Capitolo 3°

475 21 0
                                    

Iniziai a camminare piuttosto rapidamente, quando non mi accorsi che c'era un gradino, così misi giù male il piede e caddi a terra. (la solita imbranate... sigh)

Sascha e Stefano corsero subito ad aiutarmi, mi tirarono su, mi fecero entrare nel locale in cui stavano e mi fecero sedere ad un tavolo

Stefano: Ti sei rotta qualcosa?

Io: No, credo che sia solo una storta.

X: Ehm...che succede?

Ecco, la sensazione che stavo per morire tornò, e si fece ancora piu forte...

Stefano: Niente Sal, questa ragazza è caduta e si è presa una storta.

Sascha: E' caduta come un sacco di m....patate, hahahah.

Io: Ha parlato. Hahahahaha

X: Beh, piacere Giuseppe.

Sal: Piacere Salvatore

(Irene, per favore, non svenire!)

Io: Piacere Irene. Ora sto meglio, devo andare.

Mi alzai di scatto e mi precipitai fuori. Presi quattro o cinque boccate d'aria, stavo per mettermi ad urlare in mezzo alla strada quando mi ricordai che mamma mi aspettava. Guardai il cellulare, 18:48, cazzo! E' da quasi mezz'ora che sono fuori, devo sbrigarmi!

Mi misi a correre, stando attenta al gradino sta volta.

Arrivai dal tabaccaio sperando che non stesse già chiudendo.

Ok è ancora aperto, spinsi la porta ed entrai.

Presi il primo pacchetto di sigarette che mi capitò e andai alla cassa, ma mi accorsi che...


=============================================================

Zattutti!! A chi non piace ripetere tremila volte di seguito "zattutti"? E' fantastico non credete!?

Comunque scusate se sono un po' corti i capitoli, ma non so mai dove fermarli.

Quindi per non farli troppo lunghi li fai troppo corti...sei un genio.

Vabbeh, buona lettura.

Così, per caso. SaschaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora