Buio solo buio

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Mi chiamo Clara ho 18 anni e frequento l'ultimo anno di liceo,conduco una vita normalissima come la maggior parte degli adolescenti della mia età. No non è vero ho appena detto una stronzata,una grandissima menzogna, non ritengo per niente di essere normale, anzi sono una ragazza strana e diversa da tutti: ho pochissimi amici, in classe i miei compagni mi odiano e la cosa è reciproca, ho una famiglia che mi fa veramente schifo,litigo di continuo con mia madre e con mio padre, un alcolizzato cronico che non fa altro che picchiare me e mia madre. Odio me stessa, considero la mia vita uno schifo, quando mio padre mi alza le mani all'inizio piango ma poi gioisco sono felice nell'essere maltrattata o almeno lo pensavo. Mi taglio, ormai non sento più alcun dolore, sono infelice odio non sentirmi amata e apprezzata da nessuno, quanto mi sarebbe piaciuto sentirmi amata e soprattutto apprezzata da qualcuno. Quanto mi piacerebbe provare qualcosa di forte per qualcuno,amare ecco la parola giusta.
Ho sempre provato a cercare qualcuno che riuscisse a farmi stare bene ma mai ho trovato quello che cercavo, tutti quelli che andavo a trovare io volevano una cosa sola: fare sesso e basta, ma a me non andava bene, proprio per niente, se c'era una cosa che mai avrei fatto era fare sesso soprattutto per la prima volta con un tipo a caso. Se sono rimasta vergine a quest'età un motivo ci sarà: la mia prima volta deve essere speciale, deve essere con una persona che mi ama e non deve essere con una persona che mi considera una delle tante.
Convinta di questa mia scelta però ho comunque iniziato a frequentare persone sbagliate, totalmente sbagliate.... Ho iniziato ad usare le persone, ad usare i ragazzi come se fossero dei burattini, li cercavo solo per non sentirmi sola, solo per colmare quel vuoto e quella carenza d'affetto che avevo dentro di me. So che ho sbagliato ma forse era la cosa di cui avevo bisogno in quel momento anche se subito dopo poco io mi stufavo di tutti e quello che credevo di aver trovato si rivelava semplicemente un qualcosa di utopico e irrealizzabile perchè alla fine ero sempre sola. Io ero da sola non avevo nessuno che ci tenesse a me, nessuno con cui sfogarmi della mia situazione familiare, nessuno a cui dire che mi sentivo grassa e brutta, nessuno a cui raccontare dei tagli,delle dita in bocca per liberarmi del cibo in eccesso e sentirmi di nuovo vuota,nessuno che mi facesse dei complimenti,nessuno che avesse abbandonato qualsiasi cosa stesse facendo per venire da me, ero sola,sola con me stessa,sola nella mia solitudine,sola in una strada senza via d'uscita.

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