Che il gioco abbia inizio

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Beacon Hills, ore 7

Il branco si riuní a casa di Scott per potersi organizzare sul da farsi. Stiles fu il primo ad arrivare, e non appena vide la macchina impolverata percorrere il vialetto, tirò un sospiro di sollievo. Abbracció i suoi amici, Malia compresa, con il cuore leggero come un palloncino.
"Visto? Siamo sani e salvi. Più salvi che sani a dirla tutta. Mi sento un po' ammaccato" brontoló Scott, scrocchiando il collo dolorante.
"Ma voi siete supernatural, come direbbe Manson, quindi avete i vostri trucchetti magici per guarire in fretta, perciò non ti lamentare troppo" rispose Stiles invidioso.
Dopo alcuni minuti sopraggiunsero gli altri amici insonnoliti; si salutarono ed entrarono in casa, ingerendo una dose massiccia di caffè prima che Scott iniziasse a raccontare della battaglia con le skinwalkers.

"Dunque le avete uccise? Non ne è rimasta nessuna nei dintorni?".
"Non credo, Liam...può essere che alcune siano qua per concludere il piano. E se così fosse, siamo tutti complici nell'aver ucciso le loro amiche...". Scott omise saggiamente la parte di Kira, evitando così ulteriori discussioni e critiche.
"Oh, fantastico. E ora che facciamo? Ci siete andati giù pesanti, però. Abbiamo messo ancora carne sul fuoco! Non dovevate ucciderle!" ribatté Liam frustrato.
"Non hai sentito che ha detto Scott? Erano troppo forti, stavamo per dichiarare l'arresa quando una mi ha massacrato il collo! Quindi, ehm...mi sono trasformata e così abbiamo continuato a combattere, fregandocene delle conseguenze" sbottó Kira fissando con interesse il parquet.
Ovviamente era consapevole della sua colpevolezza: non riusciva a darsi tregua del gesto macabro che aveva compiuto, si sentiva spogliata e criticata da ogni parte, e la cosa la irritava.

"Dobbiamo fermare le rimanenti skinwalkers. Propongo di setacciare la scuola e la foresta. Allora, io farò il turno la mattina, Stiles..." proruppe Liam interrotto da Lydia.
"Stiles, Lydia, Malia, Scott, Kira andranno all'università, perché, ricordo, stamattina iniziano i seminari di preparazione per le lezioni di lunedì" fece la ragazza stizzita.
"Accidenti, me ne ero dimenticato! Ma, Lydia, anche questo è importante, direi più che importante considerato che probabilmente senza di noi 9 Kitsuni non avranno un cuore e, di conseguenza, una vita adolescenziale" esclamò Stiles.
"È importante anche il nostro futuro! Io me ne vado ora, e piuttosto farò avanti-indietro ogni singolo giorno per venire a strigliare queste ragazzine!".
"Secondo me ha bisogno di rivedere le sue priorità" sussurró Stiles a Scott.

"Ok, hai ragione. Andiamo all'università e oggi pomeriggio ritorniamo. Liam, a te l'impresa di fiutare qualsiasi ormone Kitsune a scuola, e a qualsiasi evento ambiguo non esitare a contattarci. Non fare nulla di insensato o stupido. O entrambe le cose" disse l'Alpha al suo Beta. Quest'ultimo annuì serio e filó a scuola.
"Oh, lá, adesso possiamo cominciare a fare le matricole normali?!" chiese Lydia, allargando le braccia spazientita.

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Liam e Manson entrarono nell'aula di chimica per il corso avanzato. Erano entrambi gonfi di sonno ma eccitati per il loro compito.
"E come faccio a fiutare l'ormone Kitsune se non possiedo un olfatto lupesco?" chiese Manson a bassa voce.
Liam stava già scrutando i suoi compagni, ma l'odore di sostanze chimiche anestetizzava qualsiasi altro sentore.
"Non so, potresti aiutarmi trovando il registro dei nuovi arrivati nell'aula della preside Martin. Scommetto che le Kitsuni siano giovani giapponesi incoscienti di essere delle Volpi assassine".
"Quanto vorrei che ci fossero anche maschi Kitsuni! Adoro l'aggressività". Detto questo Manson gli fece l'occhiolino malizioso (riservato solo ai suoi corteggiatori) e iniziò a seguire la lezione.

Durante la pausa pranzo, Liam andò a cercarsi un tavolo libero in attesa dell'amico con il registro degli arrivati. Si fermò davanti a una ragazzina di prima dai tratti asiatici, seduta nell'unico tavolo libero.
"Ehm, posso?" chiese timidamente lui.
Lei annuì, rossa come un peperone, distanziandosi dal ragazzo sedutole accanto.
"Sei nuova? Non ti ho mai visto nei paraggi. Mi chiamo Liam, e tu?".
"Shizuka. Sono arrivata da una settimana perché qua abbiamo parenti...". La ragazza non concluse la frase perchè arrivò come una saetta Manson, gettandosi di peso sulla sedia di fronte e spiaccicando il registro in faccia all'amico, parlando con tono eccitato: "Ho dovuto inventarmi una bugia bella grossa ma ci sono riuscito! E guarda un po', solo 15 aspiranti Kitsuni sono sulla lista! Non ti sembra strano? Sono state attirate dal tronco maledetto e le abbiamo in pugno! Questa qua mi da l'aria di una maledettamente bella e micidiale, guarda che faccia assassina! Shisuka? O Shikuka?".

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