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E fu sola
Ma non di quella solitudine
di cui parlano i giornali
Fu più radicata
Più profonda ancora
Ognuno pareva sbagliato
In questo turbinio
Non vi erano certezze
Solo errori per dio

Una morsa
per quel cuore in gabbia
cercava un brivido
Un fil di rabbia
quella volta
non aveva chiesto la ragione
e temeva il peggio
Impietrita dalla delusione

tra la folla in fiamme
cercava una risposta
al suo comportamento
e volle solo uscire da quella prigionia
urlare -ci sono anch'io-
e fuggire via

lontano dagli uomini
o sciocchi
tanto presi dai loro affari
da dimenticarne la ragione
così ingenui
e così invidiati
così fiduciosi
e così amati

la Sognavo
un po' di umanità
un po' di calore
senza timore
per una volta
anche aspettare
un lungo viaggio
qualcuno d'amare

I NotturniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora