Capitolo quattro.

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 Capitolo quattro - "Inventerai che ora sei forte, e chiuderai tutte le porte." 


Da: Simone.

«Dieci minuti e sono da te.»

L'ansia mi sta divorando.

Sono sveglia da un quarto d'ora, devo solo fare colazione; per il resto ho tutto pronto.

Sento il citofono suonare e sobbalzo. Apro e lascio la porta socchiusa per far entrare mio fratello.

«Hai caricato tutto?» mi chiede per poi darmi un bacio sulla guancia.

«Manca solo la valigia grande.» rispondo.

«Tu vai a fare colazione, carico io.» dice.

Annuisco e verso il caffè nel latte per poi mettere la tazza a scaldare nel microonde.

«Ti ho preso una ciambella di quelle che piacciono a te, così sono sicuro che mangi.» dice facendomi vedere la busta.

Sorrido.

«È quella al cioccolato vero?» chiedo.

«Quella con la glassa di cioccolato, si. Prendi sempre quella.» risponde.

Mi siedo al tavolo e inizio a mangiare sotto lo sguardo vigile di mio fratello.

«Mi metti ansia Simo.» gli dico facendolo ridere.

Bevo il latte e caffè e lavo la tazza.

Da: Cretinetto

«Sono sotto casa.»

A: Cretinetto

«Scendiamo.»

«Robert è qui sotto.» avviso Simo.

Lavo velocemente i denti e scendiamo; Rob mi abbraccia.

«Cerca di non fare stragi di cuore, testina.» dice.

«Ma smettila.» dico sorridendo.

«Non vorrei fare il guastafeste, ma sono le 6.» dice Simone.

«Non sei guastafeste, sei semplicemente cagacazzo.» dice Robert facendoci ridere.

«Vado. Vi avviso appena arrivo all'appartamento.» dico sorridendo.

Da: Sergio.

«Oggi appena arrivi riposati. Ho sentito Franco e ha detto che ancora per oggi sono coperti. Inizi domani.»

Ho fatto tutto di fretta per niente.

Vabbè.

Vorrà dire che inizierò a sistemarmi l'appartamento.

Saluto definitivamente mio fratello e il mio migliore amico e mi metto in viaggio, direzione Milano.


**


«E di qua c'è quella che sarà la tua stanza. Silvio te l'ha detto che cominci domani?» mi chiede Franco, il proprietario.

«Si me l'ha detto poco prima che partissi.» rispondo.

«Bene. Allora ci vediamo domani.» dice prima di salutarmi e uscire di casa.

Mi butto sul divano chiudendo un po' gli occhi.

Dopo una mezz'oretta mi alzo, iniziando a trasportare la roba dalla macchina all'appartamento.

Is too late now to say sorry? || Stephan El Shaarawy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora