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Urli silenziosi si sovrappongono e si dimenano sempre più lontani. La sento. Sento la forza che brulica nelle vene, il tocco ghiacciato della Nube vorticosa. La sensazione di volare, il desiderio disperato di urlare fino a mozzarmi il respiro, e sentire la gola bruciare, ardere di gloria per la sua liberazione.

La Nube si ferma improvvisamente, e si posiziona di fronte a me. Emana scariche elettriche e un forte odore di muschio. Non riesco a trattenere una smorfia.

- Io? Assolutamente niente. E tu? Lo sarai sicuramente! Perciò perché celarsi nel vuoto? - le mie parole rimangono sospese. Ogni scarica elettrica alimenta la Nube, e non solo. Sta facendo crescere in me il desiderio di distruggere. Distruggere questo schifo di luogo, condizione mentale o spazio-temporale. - Mostrati, o ci penserò io. E non sarà sicuramente colpa mia se ti dovrò uccidere. - un breve silenzio. Non ci credo. Sono io che ho parlato? Avrà paura? Ovviamente no. 

La sua risata schifosa fa tremare tutto, interrompendo il silenzio.

- Tu? Uccidere me? Sei una ragazzina insulsa, non riusciresti neanche a sfiorarmi se riuscissi a vedermi! Illusa, pensi davvero di riuscirci con tutta questa scena? - Se riuscissi a vederlo? Il problema sarei io?  Non è possibile. Per quanto vivrò in questo modo? Non posso parlargli faccia a faccia. E non posso andarmene da qui.

Sfinita, cado in ginocchio su quello che sembra un pavimento mentre la Nube perde tutta la sua consistenza, lasciando dietro di sé un forte odore di bruciato.  Non so più cosa fare, dove andare. Riesco solo a piangere, anche se so che un'entità malvagia come quella non può assolutamente scoprire il mio lato debole. Non riuscivo a tenergli testa prima, figuriamoci adesso.

La superficie vibra fortissimo al contatto di ogni lacrima che cade giù, quasi come se gridasse. No aspetta, grida davvero. Un grido sovrumano che straripa di sofferenza. Può questa specie di buco avere una propria anima? O meglio, può un'anima controllare questo buco? O addirittura rappresentarlo? Niente dovrebbe sorprendermi qui, eppure...

Se voglio uscire di qui, l'unico modo è distruggere.

Con tutta la forza e disperazione che ho accumulato, tiro un pugno a terra. Poi un altro, e un altro ancora. Un grido disperato rimbomba in quel tunnel dell'orrore, provocando un terremoto. Ho capito.

Adesso concentrati. La Nube riprende la sua forma densa, quasi palpabile, e il luogo si illumina nuovamente grazie alle innumerevoli scariche elettriche che libera. Chiudo gli occhi. L'energia mi attraversa il corpo, scorre nelle vene, posso sentirla addirittura negli occhi. Come d'istinto li spalanco, ed ecco che la Nube comincia a volteggiare, a girarmi intorno. Veloce. Sempre più veloce. Quasi non la vedo più.

Le scariche elettriche si espandono, sembrano infinite. Più si allungano, più le grida aumentano. Sta funzionando.

- Fa male eh? - non so per quale motivo, ma in un certo senso provo piacere a fargliene. - Ragazzina, non sai contro chi ti stai mettendo! Non sai chi sono io! Questa volta sarà anche andata così, ma giuro che da adesso in poi non mi darò pace se prima non ti avrò uccisa! - le sue parole sono sempre più lontane, fino a diventare un ronzio.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2016 ⏰

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