata di panna. Si accorse che lo guardava, ma il biondo fu più veloce: gli fece un occhiolino, per poi tornare a guardare Tommy, lasciando che il piccolo riuscisse nella sua impresa.
E Tommy era ancora bellissimo, lì.

Il suo sguardo incrociò quello del biondo, che si sentì immediatamente avvampare quando il moro sorrise in un modo diverso, quasi provocatorio.
Era un misto tra malizia e serietà, tradito dal resto del suo viso divertito.
Per un attimo Newt si guardò intorno, come a voler scovare quel qualcuno che li avesse visti. Ma ognuno rubava panna, parlava, rideva.
Nessuno sembrò notarli.

Quindi intercettò nuovamente lo sguardo del moro, e cercò pateticamente di imitare quel suo ghigno malizioso.
A cosa voleva arrivare Thomas?
Di certo non a qualcosa di buono. O almeno, era probabile che a lui sarebbe anche potuto piacere, ma agli occhi degli altri qualunque cosa sarebbe sembrata strana, anche uscire da quella stanza piena di panna e di risate insieme e tenersi per mano.

Ma Newt lo sapeva, lo aveva letto negli occhi del moro, che Thomas non voleva solo tenersi per mano.
Ma gli andava bene. Anzi.

Si guardavano ancora, quando Thomas di colpo si alzò dalla sedia e ci salì sopra. Guardò tutti, che si erano ammutoliti, ma guardò di più Newt.

"Allora... emh... credo ci voglia un bel discorso... qualcuno ha qualche idea?" Annunciò, fissando tutti.
Molti scossero la testa, alcuni risero, il biondino continuava a fissare il ragazzo sorridendo.

"Che so, un grazie? Un grazie Minho per tutto ciò?" Chiese l'asiatico, accanto a Newt. Questo prese parola, giusto per non sembrare l'ebete silenzioso che non era mai stato.

"Siamo tutti molto ispirati cacchio, eh, Minho?" Disse tranquillo, la voce bassa e i residui del ghigno precedente sulle labbra.

"È Thomas quello che dovrebbe ispirarsi" rispose solo quello, con una scrollata di spalle.

"Illuminaci!" Urlò retoricamente Winston.

"Ma non abbagliarci troppo" lo schernì Alby, divertito.

"Ah-ah-ah. Comunque... mh... fatemi pensare... allora, che ne dite di qualcosa di filosofico e poetico?" Propose il moro, sopra di tutti, senza riuscir a smettere di ridere.

"Della serie: le rose sono rosse, le viole sono blu, Tommy datti una mossa o da quella sedia ti butto giù" rispose sarcastica Sonya, tra le risate di tutti. L'unico che non rise fu Newt, che era leggermente turbato dal soprannome che la bionda avesse affidato all'amico. Solo lui poteva chiamarlo così!

"Ehi ehi, non mi chiamare Tommy, tipa! Solo Newt mi chiama così" la rimproverò, nascondendo un sorriso verso il biondo. Tutti risero, pensando fosse uno scherzo, ma a Newt andò bene così. Quasi.

Dopo aver lasciato un'ultima occhiata a Thomas, incerta tra il divertito, il grato e il malizioso, si alzò dalla sedia e fece per uscire.

"Dove vai, Newt?" Chiese Sonya. "Non te la sarai mica presa!"

"Nah, tranquilla. Faccio due passi" rispose senza girarsi, uscendo definitivamente dalla stanza. Cominciò a camminare per i corridoi deserti, accompagnato solo dall'eco dei suoi stessi passi.

Piccole Amnesie ||NewtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora