Capitolo 12

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Mi preparai in fretta e furia per l'appuntamento con Harry, volevo stupirlo, volevo i suoi occhi rapiti da me, non era vanità, ma semplice sicurezza. Ero soddisfatta del mio corpo, nulla era davvero sbagliato al mio sguardo. Lo accettavo. Accettavo i miei fianchi pieni, le mie cosce allenate, le mie spalle larghe ed il mio seno prosperoso. Avevo superato i problemi adolescenziali, ero semplicemente passata oltre. La suoneria del mio cellulare mi riportò con i piedi per terra, Harry era finalmente arrivato. Infilai i tacchi e lisciai il tubino blu notte prima di uscire. "Eccomi" lo salutai con un bacio a fior di labbra. Salii in macchina e fu silenzio fin quando  non passò una bellissima canzone in radio ed iniziammo a cantarla a squarciagola. 

"Ho prenotato per due a nome Styles" si rivolse il mio ragazzo all'uomo dell'entrata con il suo solito sguardo quasi cupo. Io gli camminavo dietro cercando di resistere alla tentazione di slacciare il vestito che stringeva come un serpente tutto il mio corpo. "Tu cosa prendi?" chiesi ad Harry indecisa sul menù. "Te" mi guardò malizioso. "Seriamente, quel vestito mi sta andando alla testa" Scosse la testa sorridendo con fare divertito. Ogni giorno che passavamo insieme scoprivo sempre più il vero Harry, quello senza la facciata da duro, o bad boy. Scoprivo ogni giorno quell'harry dolce, simpatico e forse anche un po' impacciato, e mi faceva impazzire. I piccoli gesti che riservava solo a me, quei sorrisi per nulla forzati, quel rispetto che mi riservava persino a letto. Era riuscito a sciogliere il mio muro, come fosse burro. Sento un leggero calore sulle guance quando allude alla scollatura sussurrando parole sporche.

"Sei disumana" mormorò sulle mie labbra stringendo la presa sui miei fianchi. Il suo sguardo lussurioso era sul mio corpo. Passava dall'accenno di scollatura all'orlo del vestito. Le sue mani scivolavano sui miei fianchi con lentezza quasi straziante. "Adesso io parcheggio l'auto e saliamo in camera tua, ok?" sussurrò nel mio orecchio e spinse i fianchi contro i miei per provarmi le sue intenzioni. "Ti aspetto su" lo istigai dirigendomi lentamente verso la scalinata in cemento. In poco mi raggiunse nel corridoio del mio piano ed aprì la porta con un movimento secco di chiave. Ero consumata dal suo sguardo nel mio, sciolta dalle sue labbra aggressive sulle mie e piacevolmente schiacciata tra la porta e il suo corpo. Le sue mani avevano iniziato a correre e non si erano più staccate dal mio corpo. Il vestito che mi aveva impedito movimenti comodi per tutta la sera era sul pavimento, accompagnato dalla maglia bianca e la giacca in pelle del riccio.  Mi fece sua, come nessuno aveva mai osato. Con tanta bramosia da rendermi spavalda, più del solito.
***
Ero innamorata, fottutamente persa e impazzita per quel ragazzo dai ricci ribelli che mi aveva inondata come un turbine. I mesi passavano fin troppo in fretta e la mia testa era inesorabilmente tra le nuvole, i corsi precedevano male e le mie esigenze erano ormai cambiate. Nonostante ciò i miei genitori erano dell'idea che Londra mi stava spodestando dalla retta via, ragione per il quale decisero di interrompere i miei studi.

"Harry, i miei mi riportano in italia" gli dissi abbassando la testa. La sua faccia parlava da se. In sette mesi di relazione non lo avevo mai visto tanto freddo. Contrasse la mascella e mi strinse tra le sue forti braccia. "Non sarà questo a separarci" sussurrò tra i miei capelli. Sia io che lui ci eravamo sciolti in fronte alle emozioni, dopo la sua dichiarazione. Quando lo dissi a chiara scoppiò in lacrime, ma, nonostante i miei tentativi di dissuasione, decise di venire con me, rinunciando anch'essa agli studi. Zayn era appena partito con una carriera da cantante solista, quindi mi convinse, solo per non avere il rimorso di abbandonarla. Alla nostra partenza c'erano tutti,: harry, louis, niall, liam, zayn si era connesso via Skype con noi per non perdere la scena. Non mi sprecai a trattenere le lacrime, quando harry mi strinse forte. Inspirai il suo profumo un'ultima volta, prima di lasciarlo con un bacio, senza certezze, felicità. A Londra lasciai la mia vera adolescenza, i miei amici, i miei ricordi, la mia anima, il mio amore.

•Taken•||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora