Capitolo 5

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Il giorno seguente rimasi allo chalet, mentre il resto degli studenti andò al lago a pescare e a nuotare. Non poteva andarmi meglio. Non sapevo nuotare e odiavo pescare. Inoltre, potevo rimanere nello stabilimento e godermi il silenzio e l'aria fresca della montagna. Potevo magari anche uscire, sedermi sull'erba e leggermi un
libro. Tutto sembrava molto più allettante del nuoto e della pesca.
Potete anche definirmi asociale o strana, perché è assolutamente vero. Io amavo e amo tutt'ora la solitudine . Non sono mai stata brava a socializzare, a stare a contatto con le persone. Tendo sempre all'ironia, al sarcasmo, che in genere nessuno capisce mai.
Dunque, molto meglio un libro!
Adoro poter vivere le vite dei miei personaggi preferiti, provare quello che provavano loro. Molto meglio della squallida e monotona realtà di sempre.
Così, presi un libro a caso tra quelli che mi ero portata e andai zoppicando in giardino. Mi sedetti sull'erba e mi appoggiai al tronco di un albero.
Inspirai profondamente. 《Finalmente un po' di tranquillità.》mormorai tra me e me, lasciando che una leggera brezza mi scompigliasse i capelli.
《Cosa stai facendo?》chiese qualcuno dall'alto.
《Ma chi cazz...?》farfugliai, guardandomi attorno.
《Quassù.》
《James!》esclamai, sorpresa.
Saltò giù da un ramo e mi si mise davanti.
《Prima o poi ti denuncerò per stalking.》dissi, portando una mano al cuore.
《È questo il tuo ringraziamento nei confronti della persona che ti ha salvato la vita?》
《Non esagerare, non ero mica in fin di vita.》borbottai.
《Allora era meglio se ti lasciavo lì, nel cuore del bosco, di notte, in mezzo ai lupi e agli orsi?》
《Sì.》
《Sei incredibile!》
《Lo so.》
《E ingrata!》
《Lo so!》
《E snervante!》
《Dunque, perché mi stai ancora parlando?》
《La professoressa ti ha detto di non camminare.》disse, ignorando totalmente la mia domanda.
《Da quando ascolti ciò che dicono le professoresse? E poi, perché non sei con gli altri?》chiesi, facendo una smorfia.
Lui che mi veniva a parlare di ciò che dicono le professoresse, roba da matti!
《Non mi piace pescare.》rispose rapido.
Oh, che strano. Qualcosa che abbiamo in comune! , pensai.
《Neanche nuotare?》
《No, nemmeno nuotare.》
Due cose!
《Non ti dispiace nemmeno un po'? Ci sono tutte le ragazze in costume.》dissi, con tono provocatorio 《Certamente, è meglio che restare qui a parlare con me.》
《Nah.》ribatté, sedendosi accanto a me《Tanto non c'è nessuna che m'interessi, quindi: perché non restare qui a darti fastidio? È molto più divertente.》
《Oh, andiamo. Nemmeno Cassie ti piace? Tutti le vanno dietro!》dissi, disperata.
Per favore, sparisci e basta, pensavo.
《L'hai detto! Ha già tanti ragazzi che le vanno dietro, troppa concorrenza.》
《Ma sono sicura che, se sfoggiassi il tuo insuperabile fascino e carisma, cadrebbe subito ai tuoi piedi.》《E, se sapesse che tu sei interessato, ti sceglierebbe subito.》
《Ma non sono interessato.》rispose prontamente.
《E allora chi ti interessa?》
Sorrise. 《Perché me lo stai chiedendo?》chiese, guardandomi negli occhi.
《Era solo una domanda.》
《Bugiarda, stai arrossendo.》
Cosa? Non è affatto vero! Che razza di egocentrico arrogante.
《Beh, lo ammetto, ho sempre avuto una cotta per te, James. Il tuo fascino ha fatto centro, ancora. Sei irresistibile e muoio dalla voglia di saltarti addosso, ma vedi, con questo piede, sono un po' fuori forma.》
《La tua ironia non è ben accetta.》
《Te la sei cercata.》borbottai.
Mi guardò di sottecchi 《Tu provi qualcosa per me.》
《E ci risiamo.》
《Vuoi forse dire che non è così?》
《Se non ti è ancora sembrato ovvio, non sei il mio tipo.》
《E se ti dicessi che mi piace qualcuno che non sei tu?》
《In tal caso mi congratulerei con te e proverei pena per la ragazza in questione.》
《Tu menti.》
《Sogna.》
Rise.
