Piccoli cambiamenti

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"Sei proprio un'idiota" la voce di Benedetta risuona nelle mie orecchie quando mi risveglio mi ritrovo in macchina ' Ma perché sono con Benedetta?' La testa mi scoppia, continuo a vedere degli zombi che vengono verso di me, hanno dei coltelli "No, no aiuto, mi vogliono uccidere cazzo, Benny ci vogliono uccidere" grido come una pazza, iniziano a scendermi delle lacrime,grido, grido sempre più forte fino a non avere quasi più voce.
Benedetta si ferma in un parcheggio, spegne la macchina e mi guarda fissa quasi come se volesse uccidermi con lo sguardo, mi guarda come la mamma non mi ha mai guardato, mi guarda con rimprovero e rabbia, i suoi occhi sono lucidi. Tutto a un tratto il suo sguardo si addolcisce e si avvicina a me, capisco che ha intenzione di abbracciarmi e allora apro la portiera della macchina e inizio a correre come una pazza: nessuno può toccarmi,nessuno, odio il contatto con le persone, lo detesto, odio le persone, odio mia sorella perché è da mesi che non si fa vedere e perché ha abbandonato me in quella casa di malati mentali, odio mia madre perché non mi considera e non mi difende da quell'uomo atroce che non riesco nemmeno a chiamare papà e odio me stessa, mi detesto, provo ribrezzo per me...
Continuo a correre come una pazza, grido come un'isterica. Ad un certo punto inciampo su un sasso e finisco per terra, inizio a piangere: "Io non ce la faccio più , non voglio più stare in quella casa io me ne voglio andare" grido. Noto Benedetta avvicinarsi correndo, senza che io me ne accorgo, mi abbraccia e anche lei inizia a piangere e a singhiozzare "Tu vieni a stare da me per un po, non ti lascerò mai sola, lo so quell'ambiente è malato, non aiuta per niente lo so, so che quella famiglia ti fa venire voglia di drogarti, di morire ma la vita è molto più bella di quello che tu credi, ci sono persone migliori dei drogati di merda o degli alcolizzati come quel coglione di papà fidati piccola. Io ti amo Clara"
Quelle parole, quell'abbraccio mi sembrano cosi strani, non capisco mia sorella perché proprio adesso? Perché non si è resa conto di come stavo prima? Perché non ha capito che odio quella casa esattamente come lei? Nonostante mamma mi odia e nonostante per lei non esisto voglio proteggerla da quell'uomo ma allo stesso tempo capisco che se continuo a stare in quella casa mi distruggeró e forse Benedetta ha ragione me ne devo andare da lí, ma non voglio andare via con lei, sarei solo un peso per lei e per Nicolas, già sono inutile per me stessa figurarsi se ho voglia di dar fastidio....
"Benedetta no"
Lei si stacca dall'abbraccio mi guarda in modo vitreo e freddo poi inizia ad emettere qualche suono prima di dire una frase di senso compiuto:
" Il mio era un ordine, io ti tiro fuori dalla merda con o contro la tua volontà sappilo, e ora sali in macchina e muoviti"
Cosa? Mia sorella che mi da degli ordini? Nessuno mi dice cosa devo o non devo fare. Io ho una testa e decido da sola cosa fare. Cazzo mi gira ancora la testa e mi fanno male le gambe, mi sta venendo l'abbiocco di nuovo forse. Cazzo devo ammettere che adesso come adesso non sono nelle condizioni di decidere cosa fare, mi conviene andare da Benny almeno per oggi poi decideró che cosa fare ma adesso ho bisogno di stare tranquilla.
" Okay salgo in macchina e vengo da te, ma solo per oggi perché ho bisogno di stare tranquilla e di dormire e non ho voglia di svegliarmi durante la notte con le urla della mamma o con suoni di botte"
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Passo tutto il tragitto verso casa di mia sorella a dormire, ad un certo punto sento la macchina spegnersi, mi sveglio di soprassalto, siamo arrivate, mi sento tutta rintronata, ho sonno voglio dormire, voglio dimenticarmi di oggi. Voglio dimenticarmi di Luca , voglio dimenticarmi dei miei genitori almeno per oggi, voglio dimenticarmi di essere Clara una ragazza piena di problemi fisici, psicologici.... Solo per oggi voglio fingere di essere una ragazza felice, felice io? Ma quando mai. Infatti non sono felice ma per oggi voglio far finta di essere bella, brava, colta, intelligente e attraente. Si però ho ancora sonno, voglio dormire e sognare, solo i sogni mi allontanano dalla realtà. Voglio essere felice cazzo, non lo ero con Kevin, cazzo se era brutto quel ragazzo, il mio primo e unico ragazzo lui mi amava, cazzo se mi amava, io no e lo disprezzavo pure, lo usavo per non sentirmi sola, lo usavo tanto per dire ho il ragazzo, ma che cazzo di ragazzo era? Un cesso senza palle, ma almeno non mi sentivo sola, peccato che lui l'ha capito che per me era solo un oggetto e mi ha lasciata... Voglio un ragazzo, voglio una persona che mi ami cazzo, che mi protegga e che mi faccia sentire speciale, che mi dica ' sei bellissima' anche da struccata e con il piagiamone con le renne. Ma quel ragazzo non esiste, nessuno può rendere felice una come me, nessuno.... Scoppio a piangere come una matta
" Clara scendi ti porto su e poi vai a dormire"
Saliamo le scale abbracciate l'una all'altra. Mia sorella saluta il suo ragazzo, io nemmeno lo guardo, mi porta in camera, mi spoglia, mi mette un pigiama a caso e mi fa sdraiare nel letto, mi rimbocca le coperte e si dirige verso la porta, ma io non voglio che se ne va.
" Meno male che ci sei tu... Ti prego resta finché non mi addormento" Dopo aver detto queste parole mia sorella si gira verso di me con un'espressione felice ma stupita allo stesso tempo, si legge felicità nei suoi occhi e nel suo sorriso. Si avvicina verso di me e si sdraia di fianco a me. Inizia a parlare a dirmi che è felice che io le abbia chiesto di restare e che mi vuole un bene dell'anima. Io però ho sonno e la seguo poco. Mi addormento abbracciata a lei, questa giornata ha legato a me mia sorella come una volta. Forse il nostro rapporto si può recuperare....

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