Ancora non riuscivo a crederci. L'ansia mi pervase, e in un primo momento pensai di abbandonare il gioco. Non avevo alcuna intenzione di baciare Newt, che si era sempre dimostrato scortese nei miei confronti. E poi non ero gay. Mi accorsi solo in un secondo momento di essermi incantato, e quando tornai alla realtà lo sguardo di Newt mi gelò il sangue. Mi parve pietrificato. Le gote rosse gli si arrossarono visibilmente, e potei constatare che stava vivendo degli attimi di puro imbarazzo.
- Non voglio baciarlo. - quasi urlai, alzandomi dalla cerchia. Minho mi tirò per i pantaloni, costringendomi a risedermi.
- Non devi volerlo. Devi farlo. E poi è un gioco, lo sappiamo che ti piace altro.- disse, ammiccando. In effetti, si trattava solamente di un gioco. Non sarei stato il solo a baciare un ragazzo. Anche Minho lo aveva fatto, con Gally.
Alla fine sbuffai, lasciando che Newt mi si avvicinasse. Cercai di rassicurarmi, pensando che tra pochi istanti sarebbe tutto finito. Quando le nostre labbra si sfiorarono, gli altri componenti del cerchio incominciarono ad applaudire. Senza accorgermene, avevo chiuso gli occhi. Le labbra morbide di Newt a contatto con le mie, provocarono una scia di brividi che mi percorse la spina dorsale. Quando tutto fu terminato, Newt si staccò e sghignazzò sottovoce, per evitare di farsi sentire dagli altri: "Sembra quasi che ti sia piaciuto". Detto questo tornò al suo posto, e il gioco riprese come se niente fosse. Durante tutta la serata, non feci altro che pensare alle parole di Newt. Ovvio che no, continuavo a ripetermi. Non mi era piaciuto. Tuttavia, non riuscivo a convincermi. Verso le tre di sera, i dubbi incominciarono a serpeggiare dentro di me. Perchè avevo avuto i brividi? Non riuscivo a darmi una risposta, e tutto ciò era tremendamente asfissiante. Così mi detti all'alcool. Non ricordo molto. Solo che in seguito ad aver bevuto quattro lattine di birra raggiunsi gli altri in salotto, e per la rabbia, oppure per l'aver bevuto troppo, mi avventai su Teresa e la baciai.