《Puoi andartene per favore?》 chiesi, scocciata.
《Fammi pensare... Uhm, no.》disse 《È così bello stare qui a tormentarti.》
《Sei insopportabile.》mormorai a denti stretti.
Silenzio. Non mi rispose né parlò. Sembrava stesse pensando a qualcosa.
《Comunque, al momento non mi piace nessuno.》disse, dopo un po'.
《Non te l'ho chiesto e non m'interessa.》borbottai, continuando a leggere.
M'ignorò e rimase lì, accanto a me, sdraiato sull'erba, a giocherellare con uno stupidissimo fiore.
《Girati un attimo.》disse, mettendosi improvvisamente su a sedere.
《Cosa vuoi ora?》chiesi, esasperata.
Avvicinò la mano e mi mise una margherita tra i capelli.
Sorrise 《Sei carina quando fai l'arrabbiata.》mormorò, sistemandomi una ciocca.
Lo pensava davvero o stava solo scherzando? Oh, andiamo Abby, è ovvio che si sta prendendo gioco di te, pensai fra me e me.
Però non riuscii a dirgli nulla e rimasi lì immobile, incapace di ragionare normalmente.
Arrivò l'ora di pranzo. Il cuoco aveva preparato qualcosa solo per me, siccome gli altri avrebbero mangiato direttamente al lago.
James si affrettò ad aiutarmi, non appena vide che mi stavo alzando.
《Non ce n'era bisogno, me la cavo anche da sola.》
《Ma la parola grazie non esiste nel tuo vocabolario?》
《No.》
Scosse il capo e sospirò.
《Quindi, è questa la camera in cui dormi.》
《Non dovresti essere qui.》
《È più piccola della mia.》
《Ma tu non hai proprio nulla di più interessante che assillarmi?》
《No, direi che non c'è nulla.》
《Ti ho già detto che sei insopportabile?》
《Sì, questa è la seconda volta.》
Imbecille.
《Hai finito di mettere a posto?》chiese, dopo poco.
《Puoi anche andartene se vuoi.》
《No, ti aspetto.》
《Allora non essere una così pressa.》
《Sei proprio un'ingrata.》
Stavo per voltarmi e ribattere quando me lo ritrovai di fronte, a pochi centimetri di distanza.
Era forse una mossa ad effetto? In tal caso, stava funzionando!
《C-che cosa stai facendo?》balbettai, indietreggiando.
Maldestra com'ero, finii per inciampare e, James il genio, che invano mi aveva afferrato la mano, cadde sopra di me.
Fantastico! pensai, Di male in peggio.
Ora non si trovava solo a pochi centimetri, ma era così vicino che potevo persino sentire il suo battito del cuore! Sembrava come impazzito.
Perché continuavamo a fissarci, senza però dire nulla?
Aveva una faccia così seria! Non credo di averlo mai visto così.
Poi, d'un tratto, mi carezzò la guancia e sorrise.
Okay. Aiuto. Cosa devo fare? Non posso semplicemente urlargli: Spostati! Sei pesante! Non toccarmi! Non siamo in un film! Sarebbe stato fuori luogo.
《Abby...》disse《Io...》
《Cosa?》
Quel secondo di silenzio sembrò durare un'eternità.
《No, nulla.》disse alla fine.
Eh, no, caro. Non puoi lasciare una frase a metà. Quindi finisci di dire quello che hai da dire!
Si alzò e aiutò anche me.
《Forse dovremmo andare in sala da pranzo.》《Se non ti sbrighi si raffredderà tutto.》
《Sì, andiamo.》mormorai, ancora attonita da quello che era appena successo.
Cosa stava per dirmi?
La settimana di vacanza giunse presto a termine. Fortunatamente, il mio piede guarì presto e potei partecipare alle ultime attività, che si rivelarono molto interessanti.
Speleologia e arrampicata.
Marianna, ovviamente, appena sentì parlare di arrampicata, si finse malata e si rinchiuse in camera. Forse avrei dovuto farlo anch'io con il percorso in bici. Nel complesso, tuttavia, fu davvero un'esperienza indimenticabile.

Tempeste e Uragani (Versione revisionata! #wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora